martedì 31 marzo 2015

NICOLAS BARREAU: CON TE FINO ALLA FINE DEL MONDO - Recensione di Emme X e scheda tecnica

VOTO 3,5 su 5

Autore: NICOLAS BARREAU
Titolo: CON TE FINO ALLA FINE DEL MONDO
Editore: FELTRINELLI (Collana “I narratori”)
Genere: NARRATIVA
Data di pubblicazione: 2012
Pagine: 185
SINOSSI
“Mon cher Monsieur, vi starete chiedendo chi è che vi scrive. Non ve lo dirò. Non ancora. Rispondetemi, e provate a scoprirlo. Forse vi aspetta un’avventura che farà di voi l’uomo più felice di Parigi. La Principessa”. Così comincia la lettera che stravolgerà la vita di Jean-Luc Champollion, l’affascinante proprietario di una galleria di successo in rue de Seine. Molto sensibile al fascino delle donne, che lo ricambiano volentieri, Jean-Luc vive in uno dei quartieri più alla moda di Parigi, in perfetta armonia con il suo fedele dalmata Cézanne. Tutto procede al meglio, tra vernissage, allegri ritrovi con gli amici neo café di Saint-Germain-des-Prés e romantiche passeggiate au clair de lune lungo la Senna. Finché, una mattina, Jean-Luc scorge qualcosa nella posta: una busta azzurra scritta a mano. È una lettera d’amore, o meglio, una delle più appassionate dichiarazioni d’amore che lui abbia mai ricevuto, ma non è firmata: la misteriosa autrice, nascosta dietro uno pseudonimo, lo sfida a smascherarla dandogli una serie di indizi. Per quanto perplesso, Jean-Luc sta al gioco. Ma l’impresa non sarà affatto semplice: chi sarà mai la deliziosa impertinente che sembra conoscere così bene le sue abitudini e si diverte a stuzzicarlo? Stregato dalle sue parole, Jean-Luc cercherà di dare un nome a quella donna così intrigante e sfuggente il cui volto gli è del tutto sconosciuto. O forse no?
La mia recensione
“Erano tante le cose che non sapevo a quindici anni”. Questa frase la pronuncia il protagonista, Jean-Luc, quando si scopre innamorato di Lucille, una sua compagna di banco.
Per timidezza e romanticismo, le scrive una lettera d’amore. Lucille non sembra apprezzarla e se la ride beatamente con le amiche, prendendolo in giro.
Da quel momento, Jean-Luc giura che non scriverà mai più una lettera d’amore.
“Presto o tardi il cuore si spezza a tutti, e la prima volta fa un male cane.”
Oggi, Jean-Luc è un gallerista di successo e tutto, nella sua vita, è soddisfacente. Le donne non gli mancano, ha un cane che adora di nome Cézanne e un bel gruppo di amici con cui divertirsi.
Un giorno, riceve una lettera scritta a mano: misteriosa e romantica. La lettera è firmata “la Principessa”. A questo punto, incuriosito, Jean-Luc dovrà riprendere carta e penna, tradire il giuramento fatto e inizia una corrispondenza con la donna, fino ad arrivare alla sua identità.

Mi aspettavo più romanticismo da questa storia. I frequenti termini francesi che si incontrano nella lettura, la rendono meno scorrevole. È un libro a metà: né bello né brutto. Né carne né pesce.
La lettura procede più che altro per scoprire chi è la donna misteriosa. Un po’ surreale l’innamoramento per corrispondenza. Un paio di lettere e lui è già ossessionato da questa donna che sembra conoscerlo bene.

Dai libri possiamo trarre tante cose, possiamo sognare e far vivere storie tanto inverosimili quanto meravigliose. L’idea di questo romanzo è interessante, non lo metto in dubbio, ma non ho trovato parole d’amore forti e struggenti al punto da coinvolgermi nella storia. Peccato!

LAVINIA BRILLI: CI VEDIAMO SU FB - Recensione di Emme X; Scheda tecnica e biografia















VOTO 4,5 su 5




Scheda tecnica:
Autore: LAVINIA BRILLI
Titolo: CI VEDIAMO SU FB
Editore: SELF-PUBLISHER
Genere: UMORISTICO
Data di Pubblicazione febbraio 2015
Pagine: 162
Prezzo: 0,99
Sinossi
“Diana, mia cugina Diana che vedo solo una volta l’anno quando vado a Milano a fare spese, tornando regolarmente a mani vuote perché i negozi dove mi porta mi mettono in soggezione, vuole venire a divertirsi qui dove il massimo della vita è la spesa fai-da-te al supermercato, con tanto di lettore ottico e brivido di suspense per il controllo a campione.
Forse ho un po’ calcato la mano nelle mie ultime e-mail. Devo aver accennato a qualche festa o gita o cena, tanto per non sfigurare con lei che racconta di essere sempre in giro con gente che finisce su Diva e Donna tutte le settimane.
Ma adesso come me la cavo?”


