martedì 30 dicembre 2014

SARA RATTARO: Niente è come te - Recensione di Emme X; scheda tecnica e biografia

  VOTO 4 su 5
Scheda tecnica:
Autore: SARA RATTARO
Titolo: NIENTE E’ COME TE
Editore: GARZANTI
Data di pubblicazione: 2014
 Genere: NARRATIVA
Pagine: 200
PRESENTAZIONE
Nessuno fa solo cose giuste o sbagliate. Siamo luce e ombra insieme.
Due scatole colme di libri, pupazzi e tante fotografie. Tutto il mondo di Margherita è racchiuso in quelle poche cose. In spalla il suo adorato violino e tra le mani un biglietto aereo per una terra lontana: l’Italia. La terra dove è nata e che non rivede da quando è piccola. Ma ora è lì che deve tornare. Perché a quasi quindici anni Margherita ha scoperto che a volte è la vita a decidere per noi. Perché c’è qualcuno che non aspetta altro che poterle stare accanto: Francesco, suo padre. Il suono assordante dell’assenza di Margherita ha riempito i suoi giorni per dieci anni. da quando sua moglie è scappata in Danimarca con la loro figlia senza permettergli di vederla mai più. Francesco credeva fosse solo un viaggio. Non avrebbe mai pensato di vivere l’incubo peggiore della sua vita. Eppure, ora che Margherita è di nuovo con lui, è difficile ricucire quello che tanto tempo prima si è spezzato. Francesco ha davanti a sé un’adolescente che si sente sbagliata. Perché a scuola è isolata dai suoi compagni e a casa passa le giornate chiusa nella sua stanza. Ma Francesco giorno dopo giorno cerca la strada del suo cuore. Una strada fatta di piccoli ricordi comuni che riaffiorano. Perché le cose più preziosa, come l’abbraccio di un padre, si possiedono senza doverle cercare. E quando Margherita ha bisogno di lui come non mai, Francesco le sussurra all’orecchio poche semplici parole per farle capire quanto sia speciale: <<Niente, ma proprio niente, è come te, Margherita>>.
Dopo il successo di Non volare via, a lungo n classifica in Italia tra i libri più venduti, Sara Rattaro torna con un romanzo potete e intenso che sa come avvicinarsi al cuore di tutti noi. La storia di quell’istante in cui non importa più cosa è giusto o cosa è sbagliato. La storia di un padre coraggioso e di una ragazza speciale. La storia di un amore che non conosce né tempo né ostacoli. Perché a volte l’unica cosa che conta è lottare per quello che si ama veramente.
La mia recensione
Questa è una storia vera. Un storia profonda e toccante. Una storia piena di amore e perseveranza. Una storia drammatica che trova il suo risvolto positivo, nonostante tutto.
È la storia di Francesco e Margherita: padre e figlia.
Francesco era profondamente innamorato di Angelika. Un amore nato per caso, improvviso, intenso, forte e fragile. Nel momento stesso in cui Francesco diventa padre, capisce molte cose. Niente sarà più come prima.
“Ero diventato grande. Ora ero un uomo e mi sarei occupato di te a qualunque costo e, anche se mi fosse mancata ancora l’aria come in quell’istante, sapevo di avere una sola priorità. Tu, Margherita.”
L’arrivo di un figlio porta cambiamenti anche nella coppia. Francesco ne è consapevole, pienamente cosciente delle novità che quella piccola creatura avrebbe portato.
“Non eravamo più solo due individui, una coppia: ci eravamo trasformati in qualcosa di importante, perché esistevi.”
Angelika, invece, con il parto era cambiata. Evitava Francesco, lo isolava, lo escludeva dalla sua vita. Margherita era figlia di entrambi, eppure lei voleva l’esclusiva.
“Tu eri solo sua (…) Margherita è mia figlia (…).
Tu eri anche mia. Tu avevi bisogno di me e io di te.”
Angelika decide di andare a trovare il padre in Danimarca. Quello che era iniziato come un viaggio, diventa una sottrazione di minore. Così inizia il doloroso calvario di Francesco. Angelika decide che lui non è più il padre di Margherita e cerca in tutti i modi di trovarne uno nuovo … un susseguirsi di uomini entrano a far parte della loro quotidianità. Francesco fa di tutto affinché sua figlia non si dimentichi di lui: telefona, la va a trovare, si sottopone a colloqui stressanti e intimidatori con gli assistenti sociali, si rivolge alle autorità per far valere i suoi diritti di padre ecc., ma sembra che tutto sia contro di lui. Il tempo scorre, Margherita cresce e il ricordo del padre italiano sbiadisce sempre più. Angelika fa di tutto per evitare che il loro rapporto prosegua. Cerca in tutti i modi di interromperlo.
Francesco arriva addirittura a organizzare il rapimento della figlia, ormai disperato, tenta l’impossibile. Però si rende conto che non può usare questa violenza su sua figlia. Capisce che si sarebbe comportato allo stesso modo di Angelika e lui non voleva far soffrire la sua bambina. Ingrid, la tata di Margherita, è l’unica persona che riesce a mantenere i contatti con Francesco di nascosto e cerca, in qualche modo, di non farle dimenticare completamente il padre italiano.
Un avvenimento inaspettato permette a Francesco di riavere Margherita con sé. È felice, la sua bambina, ormai adolescente, rimarrà con lui e nessuno potrà più portargliela via.
I rapporti non sono semplici. Margherita è silenziosa. Il cambiamento non è subito accettato: nuova scuola, nuova casa, nuove persone. Francesco è poco più di un estraneo per lei. Non sa quanto lui l’abbia cercata, quanto abbia lottato per vederla, non sa quanto abbia sofferto.
L’unica persona con cui sembra andare un po’ d’accordo è Enrica, la compagna di Francesco. Una donna speciale, riservata, spiritosa (a modo suo), solare e innamorata della vita in generale. Accetta Margherita con gioia, è felice per Francesco, certa che tutto, da adesso in poi, andrà meglio.
I mesi passano e Margherita ancora non sembra ambientarsi. È educata, rispetta le regole, fa nuove amicizie a scuola, sembra tranquilla. Troppo tranquilla.
“Non riuscivo a non chiedermi quando saresti esplosa. Ero preoccupato e temevo quel momento (…) Era sempre così: tu non mi parlavi, tu non mi rispondevi.”
Francesco fa davvero di tutto per dimostrare a Margherita che le vuole bene, che non è stato un errore metterla al mondo. Inizia a ripercorrere i momenti in cui ha conosciuto Angelika. Accompagna Margherita al negozio dove si sono visti la prima volta, al loro primo appuntamento, al luogo del matrimonio …
Funzionerà questa tattica? Forse riesce ad avvicinarla, ma contemporaneamente, sta rischiando di perdere Enrica.
Al compimento dei quindici anni, donano una scatola a Margherita. Essa contiene tutti i regali che Francesco non le aveva mai potuto dare in tutti quegli anni di lontananza.
“La mia vita senza di te era tutta sul tavolo.”

