mercoledì 17 dicembre 2014

AMY HARMON: I CENTO COLORI DEL BLU - Recensione di EMME X; Scheda tecnica e Biografia

VOTO 4 su 5
SCHEDA TECNICA:
Autore: AMY HARMON
Titolo: I CENTO COLORI DEL BLU
Editore: NEWTON COMPTON EDITORI
Data di pubblicazione: 2014
Genere: NEW ADULT
Pagine: 379

SINOSSI
Tutti a scuola conoscono Blue Echohawk. Abbandonata da sua madre quando aveva solo due anni, Blue non sa se quello sia il suo vero nome né quando sia davvero il suo compleanno. Ma ha imparato a fuggire il dolore con atteggiamenti da ribelle: indossa sempre vestiti attillatissimi e un trucco pesante. E soprattutto il sesso è il suo rifugio, un gioco per dimenticare tutto, per mettere sotto chiave le sue emozioni. A scuola poi è un caso disperato. Eppure il suo nuovo insegnante di storia, il giovane Darcy Wilson, non la pensa così: Darcy crede in lei, e sa che Blue ha bisogno di capire chi sia prima di trovare un posto nel mondo. E così la sprona a guardarsi dentro e a ripercorrere il passato, a scrivere la sua storia, a dar voce alle sue emozioni. Tra i due nasce una grande amicizia, e forse, a poco a poco, qualcosa di più: un sentimento forte, travolgente, a cui ciascuno dei due tenta in tutti i modi di resistere…

La mia recensione
La storia di Blue Echohawk è una delle migliori che abbia letto. Lo stile con cui è scritto, ha rovinato tutto. Noioso, prolisso, minuzioso .. lento. Sembrava non finire mai! Avrei tanto voluto saltare delle pagine per andare avanti, poi accadeva finalmente qualcosa di interessante e la lettura procedeva serena.
Veniamo alla storia. Blue è una ragazza dal passato incerto: non conosce la sua famiglia, non sa il suo vero nome e nemmeno il giorno del suo compleanno. Tutto è approssimativo. È cresciuta con Jimmy, un uomo che lei ha sempre considerato un padre, vivendo in modo nomade, isolato e solitario. Si è sempre preso cura di lei, fino alla sua scomparsa, raccontandole tante favole dense di significato.
Ai suoi presunti diciannove anni, va in una scuola nuova e lì incontra il professore di storia Darcy Wilson. Nonostante il suo abbigliamento trasgressivo e il suo carattere  strafottente, lui vede oltre. Vede una ragazza sola, dal passato difficile e dal presente confuso. Blue cerca disperatamente attenzioni e lo fa andando a letto con chi capita.
“… scoprii che mi era stata data la capacità di piangere. E nel pianto c’era un potere. Il potere di guarire, il potere di sfogare il dolore, il potere di sopportare l’amore e di affrontare la perdita.”
Dopo aver preso il diploma, Wilson le rimane a fianco in veste di amico. Entrambi hanno due passioni: lui suona il violoncello e Blue scolpisce il legno. Queste passioni sono un modo per esprimere il loro tormento interiore e dare sfogo a una voce che urla dentro di loro che nessuno sa ascoltare.
“La amavo. In modo folle e assoluto. La amavo.”

La storia, seppur interessante, non mi ha coinvolta più di tanto, purtroppo. La trama è narrata dal punto di vista di Blue, in prima persona. Nonostante il mistero, la voglia di scoprire la vera identità di Blue e il mutamento del rapporto amicizia-amore, la vicenda è narrata in modo asettico, impersonale, freddo, lento. Per questo non l’ho apprezzata particolarmente. Io, sentimentale all’eccesso, che mi commuovo per niente, non sono riuscita a immedesimarmi nel tormento di Blue, né in quello di Wilson. Solo una scena mi ha strappato una lacrima, ma non posso svelarvelo perché vi rovinerei la lettura. Vi dico solo che Blue farà una scelta difficile (che non condivido perché non c’erano i presupposti). Questo mi ha un po’ scossa, ecco.
“Per la prima volta in vita mia, mi trovai a offrire una preghiera. (…) E pregai che mi togliesse il dolore e, se questo non era possibile, che mi togliesse l’amore. Perché dolore e amore erano così strettamente uniti che sembrava impossibile avere l’uno senza l’altro. Forse, se non avessi amato non avrei sofferto tanto.”
Forse l’autrice avrebbe dovuto aumentare la dose dei sentimenti personali di Blue, farci capire meglio quello che realmente le passava per la testa. Invece spesso sorvola su questo, descrivendo e narrando episodi meno interessanti.
Peccato davvero, poteva essere una storia molto toccante e a lieto fine.
“Desidero con tutto il cuore che tu mi ami. Ho bisogno che tu mi ami … ma non voglio averne bisogno, e ho paura di averne troppo bisogno.”

AMY HARMON

Amy Harmon è autore di bestseller. Amy sapeva in tenera età che la scrittura era qualcosa che voleva fare, e lei trascorre il suo tempo tra scrivere canzoni e racconti, essendo cresciuta in mezzo a campi di grano senza televisione, con solo i suoi libri e i suoi fratelli. I suoi libri sono ora pubblicati in diversi paesi, davvero un sogno che diventa realtà per una bambina paese da Levan, Utah. 

 EMME X ©


2 commenti:

  1. a me questo è piaciuto un sacco, l'ho trovato molto originale!! però è vero che in alcuni punti è troppo lento...

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  2. Io ho pianto! Scrittura lenta e dolce,mi sono ritrovata in quella stanza ad ascoltare ogni singola melodia come Blue

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