Lisa ha superato da un po’ i quaranta e si sente in piena mezza età. Tra supermercato e parrocchia, tra un marito misantropo e un lavoro deprimente, la sua vita è spumeggiante come una coca sgasata. Eppure guardandosi intorno vede gli altri quarantenni in pieno fervore, a caccia di divertimento come adolescenti in ritardo di qualche decennio.
Mentre lei occupa il suo tempo preparando la merenda agli amici dei figli, le sue uniche due amiche passano da un pub a una discoteca, pubblicando immancabilmente i selfie su Facebook per dimostrare ad amici e conoscenti quanto si divertano. E Lisa è proprio tra quelli che si collegano a Facebook per guardare la vita degli altri dal buco della serratura, senza mai pubblicare niente (chi vorrebbe guardare le foto di una consulta scolastica o di una serata davanti alla tv?)
L’annuncio della visita di sua cugina Diana, regina delle serate milanesi e desiderosa di conoscere la vita notturna della provincia, getta Lisa nella disperazione e la costringe a cercare un modo per allargare il suo giro di amicizie.
Dopo aver tentato di tutto, Lisa ha un’illuminazione e architetta un piano per rendere la sua vita più interessante proprio con l’aiuto di Facebook, ma imbranata com’è le sarà difficile evitare figuracce e camminare in equilibrio sul filo delle bugie.
E adesso anche il rischio di perdere il marito è dietro l’angolo … 
La mia recensione
Un esordio con il botto, direi.
Lisa e Paolo sono una coppia normale, forse un po’ spiaggiata tra la quotidianità e la monotonia.
Alle prese con un figlio adolescente, Davide, e Jacopo undicenne, tutto scorre come nelle classiche famiglie.
Un giorno, Diana, cugina milanese di Lisa, le dice che andrà a trovarla durante le vacanze di Natale. Con questa notizia, inizia il panico.
Lisa si accorge che la sua vita è piatta, non frequenta amicizie interessanti, non ha una vita sociale movimentata, suo marito è stimolante come il Valium e i figli la cercano solo per riempirsi lo stomaco.
Per non farsi trovare impreparata, Lisa inventa una vita sociale fittizia su Facebook, con lo scopo di mostrarsi più interessante e moderna di quel che è realmente. Il gioco inizia, qualcosa sembra muoversi, ma il gioco è bello quando dura poco …
L’autrice è riuscita sapientemente a descrivere la vita di molte donne che si crogiolano nella stabilità matrimoniale, non accorgendosi che il mondo va avanti e ci sono molte occasioni per trovare un diversivo innocente: una serata con le amiche, un cinema, un concerto, una pizza …
Tutto questo è condito da frasi ironiche ed esilaranti. Le brutte figure che Lisa collezionerà sono imbarazzanti. Forse esagera un tantino nella disperata ricerca di mostrarsi una donna di mondo e non una pantofolaia senza speranza.
Le sue amiche parlano di programmi televisivi assurdi e lei è ignara di tutto: sembrano parlare un’altra lingua. Si sente diversa, un pesce fuor d’acqua e questo la spinge ancor di più a cacciarsi nei guai, nella vana speranza di suscitare le invidie delle amiche.
Per una volta, vuole essere lei al centro dell’attenzione. Il suo scopo è quello di apparire una donna che conosce eventi e serate interessanti, in cui si reca con amici non meglio identificati.
Il linguaggio è assolutamente scorrevole, divertente e semplice, capace di rendere visibile ogni scena descritta. Ho apprezzato la capacità di creare un personaggio del tutto normale, con idee completamente assurde. La vita noiosa di una donna comune, diventa il santuario della modernità, della freschezza e della volontà d’animo.
Tanto attiva e socievole è Lisa, quanto soporifero è suo marito. È descritto come una persona poco ambiziosa, del tutto priva di iniziative, quasi assente anche quando è fisicamente presente.
Eppure, nel suo silenzio, ama Lisa.
Verso la fine del romanzo, provo un moto di tenerezza nei riguardi di quest’uomo semplice e inetto, quasi incapace di reagire.
Mi chiedo: una donna come Lisa, in quale versione si senta a suo agio? È più madre e moglie casalinga e pantofolaia, oppure preferisce le serate mondane con amiche e tacchi alti?
Forse esiste una via di mezzo. Questo vorrei sottolineare a tutte le donne che si sentono “Lisa pantofolaia” o “Lisa mondana”.
È bello essere accolti dal tepore della propria casa, dopo una cena con le amiche, con il marito o con la famiglia al completo. È altrettanto bello, uscire dai sepolcri di un’abitazione che non abbandoniamo mai se non per fare la spesa e accompagnare i figli a scuola.
Se possibile, cerchiamo una via di mezzo tra il troppo e il troppo poco, altrimenti – se non siamo particolare esperte – potremmo rischiare di combinare danni … come Lisa.
Un libro da leggere assolutamente.


BIOGRAFIA

Lavinia Brilli è una over quaranta come il personaggio del suo romanzo. Nata a Roma, vive in una provincia del profondo nord con marito, figlio e un amatissimo gatto. Esercita una professione in ambito scientifico, ma essendo cresciuta in una famiglia di lettrici compulsive, ha sempre coltivato il suo interesse per la lettura e, di recente, per la scrittura.


sabato 28 marzo 2015

Tiziana Sibilla con la recensione del romanzo "Ghiaccio nero" di Anne Stuart


SINOSSI: Chloe è una giovane donna che lavora presso una casa editrice di libri per bambini. La
sua esigua paga la convince un giorno ad accettare un lavoro al contrario ben pagato, come
interprete ad una riunione di uomini d'affari che si terrà in un castello fuori dalla sua città, Parigi.
Accetta questo lavoro sostituendo l'amica impegnata andando al posto suo. Quando arriva al
castello, incontra diverse persone di cui comincia a sospettare la loro appartenenza ad alcuni
traffici di natura illecita. Tra queste persone c'è anche un uomo che a sua volta sospetta di lei il
quale finisce per salvarla dai guai in cui la sua curiosità e il suo istinto inevitabilmente la fanno
cadere. Insieme affronteranno molte peripezie scoprendo anche l'amore.