Lo stile con cui è narrata questa storia è delicato, discreto, rispettoso. Non è facile entrare nella vita degli altri e raccontarne gli stati d’animo, le sofferenze e le gioie. Nessuno può capire, fino in fondo, ciò che Francesco ha passato. Solo chi ha vissuto lo stesso calvario, può comprendere. L’autrice ha ascoltato e letto numerose storie, alcune vengono citate alla fine dei capitoli.
Mi hanno colpito molto alcune dinamiche. Se lui arrivava in ritardo di cinque minuti all’appuntamento con gli assistenti sociali, veniva subito etichettato come “poco affidabile”. Se la bambina si faceva male quando era con lui, diventava “irresponsabile” … cioè, ciò che poteva capitare a chiunque, diventava una mancanza di buonsenso e garanzia. Le lotte, i tribunali, i viaggi a vuoto, la disperazione e la speranza di riabbracciare la propria figlia devono essere dei momenti terribili.
La storia è narrata dal punto di vista alternato di Francesco e Margherita, entrambi in prima persona. Questo ti fa avere un contatto diretto con i protagonisti. È come se fossero loro a parlare con te e raccontarti cosa hanno dovuto affrontare, superare, accettare e gestire, prima di arrivare a conoscersi.
Una lacrima è scesa dal mio viso quando Margherita si rivolge a Francesco, chiamandolo papà.
Margherita ha i suoi problemi esistenziali, è un ‘adolescente, ha subito comunque dei traumi e cerca, in qualche modo, di sopperire alle mancanze cui è stata costretta a rinunciare per le scelte degli altri. Le mancava una famiglia, una madre premurosa e attenta, un padre amorevole e severo, una stabilità emotiva, un senso di appartenenza alla propria terra di origine. Non sapeva chi era, né chi sarebbe diventata. Un senso di smarrimento e la mancanza di certezze, l’hanno resa fragile, insicura, inaccettata, esclusa, sola. Non sapeva che dall’altra parte del mondo c’era un padre che stava lottando per lei, perché niente e nessuno avrebbe potuto prendere il suo posto. Perché Margherita apparteneva a Francesco e nessuna legge, nessun divorzio, nessuna separazione poteva impedirle di essere “figlia” e lui suo “padre”.
Un augurio di buona vita a Francesco che ha vinto la sua battaglia, a Margherita per avere la fortuna di essere amata da un genitore così amorevole.
A tutti coloro che stanno lottando per rivedere i propri figli … un abbraccio.



BIOGRAFIA
Sara Rattaro nasce e cresce a Genova, dove si laurea con lode in Biologia e Scienze della comunicazione. Nel 2010 esce per un piccolo editore il suo primo romanzo Sulla sedia sbagliata. Nel 2011 scrive il suo secondo romanzo Un uso qualunque di te, che ben presto scala le classifiche e diventa un fenomeno del passaparola. Il suo primo romanzo pubblicato con Garzanti è stato Non volare via, un successo con cui la scrittura di Sara ha conquistato i più importanti editori di tutta Europa.

domenica 28 dicembre 2014

Booktrailer La forza dell'amore

Buona visone e, spero, buona lettura.
Musica di sottofondo, personaggi, frasi estratte dal libro e tante emozioni a soli 0.99 su tutti i book store.

Grazie a tutti,

Emme X

venerdì 26 dicembre 2014

DIEGO GALDINO: MI ARRIVI COME DA UN SOGNO - Recensione di EMME X, scheda tecnica e biografia

 VOTO 5 su 5
SCHEDA TECNICA
Autore: DIEGO GALDINO
Titolo: MI ARRIVI COME DA UN SOGNO
Editore: Sperlig & Kupfer
Data di pubblicazione: 2014
Genere: Romanzo contemporaneo
Pagine: 274

SINOSSI
Sotto il sole della Sicilia, sulle spiagge dell’incantevole cittadina di Siculiana, si ripete ogni estate uno spettacolo meraviglioso. Centinaia di tartarughine rompono il guscio e vengono alla luce, pronte a tuffarsi in mare tutte insieme, come un’onda in senso contrario. Da quand’è nata, Lucia non si è mai persa uno “sbarco”, come lo chiama l’adorata nonna Marta. Tranne questa volta: l’hanno appena chiamata da un importante giornale romano, e il suo sogno di diventare giornalista sta per avverarsi. Tre mesi a Roma, tre mesi per prendere finalmente in mano la propria vita. Certo, le mancheranno il rumore dei passi di papà, gli odori buoni della cucina della nonna, e la spiaggia delle tartarughine … E poi c’è Rosario, il suo fidanzato … forse, però, un po’ di lontananza farà bene a entrambi.
Quel che Lucia non ha messo in conto è un affascinante imprevisto: si chiama Clark Kent (nessuna parentela), lavora nella Sezione Cultura del giornale, ed è un americano innamorato di Roma. E tra una passeggiata a Villa Borghese e un friccico di luna, tra i due ben presto nasce qualcosa di molto forte …
Peccato che il destino abbia una piano tutto suo. Un piano che metterà Clark di fronte a una domanda impossibile: che succederebbe se Lucia, di punto in bianco, per un incidente stupido e assurdo, si dimenticasse del suo amore, e Clark dovesse … farla innamorare di nuovo? Nella piccola cittadina di Siculiana, dove Lucia è tornata senza memoria dei suoi giorni romani, per stare con la sua famiglia e godere un nuovo sbarco in mare delle tartarughine, Clark dovrà provare a riprendersi quel che il destino gli ha tolto. Sapendo che l’amore vero, semplicemente, non si può dimenticare.
Dopo “Il primo caffè del mattino”, Diego Galdino si conferma una delle voci più fresche e irresistibili della commedia romantica all’italiana, regalandoci una storia d’amore dolce e incantata, che ci trasporterà dalle magiche atmosfere romane alle spiagge mediterranee.
La mia recensione
La libertà. L’amore. La vita.  Questi sono gli ingredienti principali di questo romanzo.
Lucia è una ragazza solare e intelligente, ma oppressa dalla famiglia. Il padre ha già stabilito e pianificato il futuro della figlia: dovrà sposare Rosario, un ragazzo appartenete a una famiglia abbiente, pari (se non superiore) al loro ceto.
L’unica persona della famiglia capace di sostenere le ambizioni di Lucia è nonna Marta. E due donne hanno un legame molto forte e si comprendono pienamente.

“Un bacio, piccola, fai la brava. Cioè fai tutto quello che tuo padre ti direbbe di non fare”, dice la nonna.

Quando Lucia decide che scrivere per il giornale locale non le basta più e viene convocata per un lavoro temporaneo a Roma, in un famoso giornale, è felice.
Questa gioia non è condivisa da nessuno. Quando, una volta arrivata a Roma, Lucia inizia ad assaporare la libertà e le sue capacità lavorative vengono apprezzate, lei condivide i suoi successi con Rosario ogni volta che si telefonano. Lui non è per nulla soddisfatto di questa situazione, continua a ripeterle che stare a Roma è temporaneo, nonché un “capriccio”, smorzando l’allegria della ragazza.
A lavoro conosce un collega americano, Clark Kent, un ragazzo che assapora la vita pienamente, che ha fatto le sue scelte, che ama sentirsi libero.