Recensione di Tiziana Sibilla

Vi voglio parlare di un libro molto interessante di Anne Stuart: "Ghiaccio nero" delle Leggere
Editore. Mi ha colpito per il titolo che subito mi ha messo davanti ad un interrogativo : perché
questo titolo: Ghiaccio Nero. 
Il ghiaccio è riferito a un uomo in carne e ossa, una figura, un essere controverso e ambiguo; il nero l'incarnazione della sua anima, il suo profondo essere incapace di provare qualsiasi sentimento tranne uno: l'indifferenza. 
Il suo nome è un mistero e rimarrà tale fino alla fine. In tutto il romanzo l'autrice è molto attenta a non svelare la sua vera identità rendendo la trama fitta e consapevole di appartenere a un genere tra il giallo e il romance. È proprio in questo dualismo ben mescolato che si evince la furbizia di questa scrittura. Infatti essa sfrutta le
caratteristiche del romance perché ci fa credere in Chloe, la protagonista femminile, una ragazza
normale con un lavoro qualunque, una vita come tante ma quando all'improvviso le luci virano,
accendendosi sulla figura del protagonista maschile, tutto si tinge di giallo. Lui, è colui che si fa
chiamare Bastien, ma è solo un nome dietro il quale si nasconde un identità che non ci è concesso
conoscere. Quest'uomo conduce una vita oscura, appartiene a un organizzazione segreta da cui
dipendono le sue scelte e solo l'amore di una donna lo farà ricredere, puntando le sue priorità
verso un nuovo obbiettivo: salvare lei ma sopratutto se stesso.
Questa trama si snocciola bene anche nella descrizione dei luoghi dov'è ambientato. Anne Stuart
si è dimostrata una brava interprete dei caratteri oscuri, ombrosi ma anche di saper valorizzare il
loro lato più tenero. Le vicende non non sono tutte scontate e non tutte le sequenze accadendo
come ci si aspetti. Lo stacco avviene alla fine, quando la paura dei protagonisti diventa quasi
tangibile, quando la narrazione si fa assidua, incalzante con un ritmo che sa coinvolgere il lettore.

mercoledì 25 marzo 2015

TIZIANA SIBILLA commenta: "La forza dell'amore" di EMME X


Titolo: La forza dell'amore
Autore: Emme X
Editore: Self-publishing
Genere: Rosa contemporaneo (New adult)
Pagine: 175
Prezzo: 0.99
Formato: digitale (pdf - ePub)
Si acquista online in diversi book store: bookrepublic.it, Amazon, Ibs …


Sinossi
Stella Ruggeri è una ragazza bella, intelligente, sensuale e molto amata. Sfoga spesso la sua insaziabile carica erotica con Paolo Melis, un amico di famiglia che lei considera come un porto sicuro a cui potersi sempre rivolgere. I due hanno un rapporto simbiotico e molto malato. Paolo c’è sempre per Stella, i due sembrano comprendere ciò che il resto del mondo non capirebbe né accetterebbe facilmente. Quello che per loro è normale, per gli altri è perversione. La migliore amica di Stella è Chiara Olla. Sono nate lo stesso giorno, nello stesso ospedale e le loro madri diventarono amiche proprio nell’occasione del parto. Le tre famiglie condividevano molte cose insieme, erano unite e affiatate. Nonostante il grande affetto di cui era attorniata, la vita di Stella subisce una svolta negativa a partire dal terribile incidente in cui perdono la vita i suoi genitori. La famiglia Olla è felicemente disposta a ospitare Stella, rimasta orfana a diciannove anni, pronta a darle tutto il sostegno e l’incoraggiamento di cui potesse avere bisogno. Anche loro soffrono per la recente perdita e credono che, insieme, potranno elaborare il lutto sostenendosi a vicenda. L’unico che sembra non essere entusiasta di avere Stella in casa, è Andrea, il fratello maggiore di Chiara. Perché ha difficoltà ad accettarla? E Paolo, è veramente l’amico giusto di cui fidarsi? Stella riceverà tante notizie che le scombussoleranno la vita, perché anche l’incidente … 

Questo romanzo, nonostante accenni a sesso e perversioni erotiche, non scende nei dettagli in modo esplicito. L’autrice ha preferito tenere un linguaggio semplice e sott’inteso, piuttosto che volgare e particolareggiato. Non per motivi di vergogna o riserbo bigotto, semplicemente perché il tema principale dell’opera non vuole essere il sesso “malato”, ma la scoperta dell’amore, quello puro e sincero, abbracciato dall’unione di una famiglia meravigliosa.
Tiziana Sibilla
commenta:

"La forza dell'amore" è un romanzo vero, dove ci accorgiamo, fin dalle prime righe, essere calato
totalmente nella realtà della vita dei suoi protagonisti. La storia si snoda attorno alla vicenda di
Stella, una giovane donna sulla quale è facile soffermare la propria attenzione e il proprio interesse. Il suo carattere brillante e solare nasconde però un' anima fragile, maltrattata dal destino avverso.
Stella è una bella ragazza moderna, che sa come vestirsi, come muoversi, come comportarsi per
conquistare un uomo ma che al tempo stesso ha dimenticato il vero significato della parola
AMORE, quello vero, quello in grado di sconvolgere i piani e rimescolare le carte. La sua
disillusione nei confronti della vita viene alimentata dal fatto di credere di non essere capace di
amare e questo, ha portato la sua giovane anima travagliata a pensare di non conoscerne il vero
senso, la sua vera natura dell'amore.
Dietro il suo atteggiamento grintoso, spavaldo si nasconde un'anima inquieta completamente distratta nei confronti dei sentimenti puri di Andrea, il suo amico d'infanzia il quale entrerà prepotente nel suo cuore, rivelandosi l'unico uomo in grado di cambiarle la vita e incarnare la soluzione al suo dolore.
Stella avrà al suo fianco anche il sostegno e il coraggio di altre persone che accompagneranno il difficile percorso di ricostruzione della propria vita imparando da loro sopratutto cosa vuol dire combattere. Le stesse persone che le dimostreranno amicizia, le daranno conforto, sostenendola nei momenti difficili che si troverà ad affrontare.
Questo romanzo descrive sopratutto il bisogno di ognuno di noi di poter credere in qualcuno, di poter affidare i nostri problemi nelle mani di qualcun altro fino a potercene dimenticare; di credere nella forza dell'amore e nella sua potenza che muove il mondo lasciando tutto il resto in ombra. Questo è un romanzo duro, reale ma al contempo anche molto romantico, in cui la narrazione non si spreca in semplici parole e frasi sotto intese.
L'autrice ha saputo sapientemente mostrare, usando un linguaggio semplice e adatto a un target molto ampio di lettori il significato di AMORE nelle sue sfumature più diverse, usando bene le caratterizzazioni dei vari
personaggi, attraverso una scrittura scorrevole e appassionante. È una storia densa di emozioni e
colpi di scena che alla fine svelerà un lato nascosto e inaspettato della vita della protagonista,
facendo rimanere piacevolmente sorpreso il lettore.

Biografia
Scrivo con lo pseudonimo di Emme X. 
Ho 37 anni e vivo in Sardegna con mio marito e la nostra bimba.
Da sempre amante sia della lettura sia della scrittura, solo in questi ultimi anni mi sono sentita pronta ad affrontare il debutto come autrice. Scrivere, per me, è un istinto animale.
Ho auto pubblicato  "La forza dell'amore", scritto nel 2013, (poi modificato e ripubblicato a novembre del 2014) e "Quando l'amore è amore”, anch’esso pubblicato nel 2014.. Entrambe le opere sono disponibili in formato digitale.
Ho scritto un terzo libro, attualmente affidato a un concorso letterario. E un quarto è in fase di stesura. Ho partecipato con il racconto "Una (s)volta nella vita", all'antologia dal titolo "Tutto nasce da qui", disponibile su Amazon gratuitamente. 

EVELYN STORM: LE NOTE DEL DESTINO - Recensione di Emme X; Scheda tecnica

VOTO 4 su 5

Autore: EVELYN STORM
Titolo: LE NOTE DEL DESTINO
Editore: SELF-PUBLISHING
Genere: ROMANZO
Data di pubblicazione: 2 marzo 2015
Pagine: 140

SINOSSI
Kyra e Tomas sono due ragazzi; rincorrono con successo il sogno di ballare e cantare. Si piacciono, si amano, vivono addirittura insieme! Cosa potrebbe frenare il loro idillio d’amore? Un piccolo particolare: sono fratellastri. 
Fra mille contrasti da parte della famiglia e degli amici, nonostante le rivalità, riusciranno a godersi la loro relazione? 
Scopritelo nella versione aggiornata e completa de “Le note del destino”, innamoratevi insieme a loro.
La mia recensione
Kyra e Tomas sono fratellastri. Si trovano a vivere lontano dai genitori, insieme agli altri fratelli di Kyra: Elionor e Damien, i maggiori.
Tutti hanno un ruolo importante nella storia, compreso Luca, il fidanzato di Elionor.

Kyra è una ragazza di ventidue anni che ama ballare. Oltre a lavorare come barista al locale della sorella, nei fine settimana è la ragazza immagine in una discoteca e, nel tempo libero, frequenta una scuola di danza.