“Arrivato alla mia età, credimi, ho capito quanto sia importante ridere, nella vita. Ridere di se stessi, del mondo, della condizione umana. Sembra banale ma non lo è affatto.”


La prima impressione che Lucia ha di Clark, non è delle migliori.

“Sì, le stava decisamente antipatico. Era quel tipo di personaggio che si sente del tutto autosufficiente, non ha bisogno di nessuno, sa come stare al mondo e sa di essere interessante e navigato, forestiero quindi esotico, misterioso e … terribilmente, odiosamente attraente. Radiografia fatta, caso chiuso.”

Nonostante questo, i casi della vita, il destino, la forza magnetica che attrae e da cui non puoi ribellarti, li porta a frequentarsi. Prima incontri casuali, poi veri e propri appuntamenti. Clark le insegna cosa vuol dire “essere” e “sentirsi” liberi. Liberi di vivere la propria vita e di fare le proprie scelte.
Pian piano, la conoscenza subisce un cambiamento. Entrambi sono cauti, non voglio sbilanciarsi, vogliono tempo per conoscersi meglio.

“Entrambi erano assorti nei loro pensieri. Solo che i pensieri di lei riguardavano lui, e quelli di lui riguardavano lei.”

Assaporata la libertà, Lucia comincia a pensare che tornare in Sicilia non sia ciò che vuole. Quando, in redazione, le propongono un contratto di due anni, lei è decisa a trasferirsi a Roma. La relazione con Clark è perfetta, la loro sintonia unica, lui la fa sentire protetta e speciale. Inizia a capire che deve prendere una decisione.

“Le sembrava che la sua vecchia vita non le appartenesse più, come un vestito di quand’era bambina, che conosceva a memoria ma che non avrebbe più pensato d’indossare. Troppo stretto e fuori tempo.”

Da buon americano, il cibo preferito di Clark è il panino con burro di arachidi e marmellata. Il suo libro preferito è "Le pagine della nostra vita", mentre il preferito di Lucia è "Persuasione".

Lucia promette a Clark di ritornare al più presto, ma deve affrontare suo padre e Rosario, dirgli che ha deciso di trasferirsi a Roma, che ha incontrato un uomo di cui è innamorata e, quindi, sciogliere il fidanzamento.
E qui arriva la parte più complicata. L’incidente. Si susseguono tentativi di depistaggio, Rosario approfitta della mancata memoria di Lucia per circuirla. Clark ce la metterà tutta per riprendersi la donna amata, ma le cose non sono così semplici.
Non vi racconto nient’altro, il gusto della lettura è qualcosa di prezioso e va assaporato.
Diego Galdino si dimostra, come scrittore, un uomo sensibile, fantasioso, mai noioso. Capace di immedesimarsi nell’animo umano con delicatezza e riservatezza. Lo stile è scorrevole e coinvolgente. La lettura scorre fluida senza intoppi. I personaggi sono lì, pronti ad attirare la tua attenzione. Le situazioni sono ben studiate, gli avvenimenti non sono citati a caso, ma con un senso logico e accattivante.
Naturalmente è un libro consigliato. Una bella storia d’amore.


Biografia
Diego Galdino, classe 1971, vive a Roma e ogni mattina si alza alle cinque per aprire il suo bar in centro, dove tutti i giorni saluta i clienti con i caffè più fantasiosi della città. Dopo shakerare, scrivere è la sua grande passione. Ha esordito con “Il primo caffè del mattino” (Sperling & Kupfer 2013).

KATARINA MAZETTI: IL TIZIO DELLA TOMBA ACCANTO - Recensione di Emme X, scheda tecnica e biografia

   VOTO 2.5 su 5
SCHEDA TECNICA
Autore: KATARINA MAZETTI
Titolo: IL TIZIO DELLA TOMBA ACCANTO
Editore: ELLIOT
Data Pubblicazione: 2010
Genere: ROMANZO/NARRATIVA
Pagine: 240

SINOSSI
Desirée è una bibliotecaria di trentacinque anni rimasta vedova di un biologo bello e intelligente, che non ha mai però conosciuto davvero. Quando lui è morto, investito da un camion, lei si è sentita tradita e offesa, e durante le ore che passa sulla panchina del cimitero davanti alla sua lapide, essenziale e sobria, più che dolore prova un inspiegabile risentimento. Benny è un allevatore di vacche da latte, rimasto solo a gestire la sua fattoria da quando la madre è morta. La sua vita è scandita dagli imprescindibili orari delle mungiture e dalle lunghe visite al cimitero, durante le quali si dedica con passione alla cura della tomba dei genitori, pacchiana e kitsch quanto basta per far inorridire Desirée. I due si ritrovano a volte seduti sulla stessa panchina e l’antipatia è tanto reciproca quanto intensa. Fino a quando, un giorno, un casuale scambio di sorrisi da scattare la scintilla e miracolosamente tutto cambia. Tra i due nasce un amore pieno di compassione ma segnato fin dall’inizio dallo “shock culturale”: lui si  sente a disagio nell’appartamento asettico ed essenziale di lei, che a sua volta trova raccapriccianti i ricami della madre che invadono la casa di lui; Benny si addormenta all’Opera, mentre Desirée non mostra il minimo interesse nei confronti dell’azienda agricola. Man mano che trascorrono i mesi sembra che, invece di avvicinarsi, i due si allontanino sempre di più …
Scritto con una perfetta miscela di umorismo e serietà, questo romanzo delizioso e romantico ci permette di penetrare con allegria nell’intimità dei due personaggi, combattuti tra ragione e sentimento. Ne viene fuori un racconto delicato e ironico sulle possibilità dell’amore tra persone culturalmente e socialmente diverse, un romanzo brillante e nello stesso tempo profondo, che è stato uno dei maggiori successi letterari in Svezia, tradotto in numerosi paesi, da anni nelle classifiche dei libri più venduti e amati.
La mia recensione
Non sono assolutamente d’accordo con il pensiero riportato nella sinossi.  Non lo potrei mai definire “delizioso e romantico”.  Ho letto alcune recensione entusiaste, ma, a quanto pare, io vado contro corrente. A parte qualche accenno di battute sarcastiche, più che di spirito, alcune pagine si susseguono senza che nulla accada. Scritto dal punto di vista alternato dei due protagonisti, si entra in un rapporto conflittuale. Desirée, colta, con un’eleganza classica, vestita spesso con colori che vanno dal bianco al beige. Benny, gran lavoratore, puzza di vacca e indossa un cappello ridicolo. Desirée abituata a certe comodità, a un lavoro non faticoso e alla cucina “essenziale”. Benny non sta fermo un attimo, la sua vita è super impegnata, scandita da orari e incombenze imprescindibili.


“Mi ha chiesto se facevo il pane in casa e io gli ho risposto che credevo nascesse sugli alberi e che lo si potesse sempre cogliere sotto forma di panini oppure lasciarlo maturare in grossi filoni.”