Tomas, invece, la passione del canto. Il suo sogno è quello di formare una band. Luca è il suo mentore e amico che aiuta lui e i suoi amici a farsi conoscere.
Queste passioni passano in secondo piano quando Tomas si accorge di essere innamorato di Kyra.
“Mi trovo prigioniero di una bellissima fata, capace di annientare tutte le mie certezze in un battito d’ali. Una fata che sta distruggendo anche solo la speranza di un amore non nato. Non so se sarà possibile allontanare dal cuore questo macigno. È come una lama sottile appuntita che vuole trapassarmi da parte a parte.”
Inizialmente, lei non crede in questo sentimento, ma dovrà arrendersi alla passione. Non è facile ignorarla, soprattutto quando gira per casa e si chiama Tomas.
“L’amore è crudele: ci fa innamorare di chi non possiamo avere e ci fa respingere chi non amiamo; una volta colpiti al cuore dalla sua freccia, siamo in suo potere. Dobbiamo solo arrenderci e farci sommerge dalle miriadi di sensazioni che arriveranno.”
Cosa succederà a questi due innamorati?
La difficoltà di dichiararlo alla famiglia e al mondo è il primo ostacolo che dovranno affrontare.
L’autrice ci propone una storia delicata e romantica. Un amore che stenta a decollare. è lì, davanti a te non ne puoi usufruire, anzi soffri e ingoi in silenzio le tue delusioni.
La scrittura fluida e l’attesa che i due ragazzi riescano a unirsi, sono fondamentali nel susseguirsi degli eventi.
Sì, perché l’idillio tra i due non arriva subito, prima accadono diverse cose e altre avverranno dopo, pronte a ostacolare questo amore semplice, genuino, naturale eppure contrastato.
Ho già conosciuto lo stile di quest'autrice, è mi piace la semplicità con cui narra le sue storie. tutto è basilare, pulito, senza sbavature. non ci sono forzature né ostentazione. La lettura è adatta sia all'adolescente sia all'adulto, perchè ognuno di noi è stato ragazzo e ha inseguito i suoi sogni, il suo amore e le sue passioni.

I protagonisti sono giovani. Molto giovani. È giusto rinunciare alle proprie passioni per inseguire l’amore? Quale sarà la scelta dei nostri protagonisti? Potranno far convivere le due cose, o dovranno fare una scelta?
Io non posso dirvelo, ma vi auguro buona lettura.

ROBERTA MANZONI: GIULIETTA NON AMA ROMEO - Recensione di EMME X; Scheda tecnica e Biografia

  VOTO 4,5 su 5
Autore: ROBERTA MANZONI
Titolo: GIULIETTA NON AMA ROMEO  
Editore: 0111 EDIZIONI
Data di pubblicazione: Dicembre 2013 il cartaceo, Febbraio 2014 ebook,
Genere: Mainstream,
Pagine: 134
Prezzo: Euro 11,90 il cartaceo,
Euro 4,49 l'ebook

SINOSSI

«Ricordati Pea, Giulietta non ama Romeo».           
Quante volte Pompea ha sentito questa frase uscire dalla bocca di sua madre? 
Infinite.
E’ già tutto lì, nella negazione secca, reiterata, del simbolo d’amore per eccellenza: la storia fra Giulietta e Romeo. Un atto, a suo modo, di protezione, perché Pompea non può permettersi di ammorbidirsi troppo nel degrado del Laurentino 38, a Roma. Ne va della sua vita, semplice ma agghiacciante. Pompea è la quinta figlia di Giulia, una prostituta dedita all’alcol e alle droghe. Vive un’esistenza amara e solitaria, fino a quando Giulia partorisce Sesta, affetta dalla sindrome di down, che viene cresciuta da Pompea. Sesta per lei è la luce, la dolcezza, è l’aria stessa che respira, è quel senso di famiglia che mai è riuscito a trovare nel rapporto con sua madre. Presto, però, i denti affilati della vita prenderanno a mordere anche Sesta, e sarà Pompea a farsi carico di difendere quella creatura innocente, caricandosi di un ruolo tanto assurdo quanto eroico.
La mia recensione
“Mia madre diceva sempre: Ricordati Pea, Giulietta non ama Romeo.
Con queste parole in mente, ci addentriamo in una storia drammatica, ingiusta, sfidata dalla sorte, circondata da cattiverie ma anche determinazione e sopravvivenza.
Pompea è figlia di Giulia, una prostituta. Abita in un ambiente umido e ai limiti della decenza, poco dopo nasce Sesta. La bambina è affetta dalla Sindrome di Down.
Leggendo, capirete il significato di questi nomi: Pompea e Sesta.
Giulia, soprannominata Giulietta per via del suo fisico minuto, conduce una vita sregolata, fatta di droga, alcol e sesso. È una persona arrabbiata con il mondo, eppure non fa nulla per migliorare la sua vita e, di conseguenza, quella delle figlie. Vende il suo corpo per mantenerle e dimenticare, sognando di essere desiderata.
In pratica, Pompea è la più responsabile, si prende cura della sorellina con meticolosa attenzione. Sa che Sesta ha bisogno del suo aiuto per crescere e anche lei ha bisogno di qualcuno da amare.
Gli uomini facevano la fila davanti casa per incontrare Giulia.
“Sono tanti Romeo in attesa dalla loro Giulietta (…) Solo che Giulietta non ama Romeo. Giulietta lo usa. Giulietta lo spreme e poi lo butta fuori … ma prima si fa pagare.”
Nella vita di Pompea c’è anche un’altra persona: Agnes. Una donna ucraina con il suo difficile passato che aveva aiutato Giulia a partorire. Non erano amiche, però Agnes vigilava su di lei a distanza, proteggendola qualora si presentasse l’occasione del suo intervento: poteva stare tranquilla.
Pompea, nonostante una vita difficile da capire, senza un padre e una madre pressoché assente, si dimostra sveglia, intelligente e curiosa. A scuola s’impegna nello studio e, alla sua maestra, non passano inosservate queste doti.
“Sei una bambina cresciuta troppo in fretta e hai bisogno di qualcuno che per una volta ti prenda per mano e decida per te e per la tua vita al posto tuo. Quella persona voglio essere io”.