Questa è una battuta che Desirée fa, (non so se capite lo stile definito “divertente”). In pratica, Benny vorrebbe una donna all’antica, di quelle che cucinano tutto il giorno, che sfornano biscotti e torte calde, col grembiule e i bigodini in testa. Niente di più lontano dalla vedova, la quale non sa preparare nemmeno delle semplici polpette.
La casa di Desirée è moderna, con mobili in acciaio e i pavimenti chiari (anche la casa è bianca è beige, non per niente lui la chiama “la slavata”). La casa di Benny, arredata dalla madre buia e stracolma di centrini. 


Lui preferisce “Scuola di polizia 14”, lei vorrebbe guardare “Lezioni di piano”. Insomma, non hanno niente in comune.
Romantica. Ma assolutamente no! Come si può definire romantica questa storia? Non c’è nemmeno un momento in cui traspare un po’ di dolcezza, di tenerezza, di complicità … nulla. Zero assoluto.
Non mi sento di consigliarlo. Mi ha delusa, visto l’entusiasmante commento riportato alla fine della sinossi, cui non ho trovato riscontro.



BIOGRAFIA
Nata nel 1944 a Stoccolma, Katarina Mazetti lavora come giornalista radiofonica. Ha quattro figli, un marito e un cane. Ha scritto diciassette libri, tra cui numerosi romanzi per ragazzi, ottenendo un successo enorme in patria e all’estero con il suo esordio “Il tizio della tomba accanto”.

mercoledì 24 dicembre 2014

ANTONIETTA AGOSTINI: AMORE PROIBITO - Recensione di EMME X; scheda tecnica e biografia

VOTO 4 su 5
















Autore: ANTONIETTA AGOSTINI
Titolo: AMORE PROIBITO
Editore: SELFPUBLISHING
Data di pubblicazione: 2014
Genere: EROTICO
Pagine: 69

SINOSSI:
Gioia ha un dolore nell’anima che la tormenta da settimane. 
Dopo l’abbandono di Matteo, a pochi mesi dal loro matrimonio, si chiude in se stessa e sigilla il suo cuore sicura sia l’unico modo per non soffrire mai più. Promette che, mai e poi mai, nessun uomo arriverà negli abissi della sua anima già graffiata dagli artigli della sofferenza. 
Sulla sua strada però incontra Nicholas, un uomo maturo, che farà vacillare tutti i suoi buoni propositi. Si ritroverà a oscillare su un precipizio di emozioni contrastanti, paura e voglia di lasciarsi andare, ancora, o forse, solo un’ultima volta. In questo gioco di seduzione Nicholas le farà conoscere una nuova donna e insieme esploreranno le vette di un rapporto pieno di passione ed erotismo. Ci sarà posto per l’amore in questo vortice di sensazioni peccaminose e lussuriose? 

La mia recensione
Narrato in prima persona, troviamo Gioia in uno stato di fragilità emotiva. A un passo dalle nozze è stata lasciata dal fidanzato Matteo. Decide di lasciare l’appartamento che divideva con lui e ricominciare.

“Ricomincerò tutto da capo, in fondo nessuno muore per amore giusto?”

Accanto a lei, amico e confidente, troviamo Christian, un ragazzo tenero e comprensivo che divide la sua vita con il compagno Jacopo.
Travolta da un’insolita passione, Gioia si lascia cadere tra le braccia di Nicholas, l’uomo che si occuperà del suo trasloco. In un momento di lucidità, lui la mette in guardia.

“Non innamorarti di me. Io sono uno stronzo. (…) Tu hai il cuore ferito e io non voglio causare altre cicatrici.”

Gioia non ha nessuna intenzione di innamorarsi, la ferita è troppo fresca e fa molto male. Con Nicholas si sente meno sola, alleggerisce la sua pena. Sente fremere il suo corpo nel bisogno di appagamento, cosa che Nicholas non le fa mai mancare.
Entrambi sanno che la loro relazione non porterà da nessuna parte. Finché sono entrambi coscienti di questo, il loro rapporto potrà funzionare. Ma Gioia non si riconosce più, sta perdendo se stessa e il suo essere solare e allegra.

“Fisso la mia immagine riflessa e quello che vedo non mi piace. I miei occhi castani che un tempo brillavano, ora sono spenti e segnati dalle lacrime. Ho il viso pallido, un aspetto a dir poco orribile. Dove sei Gaia? Perché adesso non mi riconosco più?”

È difficile rinunciare a qualcosa che, nonostante sai quanto sia sbagliato, sembra farti stare bene al momento. Prendere una decisone drastica è spesso e volentieri difficile, ma necessaria. Nicholas si dimostra insistente e non vuole perderla, rendendo ancor più complicata una presa di posizione.

“Non posso vivere più di piccoli attimi di felicità, voglio essere felice ogni giorno. Non voglio più un amore proibito!”

Davvero, Gioia, riuscirà a liberarsi di un rapporto soddisfacente e appagante, ma basato esclusivamente sul sesso? E se, inaspettatamente, giungesse l’amore, come comportarsi?
Sebbene la storia sia breve, dimostra la chiarezza d’espressione dell’autrice. La storia non brilla per originalità, ma nel suo essere “ordinaria”, riesce comunque a emozionare. E questo è importante, se non essenziale.
Un po’ rispecchia la personalità di molte donne: quella di “elemosinare” un po’ d’affetto a qualunque costo e poi ritrovarsi innamorate dello stronzo di turno, dell’uomo impegnato o della storia complicata.
C’è chi riesce a porre rimedio alla situazione, prima che degeneri. C’è chi vi rimane intrappolata. C’è chi si innamora davvero soffrendo le pene dell’inferno.
Gioia, pur soffrendo, ha imparato la lezione.

“Era nato come un gioco, ma alla fine a forza di giocare con il fuoco mi sono bruciata; e ora non posso più ustionarmi il cuore”.



Bene, Gioia, sei riuscita a salvarti in tempo.
Quest’ultima parte è il senso che ho dato al romanzo, la mia “interpretazione” psicologica. Non so se è la stessa che voleva dare l’autrice, comunque questo è un parere del tutto personale.

Vorrei precisare che non tutte le donne “elemosinano” l’amore. È solo una categoria, come possono esserci le donne bugiarde, le donne sensibili, le donne focolare, le donne stacanoviste, le docce chiocce … il mondo è vario e anche le donne. Non c’è pregiudizio per nessuna categoria, ognuno è a modo suo. Spero che nessuno si senta “colpito”, ma capisca che il mio ragionamento è fatto in generale.
ANTONIETTA AGOSTINI
Biografia
Antonietta Agostini nasce a Roma nel 1982, nel quartiere citato nel romanzo, Centocelle.
Le sue passioni sono il cinema, la musica e gli animali.
Adora Londra e sogna di trasferirsi lì. 
La sua passione per la scrittura nasce si da bambina, sempre con un foglio e una penna tra le mani, pronta a scrivere tutto ciò che le veniva in mente.

ELISA LILIANA LOCATELLI - UN NUOVO INIZIO - Recensione di EMME X; scheda tecnica e biografia

VOTO 4.5 su 5















Autore: ELISA LILIANA LOCATELLI
Titolo: UN NUOVO INIZIO
Editore: SELFPUBLISHING
Data pubblicazione: 2014
Genere: EROTICO
Pagine: 83
Prezzo: 0.99€

SINOSSI
Aslinn ha ventiquattro anni: è a capo di un ristorante vicino Porta Venezia (Milano) e ne è la capo cuoca. Ha un cugino che adora, un amante fantastico e delle buone amicizie. Allora perché è sempre così triste? Perché Michele non riesce a conquistarla? E Christopher – l’affascinante giornalista – riuscirà ad avvicinarsi a lei? 
Nonostante Michele sia quasi perfetto, Aslinn non riesce a lasciarsi andare: il suo passato glielo impedisce. Ed ecco, infatti, che proprio il passato torna a bussare alla sua porta. Che cosa le succederà?

La mia recensione
Aslinn Corinne Collins è una giovane ragazza che gestisce il ristorante “L’Indeciso”. In realtà, il ristorante era un bettola di proprietà del padre di Aslinn. Jhonathan è un uomo alcolizzato, violento e traditore. Facile capire che tra padre e figlia non corra buon sangue.
Per fortuna lui abita oltreoceano, mentre lei si trova a Milano. Accanto ad Aslinn c’è la figura protettiva di Michele, uomo dalle origini siciliane che si prende cura di lei sotto ogni punto di vista. La passione tra i due è indiscutibile, nonostante lui sia un uomo sposato e, a sua volta, tradito ininterrottamente dalla moglie Teresa.
Aslinn è coinvolta dalla relazione che intrattiene da ormai quattro anni con Michele, ma fino a un certo punto. Vorrebbe amarlo, ma qualcuno del suo passato le impedisce di donare all’uomo, oltre il corpo, anche il cuore.

“Stavo sforzandomi, stavo cercando di innamorarmi di lui, ma più ci provavo e più capivo che era impossibile. D’altronde come si può amare quando il tuo cuore è già impegnato?”

Imprigionata in un amore che non potrà mai trovare appagamento nel presente, Aslinn considera piacevole la presenza di Michele solo allo stato fisico. Sesso e nient’altro. Nessun coinvolgimento sentimentale.
All’orizzonte appare Christopher Nocci, un giornalista che è incuriosito dalla personalità sfacciata e burbera di Aslinn. Iniziano a frequentarsi e, delicatamente, nonostante fosse prossimo alle nozze, Christopher riesce  a toccare quelle corde che Michele non ha saputo raggiungere.

“Il mio cuore è a posto: l’importante è che il tuo stia riprendendo a battere.”

Un po’ forzata la resa di Michele. Difficilmente un uomo innamorato, si rassegna così facilmente alla perdita della donna amata. Questo non l’ho trovato credibile. Ma stiamo parlando di un romanzo, quindi tutto può accadere, anche le cose che nella realtà accadono raramente.


Quello che si presenta come un romanzo con la classica storia di sesso e (forse) amore, improvvisamente cambia aspetto. Ciò che prima sembra “normale amministrazione”, d’un tratto diventa avvincente. Verità inaspettate e confessioni segrete vengono a galla, donando alla storia quel pizzico di originalità, altrimenti mancante. Il finale e l’epilogo li ho trovati molto intensi e “necessari” ad arricchire la trama del romanzo.
“Un nuovo inizio” è una storia di passione, sesso e amore. Di violenze, ricatti e amicizia. Scritto in modo fluido e piacevole, riesce a tenere il lettore curioso fino alla fine.
Un’autrice emergente che ha saputo dimostrare la capacità di sorprendere il lettore senza annoiarlo mai. Consiglio questo libro agli amanti del genere erotico, rosa contemporaneo.
Quando si dice … “Locatelli fa le cose per bene”…


Biografia:
Elisa Liliana Locatelli nasce a Melzo (Milano) il 22 marzo 1990. Frequenta il liceo delle scienze sociali, per poi iscriversi all’università Statale di Milano. Attualmente è laureanda in Scienze Infermieristiche.
Ha una grande passione per la scrittura, la cucina, la lettura, i film e i telefilm.
Scrive da quando ha quindici anni. Ha autopubblicato due raccolte di racconti: “Le tappe della vita” e “Racconti di vite disperate”.  Il 15 dicembre 2014 è uscito il suo primo romanzo breve rosa\erotico: “Un nuovo inizio”.


CORINNE SAVARESE: UNA STR...EGA SOTTO L'ALBERO - Recensione di EMME X; scheda tecnica e biografia

VOTO 4.5 su 5
Autore: CORINNE SAVARESE
Titolo: UNA STR…EGA SOTTO L’ALBERO
Editore: RIZZOLI (You feel)
Genere: CHICK LIT
Data di pubblicazione: 2014
Pagine: 125

SINOSSI:
Durante un’intervista televisiva Amanda De Winter, l’interior designer più quotata tra le star di Hollywood, soprannominata la Regina di Ghiaccio per il carattere pessimo e il totale distacco dall’amore, annuncia al mondo di volersi regalare un toy boy.
Antony Costello è il suo assistente da due anni e la odia con tutto il cuore. Per lui lei è la Strega, la Stronza, il Male, il Demonio. Ma quando suo zio Toruccio gli prospetta un bel matrimonio con Concetta la Caciotta e un futuro di tanti Caciottini, Anthony capisce che l’unica via di fuga è proprio lei: Amanda. Mettendo in pratica tutte le lezioni di marketing assimilate in anni di studio e lavoro, escogita il piano perfetto: lei sarà la finta fidanzata e lui sarà … il suo toy boy. Il fisico non gli manca e nemmeno la grinta per entrare nel ruolo. 
I due iniziano la loro appassionante love story fatta di finti scoop, sorrisi forzati e servizi fotografici sulle pagine delle riviste patinate. Ma, complici la magia del Natale e una sempre più irresistibile attrazione, l’amore sarà il regalo che troveranno sotto l’albero.
Ironico e irriverente, il romanzo da chiedere quest’anno a Babbo Natale.
La mia recensione
Diverte e romantico. Due parole per descrivere questo romanzo. Corinne non si smentisce mai. La sua ironia e i personaggi che crea sono indiscutibili.
Stavolta avrete a che fare con Amanda De Winter, una stronza dai capelli color rame, lunghi e lisci.
Poi c’è il Bello. Ma bello, proprio bello. Infatti Anthony Costello, “assistente del Demonio”, così LA definisce, è soprannominato Tony il Bello.
Lui appartiene alla “Famiglia”, mezza mafiosa, mezza dispettosa. Non sono poi così cattivi come potrebbe sembrare.

La descrizione dei personaggi è ammirevole, molto  specifica, sia nel carattere che nel fisico.