Era la prima volta che aveva voglia dell’abbraccio di qualcuno che le voleva bene per quello che era: una bambina di dieci anni.
Così Pompea inizia una nuova vita. Saluta sua madre, prepara una piccola valigia con i vestiti suoi e di sua sorella e si trasferisce dalle suore, grazie all’aiuto della maestra.
Giulia vive questo allontanamento come l’ennesimo abbandono, non pensa che per le sue figlie è la scelta giusta da fare. Sa soltanto che adesso resterà da sola con i suoi demoni. È dispiaciuta per la vita che aveva fatto condurre alle due figlia, fino a quel momento.
Pompea capirà in futuro la profondità del dolore di sua madre.
Agnes le augura di non tornare mai più in quel luogo.
Anche in quel nuovo ambiente, Pompea dovrà stare sempre all’erta sia per lei sia per Sesta. Non può permettersi di abbassare la guardia, perché in quel momento verrà colpita e affondata.
Fa amicizia con Stefania, una ragazza di buona famiglia che si dimostra subito affettuosa con lei. Al contrario, Virginia è una pessima ragazza e si dimostrando cattiva e vendicativa. Invece di ispirare compassione per via di ciò che subisce, risulta particolarmente antipatica.
E tante altre cose accadranno.
Questa storia è nuda e cruda. La vita di Pompea sembra essere segnata negativamente. Una bambina intelligente, con tante doti, sprecata a vivere in un quartiere pericoloso, in una stanza dall’incerta igiene e con un immenso bisogno d’affetto.
Impara presto a essere diffidente, a cavarsela da sola, a non domandare. Alcune scene sono forti, ad esempio quando sua madre fa sesso a pagamento e lei è lì, sul suo materasso a sentire ansiti e gemiti. Purtroppo queste cose accadono, ma Pompea deve vedere troppe cose brutte ancora.
La cattiveria della gente, a volte non ha limiti.
La lettura procede spedita, gli avvenimenti si susseguono con fluidità. Si cerca di arrivare alla pagina successiva, sperando in un colpo di scena positivo che allieti la vita della piccola. Doppiamente difficile è la sua esistenza, dovendosi prendere cura della sua sorellina. Sesta è per Pompea una ragione di vita. È  commovente la regolarità, l’affetto e la dedizione che le dimostra. Per quanto difficoltoso, impegnativo e gravoso, Pompea la ama e la protegge. Quando deve andare a lezione, si preoccupa per lei: non si fida a lasciarla con estranei.
Non vengono risparmiati, al lettore, situazioni simili alla sua o anche peggio. Ogni famiglia ha i suoi scheletri nell’armadio, le apparenze non sono le stesse che si manifestano in segreto.
L’autrice mostra una fetta di società povera, meschina, gretta, incline alla violenza. Una società vendicativa, approfittatrice, che vuole farsi giustizia da sola.
Nonostante questo, Pea si adegua, vive e sopravvive senza aspettarsi niente in cambio. Nulla di buono è alla sua portata: solo marciume. Un barlume di vita normale la conosce quando si reca in vacanza dall’amica Stefania. Poi tutto torna alla normalità.
Possibile che sia tutto così nero? E l’altra parte della società dov’è andata a finire?
Prendo la storia per quella che è: un romanzo drammatico. In questo, l’autrice si dimostra coerente. Porta a termine una racconto che rappresenta una lotta contro il male che ci circonda.
La protagoniste è tenace, forte, resistente, non ha paura, non è debole, non è vittima ma lottatrice. Nulla la scalfisce. Il suo unico punto debole è Sesta.
Questa è una storia forte, impegnativa eppure emozionante.
Tocca il cuore del lettore, scorrendo le righe con trepidazione e speranza.



BIOGRAFIA
Roberta Manzoni è a Milano nel 1962, vive e lavora nella provincia di Lodi. Laureata in Lingue e Letterature straniere moderne, è precaria nella scuola perché ha iniziato tardi a insegnare, visto che ha fatto la mamma fino a pochi anni fa. Nel 2003 ha vinto il primo premio del concorso letterario indetto dalla Biblioteca di Codogno per la categoria “Racconti per ragazzi”, con un testo dal titolo Le ragazze del comitato Anni Verdi e Gentili

venerdì 20 marzo 2015

SONIA VELA (Terza tappa)


Questo mese, la terza tappa è stata pubblicata su:



 http://300grammidicartaeinchiostro.blogspot.it/2015/03/blogtour-notte-di-luna-di-sonia-vela.html?showComment=1426437917336&m=1#c1122732353551103698

Seguite le tappe e potrete vincere un segnalibro.

BIANCA RITA CATALDI: WAITING ROOM - Recensione di Emme X; scheda tecnica e biografia

 VOTO 4 su 5
SCHEDA TECNICA:
Autore: BIANCA RITA CATALDI
Titolo: WAITING ROOM
Editore: BUTTERFLY EDIZIONI (Collana Raggi di Sole)
Data di pubblicazione: 2013
Genere: ROMANCE
Pagine: 154

SINOSSI
È il 1942. In una Puglia bruciata dal sole, Emilia e Angelo condividono la passione per il sapere, il desiderio di libertà e il tempo della loro giovinezza. Settant'anni dopo, seduta nella sala d'attesa di un dentista, Emilia rivela a se stessa la verità negata di una giovinezza che adesso, per la prima volta, ha il coraggio di riportare alla luce. Con una scrittura che è poesia del ricordo e caleidoscopio di emozioni, Bianca Rita Cataldi accompagna il lettore tra i sorrisi e le lacrime di una donna come noi, raccontando la storia di un amore mancato, di una generazione nell'età dell'incertezza, di un'attesa che attraversa tutta una vita.