Non si può non ridere alla descrizione di “Cetta la Ciotta”, ragazza cara alla famiglia Costello, prescelta come futura moglie di Tony, da cui lui scappa a gambe levate.
“Infatti mi apre la porta con un sorriso da lettore cd, risultato di anni di interventi del dentista: mostruosi apparecchi fissi, infissi, mobili, immobili, soprammobili … non lo so, nominatene uno e lei lo ha portato.”
Insomma, Tony riesce a liberarsi di Cetta e s’imbatte in Amanda. Un po’ la sorte, un po’ l’equivoco, un po’ la faccia tosta, Tony approfitta della situazione per diventare il “finto” toy boy della “stronza”.
La domanda sorge spontanea : stronzi si nasce o si diventa? Alcuni sono stronzi nell’anima, ce l’hanno proprio nel DNA, è un atteggiamento intrinseco del loro carattere. Altri, loro malgrado, lo diventano.
Dietro un racconto semplice, leggero e divertente, c’è il risvolto serio e il movente scatenante della personalità insopportabile di Amanda. Lei non è nata “stronza”, gli eventi della vita l’hanno indurita. Tony, nonostante non sopporti nulla di quella donna, è uomo. Inizia a vederla anche come donna ben curata, sensuale, eccitante e inizia a pensare a lei in modo erotico. Pensieri che caccia subito via e che si ripresentano puntuali. E poi arriva ciò che nessuno aveva previsto …
“L’amore, prima o poi, arriva per tutti, belli o brutti, ricchi o poveri, buoni o cattivi. L’amore arriva e ti travolge la vita, la stravolge. Ti lascia basito, spaventato, emozionato, incerto; basta prendere il treno al volo e godersi il viaggio.”
Questo è un po’ il succo della storia. Può capitare di non volerci innamorare per non soffrire, per non lasciarci sopraffare da un sentimento che ci rende deboli, per non fa cadere il muro di pietra che a fatica abbiamo innalzato. Invece, a volte, basterebbe lasciarsi andare e non perdere l’occasione che ci si presenta. Chissà, magari è la volta buona!
CORINNE  SAVARESE
Biografia
Corinne Savarese è nata e cresciuta a Milano, ha studiato lingue straniere. Appena finiti gli studi ha lavorato come agente di viaggi. Questo le ha permesso di iniziare a scoprire il mondo e apprezzare diversi paesi e culture. É sposata e ha quattro bambini, un chihuahua e un siamese.
Le piace avere sempre casa piena di amici e adora cucinare. Spesso organizza cene succulente da passare in compagnia. Lettrice compulsiva, arriva a divorare fino a sette libri a settimana, in inglese o in italiano. Non guarda televisione se non per le serie che segue, esclusivamente in lingua originale. Adora scrivere e lo fa solo di notte, quando il silenzio e il buio le permettono di entrare nel suo mondo di parole di carta e inchiostro.

lunedì 22 dicembre 2014

MALIA DELRAI: UN ROMANZO PER AMARTI - Recensione di EMME X; scheda tecnica e biografia

 VOTO 5 su 5
SCHEDA TECNICA:
Autore MALIA DELRAI
Titolo: UN ROMANZO PER AMARTI
Editore: SELFPUBLISHING
Data di pubblicazione: 2014
Genere: ROMANCE
Pagine: 233

SINOSSI.
“Vivere la passione non è un gioco, un corpo senz’anima non può bruciare, 
perché il fuoco del desiderio si nutre dello spirito. Non c’è scampo. 
La salvezza vive nell’abbandono, 
e la voglia, nel cedere all’assoluta brama di provare quelle sensazioni. 
Ma trovare il limite che rifugga il sentimento, 
rende povero l’uomo, rende povero l’amore”. 

Tutto comincia in una libreria su Largo Argentina, a Roma. Fuggire dalla realtà si può grazie ai libri, Diana lo sa bene, per questo trascorre le giornate lontana dalle preoccupazioni e immersa nelle sue amate letture di classici e romanzi d’amore. Leggere, per dimenticare, è diventato ormai parte di lei. 
Daniel è uno scrittore affermato, impiega il tempo tra gli scaffali alla ricerca di ispirazione, e quando vede lei, la sua musa, seduta a leggere su un divanetto rosso, non riesce a resistere e si avvicina per parlarle. 
Può l’amore avere la forma di un romanzo? Scrivere diventa l’ossessione dell’autore, che non può fare a meno di parlare di lei, la ragazza della libreria che lo ha affascinato. Deve fare qualcosa, conoscerla, scoprirla fino in fondo, e non potrà fare a meno di amarla. 
Ma Diana come reagirà al sentimento che la vita le sta donando? Il passato per lei è stato duro, non riesce a capacitarsi che l’amore stia bussando alla sua porta. Riuscirà a vivere le emozioni senza farsi condizionare dalle paure? Si sa, il lieto fine è possibile solo nei libri romance e i cavalieri dall’armatura scintillante non esistono più in questo mondo. 

Alle volte un romanzo può cambiare la vita. Una storia d’amore che ha come protagonisti uno scrittore e una lettrice, capace di toccare le corde di tutti gli amanti dei libri, ma soprattutto dell’amore vero. 

Per rimanere in contatto con l’autrice: 
Facebook: www.facebook.com/maliaromance 
Email: maliaromance@gmail.com


La mia recensione
Questo romanzo si commenta da solo. È stato come leggere due storie in una. L’autrice ci narra di Diana, appassionata di lettura romantica e Daniel Paci, scrittore di romanzi rosa ed erotici. Il racconto è scritto facendoci conoscere la versione, alternata, dei due protagonisti.
Perché , questo romanzo, si commenta da solo? Semplice: questa recensione sarà scritta maggiormente dalle frasi che ha usato Malia Delrai e che, nel loro contesto, mi hanno colpito.
Il romanzo è ambientato a Roma. I due si incontrano per la prima volta in una biblioteca. Diana non sa chi “lui” sia. L’indomani, per puro caso, trascinata dall’amica, si trova a un appuntamento per la presentazione dell’ultimo romanzo di Daniel.
“Non pretendo di avere talento, infatti, ma sono innamorato della scrittura. Può biasimarmi per questo?”
Diana ha trascorso un periodo difficile. La morte prematura della madre le ha lasciato un senso di vuoto incolmabile. I rapporti con il padre non sono idilliaci. Ognuno si è chiuso nel proprio silenzio e dolore.
Daniel è uno scrittore dall’animo romantico, un po’ chiuso in se stesso. Soprattutto, chiuso nel suo studio, tempio sacro e luogo invalicabile. Ha una madre apprensiva e invadente e un’assistente che lo tormenta con le diete e i cibi sani.
Dopo la presentazione del libro, i due protagonisti hanno l’occasione di “approfondire” la conoscenza. Non sembrano andare d’accordo. Oppure, entrambi, hanno paura di un sentimento nuovo che li colpisce e di cui non possono negare l’esistenza?
“Il mio cuore traditore aveva già fatto mille supposizioni romantiche.”
Al loro primo appuntamento, ognuno in modo diverso, subisce l’indecisione di “cosa indossare”.
“In più sembrava che avessi la faccia pallida e inespressiva, tipo zombie mancato.”
Il superlativo romanticismo del romanzo, contiene anche frasi dall’aspetto divertente. Il nuovo sentimento che pervade Daniel, lo mette di fronte a una realtà sconosciuta. Si dimostra un uomo galante, d’altri tempi quasi, che cerca di rispettare tutte le forme del galateo, ma la vicinanza di Diana lo rende audace.
“Da quando ero diventato intraprendente?”
Diana, invece, delusa dalla vita, trova pace e ristoro tra le sue letture romantiche e avvincenti. Prova a vivere in un mondo parallelo, fuggendo dalla realtà. La conoscenza di Daniel, le fa credere che è tutto troppo bello per essere vero e per durare.
“Volevo tornare alla mia vita circondata da letture smielate e avventurose. La realtà faceva male, la realtà era sempre differente dalla fantasia.”
La descrizione del “tempio” in cui si rifugia Daniel per scrivere, ve lo dico chiaramente, lo voglio anche io. Magari i mobili li preferirei chiari mentre del resto non cambierei nulla, ecco, sarebbe un bel regalo di Natale. Credo che scriverò una letterina … sarò ancora in tempo?
“Il fascino di quella stanza era dovuta al fatto che fosse tutto in legno scuro: pavimento, scaffali laterali, scrivania, mobiletti. Un tempio di pace per la scrittura.”

Foto 1. Biblioteca. Foto 2. Letto pieno di libri. Foto 3 Passione. Foto 4 Il "tempio" di Daniel.

Ho paura di svelare troppo, ma vorrei solo stimolare la curiosità dei lettori. Perché questo romanzo è stupendo.
Ciò che ho sentito “mio” è stato il punto di vista dello scrittore in qualità di “autore”. Non è da meno Diana che, esortata da Daniel, prova a scrivere qualcosa. La scoperta di ciò che si prova dopo aver scritto, le apre le porte di un mondo meraviglioso.
“Scrivere dava speranza, speranza che la vita potesse realmente cambiare e diventare meravigliosa come la si sognava. Riempire il bianco e metterci su il nero dell’inchiostro elettronico ridonava la gamma di colori all’esistenza e ai manoscritti che avevo vissuto in pochi giorni.”
Totalmente succube di questo sentimento che annienta tutte le facoltà mentali, Daniel prova ogni tattica per realizzare il suo sogno d’amore. Dovrà spingersi molto oltre, per attirare l’attenzione della sua musa ispiratrice.
“Forse era un ragionamento un po’ animale, ma neanche quello mi fece passare la voglia di averla. Stavo diventando uno dei tanti maschi senza cervello che dilagavano nei romanzetti per donne: che effetto di merda che aveva l’amore su un uomo.”
Come dicevo all’inizio, è stato come leggere due romanzi, uno dentro l’altro. La storia d’amore tra Daniel e Diana e la riproduzione della stessa, sotto forma di romanzo. Già chi scrive, “vive” con i suoi protagonisti. Questa volta è tutto raddoppiato. Ma che sensazione di pienezza e stordimento ha creato in me!
Romantico, sofferto, delicato e passionale, questo romanzo ha lasciato il segno. Spero che ne lasci molti altri. Scritto in modo fluido e accattivante, l’autrice dosa ironia, galanteria e passione. Aggiunge tormento, sofferenza e scelte discutibili. Pur comprendendo la scelta di Diana, una scelta psicologica che fa parte della narrazione e “doveva” essere così, io non sono riuscita a digerirla. Dentro di me, urlavo: “Ma cosa stai combinando? Sei cieca? Perché soffrire in due?”
Questo è sinonimo di coinvolgimento emotivo. Quanto una storia ti entra dentro, succede questo. Quando soffri o ridi con i protagonisti, il romanzo ha fatto centro. L’ho trovato molto originale, non ho mai letto una storia simile, anche per questo motivo l’ho molto apprezzato.
Super consigliato.


Biografia
Malia Delrai abita a Milano, ma è nata e ha studiato a Roma. Vive col suo cane Semola, un grasso grosso volpino pugliese, e il suo ragazzo storico con cui spera prima o poi di sposarsi. Ama il mondo della scrittura in ogni sua forma e si è accostata all’editoria grazie alla sua passione per la lettura e per l’oggetto libro. Ha studiato per diventare redattore editoriale ed è giornalista pubblicitaria. Scrive da sempre, ma non ha mai auto il privilegio di farlo per una casa editrice. I sogni, si sa, sono difficili da realizzare, ma lei non demorde e ora ha deciso di auto pubblicare le suo prossime opere.

VIRGINIA BRAMATI: TUTTA COLPA DELLA NEVE (e anche un po' di New York) - Recensione di EMME X; scheda tecnica e biografia

VOTO 3 su 5
Autore: VIRGINIA BRAMATI
Titolo: TUTTA COLPA DELLA NEVE (e anche un poco di New York)
Editore: MONDADORI
Genere: ROMANCE
Data di pubblicazione: 2014
Pagine: 195
SINOSSI
Annalisa Molinari, "Sassi" per gli amici, ha 26 anni e da Verate, in Brianza, si è trasferita a Milano, dove condivide un appartamento con due amici e fa pratica per diventare avvocato. Intelligente, ironica e sincera fino all'autolesionismo, spesso finisce per cacciarsi in situazioni imbarazzanti ai limiti dell'harakiri. Sotto il suo fare un po' distratto, però, si nasconde una grande tenacia: quella che le ha permesso di essere scelta da uno dei più importanti studi legali di Milano. Ed è proprio tra quelle pareti ovattate che, il primo giorno di lavoro, Sassi riesce a fare una delle sue incredibili figuracce proprio di fronte a Max, figlio del fondatore, da poco rientrato dall'America per prendere il posto del padre. Un giovane ricco, antipatico e... terribilmente affascinante. Ma Sassi non può dedicare tutto il suo tempo alla delicata gestione dei rapporti nello studio, perché gli amici la reclamano (Eugenia, per esempio, con la sua "lista dei buoni partiti da testare"), perché nei weekend torna a Verate, dove gli affari di cuore di sua madre la tengono non poco impegnata, e, soprattutto, perché deve proteggere il suo segreto: una ferita nascosta nel passato per la quale intende ottenere giustizia. Tutto pianificato a perfezione? Sì, certo, se non fosse per quei fiocchi di neve che iniziano a vorticare nel cielo cambiando il colore del mondo, mandando in tilt voli e programmi e mettendo una irresistibile voglia di felicità... Nato come romanzo "per tenersi compagnia" nei momenti difficili dell'esistenza, pubblicato con grandissimo successo su una piattaforma di self-publishing, modificato seguendo i suggerimenti delle amiche e dei lettori online, Tutta colpa della neve! è un romanzo che porta con sé gioia e stupore fin dall'inizio della sua storia. Ambientando la vicenda di Sassi in una Milano workaholic , ma regalandoci anche gli scorci di una Brianza inventata eppure verissima, Virginia Bramati dà vita a pagine ricche di colpi di scena, a personaggi profondamente autentici, a una scrittura insieme molto vicina alla nostra realtà quotidiana ma anche capace di farci sognare. E scrive un romanzo sull'orgoglio e i pregiudizi che spesso ci tengono lontani dalla felicità, un romanzo sull'amore e sulla perseveranza, sulle ragioni per non smettere di ascoltare chi ci sta vicino anche nel rumore incessante della vita che corre, sul potere salvifico di un sorriso al momento giusto. Una storia che, come un fiocco di neve, ci dà un brivido di allegria e ci scalda il cuore.