La mia recensione
Waiting Room, cioè sala d’attesa.
L’attesa di cosa?

In questo romanzo, abbiamo a che fare con una simpatica donna, Emilia, ultra ottantenne. In prima persona ci racconta la sua vita, presente e passata.
Come vicine di casa si ritrova due gemelle, Carmen e Giada. La prima, partorisce una figlia di nome Martina. Queste donne instaurano un rapporto che va oltre la semplice vicinanza abitativa. Regolarmente bevono il caffè insieme e si fanno compagnia. Col tempo, anche Martina cerca la compagnia dell’anziana donna, fino a quando non diventa adolescente e ha un fidanzato.
Emilia considera le gemelle, come le figlie che non ha mai avuto e Martina come una simpatica nipote. Col tempo, crescendo, lavorando e vivendo, gli incontri diminuiscono fino a quasi cessare del tutto.
Emilia, però, è sempre gentile e disponibile. Quando la cercano, sa che hanno bisogno di lei. Un po’ si dispiace ma, in fondo, le nonne non esistono anche per questo?
“Siccome se la mia quasi-nipote e ti voglio un bene dell’anima io ti perdono, ancora, e per sempre.”
Emilia sa bene che, dopo diverse settimane di assenza, Martina è andata a trovarla perché le occorreva aiuto.
“È venuta a trovarmi solo perché ha bisogno di qualcosa, per quale altro motivo credi che sia qui?”
Emilia si sente molto “nonna”. Per lei, quel termine, significa esserci sempre quando hanno bisogno di te; quella che “esiste” solo se ne hai bisogno. “Quella da prendere per il culo, insomma.”
Quando Martina le confida di avere un fidanzato, Emilia non può fare a meno di ricordare la sua giovinezza. Sa bene cosa si prova …
Questa è una storia intima, personale. Fa capire quanto le persone anziane spesso si sentano sole e usate. Forse ci si dimentica che anche loro sono state giovani a suo tempo e che quello che viviamo noi oggi, loro lo hanno già vissuto.
Scritto in modo fluido, la lettura è veloce eppure fa riflettere. Adatto a un pubblico vasto, dall’adolescente alla “nonna”, racchiude diversi periodi. Parla del presente del passato.
Diversi anni fa, quando una donna si innamorava, considerava quel sentimento unico e insostituibile. Non avrebbe potuto desiderare un’altra persona al suo fianco, se non quella del suo primo amore. A costo di soffrire, a costo di rimanere soli.
Oggi le cose sono cambiate. Si ama e, un attimo dopo, si odia. Dove tutto era rose e fiori, in uno schiocco di dita, diventa arido e deserto. È come se i buoni sentimenti non avessero più nessun significato, nessuna importanza. Via tu, avanti un altro.
Invece, questa storia, insegna il valore dei sentimenti, il rimpianto delle scelte fatte che influiscono sul futuro.
Lo stile semplice e quasi poetico, ben si adatta alla vicenda narrata. Inizi a leggere e ne rimani conquistata, perché ti cattura con naturalezza e spontaneità.
L’autrice ha le carte in regola per continuare a deliziarci con i suoi romanzi.



Biografia: Bianca Rita Cataldi è nata nel 1992 a bari, dove frequenta la facoltà di Lettere e studia pianoforte in conservatorio. Finalista al Premio Campiello giovani 2009, ha esordito nel 2011 con il romanzo “Il fiume scorre in te” (Booksprint Edizioni). Waiting room, finalista della II edizione del premio Villa Torlonia, è il suo secondo romanzo.
  

lunedì 16 marzo 2015

Presentazione dell'antologia Dragonfly Wings "TUTTO NASCE DA QUI"


Info ebook:

ANTOLOGIA GRATUITA
Titolo: Tutto nasce da qui
Autore: A. A. V. V.
Editore: YouCanPrint
Pagine: 190

Quella che il “Dragonfly Wings” propone è un’antologia eterogenea di racconti brevi che non hanno, data appunto la loro diversità, un tema che li accomuni ma piuttosto un comune denominatore: la rinascita. Il titolo, che già di per sé ci aiuta a ben comprendere lo spirito con cui ognuna di queste opere è stata compiuta, sottolinea proprio il fulcro tematico che gli autori presenti nell’antologia hanno tenuto a mente, come elemento cruciale e imprescindibile dell’intero componimento e che parte esattamente da un punto di rottura, di incontro, di scissione o di rinnovamento. Insomma, sebbene differenti negli stili, nelle epoche narrative e nelle storie proposte, l’elemento univoco è proprio quella spinta di rivalsa, la necessità di cambiamento o la nascita in senso letterale. Diciassette autori si alternano tra le pagine lasciando una traccia che delinea l’espressione narrativa di ognuno, le scelte tematiche e la predilezione di un genere rispetto a un altro. Una splendida disomogeneità di scrittura che rende la lettura dinamica e appassionante; una costante evoluzione, a partire dal primo e a terminare con l’ultimo racconto, dentro cui ciascun lettore potrà ritrovarsi e immedesimarsi, sentendosi magari più vicino a uno dei racconti proposti piuttosto che a un altro, ma che mai sentirà comunque la necessità di esprimere una preferenza di sorta perché in realtà, sebbene ciascuno di questi autori abbia percorsi letterari diversi e stili quasi del tutto dissimili, è praticamente impossibile lasciarsi andare a comparativi relativi o assoluti. [Dalla "Prefazione"]