La mia recensione
Una storia simpatica e divertente, con un risvolto romantico.
Peccato che la storia d’amore si manifesti apertamente nelle ultime pagine, lasciando troppo spazio alle dinamiche lavorative. Questo mi ha deluso non poco, a volte annoiato costringendomi a saltare qualche riga. Ogni tanto ci si imbatte in una frase divertente che mette allegria.
Annalisa è un avvocato e Max il suo capo.
La scelta di Annalisa di entrare a far parte di quello studio in particolare, ha un suo senso. Si nasconde una “ricerca” personale da cui vuole giustizia.
Scritto in modo scorrevole , ho apprezzato le descrizioni dei vari personaggi, dettagliate e assortite, con svariate caratteristiche.

Era logico che capo e sottoposta si innamorassero, quindi del tutto prevedibile. Davvero un grande peccato però, perché la storia d’amore è molto coinvolgente. Il rapporto tra Max e Annalisa mi è piaciuto molto, ma il fatto di aver lasciato poco intendere la loro attrazione non l’ho gradito.
Avrebbe reso molto di più se, tra un’occhiata torva e un rimprovero, fosse emerso anche un sorriso celato e uno languido pensiero. Invece niente. Lavoro, riunioni, colleghi, pratiche e poco altro.  
Poco in tutti i sensi, non saprei cos’altro aggiungere. Mi ritrovo a scrivere recensioni chilometriche e poi, due parole per liquidare un romanzo non mi sembra giusto. Eppure questa volta è andata così.
Forse ha influito il fatto che sono ancora troppo coinvolta in un vortice di dolcezza e amore, caratteristiche del precedente romanzo che ho letto. Può darsi che questo non mi abbia permesso di apprezzare fino in fondo il romanzo in questione. Sicuramente ci saranno persone che lo sapranno gradire più di me, lo auguro davvero all’autrice, perché credo che meriti di più.



Biografia
Virginia Bramati è cresciuta nella campagna lombarda, dove vive e ambienta i suoi romanzi, sentendo un senso di appartenenza per quei luoghi. All'univerità nutriva pregiudizi nei confronti di Jane Austen, avvicinandosi alla sua letteratura controvoglia. Con sorpresa, invece, ne rimase conquistata. Dopo averlo tenuto nel cassetto, ha deciso di autopubblicare il suo libro, il quale ha trovato l'attenzione del mondo editoriale. Scrivere la rende felice ... e può rendere felici anche gli altri.


sabato 20 dicembre 2014

NICOLE LENNEK: UN TERREMOTO D'AMORE - Recensione di EMME X, scheda tecnica e biografia

    VOTO 4.5 su 5

Autore: NICOLE LENNEK
Titolo: UN TERREMOTO D’AMORE
Editore: SELFPUBLISHING
Genere: ROMANCE
Data pubblicazione: 9 dicembre 2014
Pagine: 264
Prezzo EURO 2.60

SINOSSI
Si tratta di un romanzo rosa, ove si intrecciano passione rabbia amore e gelosia.
Il terremoto che ha devastato l’Emilia ha fatto sì che molti carabinieri siano stati convogliati nelle tendopoli, la gestione dei campi terremotati, delle emergenze, richiede diverse braccia in più tra queste  Mia  un maresciallo dei carabinieri, con un trascorso personale difficile, una ragazza fragile nonostante la divisa, nel suo passato Claudio e Simone. Nel suo presente e nessuno, ma all’improvviso… eccoli, di nuovo loro, Simone è il nuovo capitano, vecchi rancori vecchie gelosie, lui l’ha allontanata nel passato con forza  e decisione. Il cuore di lei ancora sanguina , le loro divergenze scoppiano come la passione e Claudio è ancora tra di loro.
Le indagini li coinvolgono li avvicinano.  Rabbia passione gelosia li allontanano.
Due protagonisti con due caratteri complessi, le loro vite si intrecciano, si dividono, si ritrovano.

La mia recensione
Nicole Lennek ci propone una storia romantica e complicata.
Durante il servizio prestato a causa del terremoto in Emilia, Mia (maresciallo dei carabinieri) e Simone (capitano) si incontrano dopo qualche tempo.
Tra i due i rapporti non sono rose e fiori, ma spine e rovi. Alla base di questo apparente odio, ci sono diversi malintesi, equivoci e  incomprensioni.
Comunque sono costretti a lavorare insieme e si troveranno a far i conti con il passato, con il presente e, probabilmente, con il futuro.
Mia è una ragazza delusa dall’amore. Prima Claudio, anch’esso carabiniere che le aveva mentito e continua a tormentarla. Poi Simone, che le aveva fatto credere di averla presa in giro, ma aveva agito solo per il bene della collega.
Nella storia si intrecciano indagini, casi irrisolti e una passione che non riesce a darsi pace.
I due sembrano non comprendersi, c’è sempre una parola o un comportamento che li allontana, nonostante le loro anime si inseguano disperatamente.
“Non capisco il tuo atteggiamento … i tuoi … cambi di direzione.”
Si avvicinano e subito si allontanano. Si amano e subito si odiano. Uno dei due deve cedere per forza. Oppure, basterebbe mettere bene in chiaro cosa provano l’uno per l’altra.
“Mia era bellissima … ed era lì … con lui … era lì anima e cuore.”
A volte basta lasciar parlare il cuore per affrontare ciò che non vorremo mai ammettere. E se è il cuore a comandare, forse la ragione la smetterà di prendere a calci i sentimenti che si cerca di reprimere.


Oltre alla storia d’amore, il romanzo contiene delle scene d’azione piuttosto entusiasmanti. La parte che ho preferito e letto tutto d’un fiato è stata “l’inseguimento”.
Ho trattenuto il fiato mentre leggevo e il susseguirsi di eventi non mi permetteva di accantonare la lettura. Tanti episodi si susseguono tra indagini e rivelazioni.
L’unico appunto che mi sento di fare è la punteggiatura. Nota dolente, ma il romanzo contiene spropositati punti di sospensione e la punteggiatura ne risente. A parte questo, il romanzo è assolutamente coinvolgente, pieno di dinamiche accattivanti e buoni propositi.
Se vuoi, la soluzione la trovi, questo è il succo della storia. Perché è vero, quando una cosa o una persona ci interessa non esistono barriere né scusanti che ci permettano di rinunciarvi.
Un romanzo pieno d’azione e passione. Consigliato.

Biografia
Nicole Lennek (pseudonimo) è nata nel 1979, appassionata di libri fin dall’infanzia da anni scrive per forum , blog, gruppi di lettura. Ma solo ora su insistenza delle persone che leggono i suoi racconti e  i suoi romanzi si è decisa a pubblicare il primo ebook, a cui ne seguiranno altri già in lavorazione .