Contatti:

BLOG: http://rosiemstuart.blogspot.it/
FACEBOOK: https://www.facebook.com/dragonflywingsblog
GRUPPO FACEBOOK: https://www.facebook.com/groups/257881557738896/
TWITTER: https://twitter.com/dragonflyrosiem
PINTEREST: https://www.pinterest.com/dragonflyrosiem/


Estratti:

1. Anche Clizia lo assaporava: Gabriel era liquirizia e peperoncino, un qualcosa di antico e nuovo, un sapore che mai aveva sfiorato il suo palato. Ecco, sapeva di lui! […] E Clizia avrebbe voluto cedere all’onda d’urto di quel lambire senza confini e limiti, poiché stava vagabondando nella sua anima alla ricerca dell’amore. Sì, stava cercando lui in quel baciarsi con foga. [“Il bacio del vero amore” - Rosie M. Stuart]

2. Luce pallida e opaca, ultima carezza di un sole che solcava le onde prima d’imbiondire il mare, alcova devota e accogliente. Era l’alba di un nuovo tramonto sulla bianca costa baciata dagli Dèi. Il drakkar[1] riposava poco lontano, la pancia sprofondata nella sabbia, mollemente adagiato come un figlio che finalmente ha trovato ristoro tra le braccia affettuose della madre.
[“Naudhiz” - Lucia Cantoni]


Indice racconti:

IL BACIO DEL VERO AMORE (Rosie M. Stuart) pp. 6-11
NAUDHIZ (Lucia Cantoni) pp. 12-20
FAVOLA DI MEZZANOTTE (Giulia Anna Gallo) pp. 21-44
UN NUOVO INIZIO (Debora Țepeș Caiazza) pp. 45-51
CAPODANNO CINESE (Maria Sveva Morelli) pp. 52-61
CASCASSERO LE STELLE! (Bonny Moody) pp. 62-83
OLTRE LO SPECCHIO (Cristina Bruni) pp. 84-92
RICOMINCIO DA… (Francesca Pace) pp. 93-116
TUTTO NASCE DA… UN RITO, UN TAXI E UNA BICICLETTA (Giovanna Mazzilli) pp. 117-136
ADESSO CHE CI SEI (Jessica Maccario) pp. 137-152
TUTTA COLPA DEL VISCHIO (Silvia Castellano) pp. 153-165
UNA NUOVA VITA (Morgane Le Faye) pp. 166-169
TI REGALO UNA STELLA (Simona Busto) pp. 170-184
UNA (S)VOLTA NELLA VITA (Emme X) pp. 185-205
CHANGE (Alexia Bianchini) pp. 206-211
UN FIOCCO DI NEVE (Valentina Zaffanelli) pp. 212-224
UN AMORE A BARCELLONA (Nefrit Blackmoon) pp. 225-241




[1] Nave vichinga lunga e affusolata, solitamente utilizzata per le razzie. Deve il suo nome alla sua forma ricordante un drago.

MIRIAM SPIZZICHINO: LE "MALATTIE" DEL NOSTRO MONDO; Recensione di EMME X; Scheda tecnica e biografia



VOTO 4,5 su 5

Autrice: MIRIAM SPIZZICHINO
Titolo: LE “MALATTIE” DEL NOSTRO MONDO
Edizioni: YOUCANPRINT
Genere: NARRATIVA
Data di pubblicazione: Dicembre 2013
Pagine: 82
ISBN: 978-8891128386 (Cartaceo); 978-8891132550 (e-Book)
Prezzo: 10,00 euro (Cartaceo); 2,99 (e-Book)
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Sinossi
Otto storie vissute nel silenzio. Otto malattie da cui il mondo ancora non riesce a guarire. Disturbi alimentari, discriminazione razziale, violenza sulle donne, l'incomunicabilità, l'autolesionismo, la solitudine, il bullismo e la lesbofobia. Racconti brevi per riflettere. E noi siamo ancora in tempo per rimediare?

Spiegazione dell’autrice
Il mio libro nasce dalla voglia di raccontare alcuni problemi che continuano ad esistere nella nostra società. Problemi molto spesso ignorati, ma purtroppo esistenti e sentiti dalla maggior parte della popolazione. Problemi che potrebbero riguardare qualsiasi persona accanto a noi: un amico, un parente, un collega. Problemi che portano all'esasperazione e infine, nei casi più rilevanti, al suicidio. Se ne sente parlare spesso al telegiornale o sui quotidiani locali, ma nessuno fa mai qualcosa concretamente. Una volta passata la notizia, scompare anche il velo di indignazione e si ritorna alla vita di prima. Vergognoso! I destinatari del libro sono: Giovani e adulti. I giovani perché sono il nostro futuro e spero che questo libro possa servirgli da “monito”. Noi non siamo quello che la società ci impone di essere. Gli adulti perché, secondo me, anche i più grandi sono ancora in tempo per rimediare. Basterebbe tagliare alla radice il problema. Sarà che vengo da una scuola con indirizzo per i “Servizi Sociali”, ma ho sempre optato per il rispetto reciproco al di là di una qualsiasi diversità. Non mi sono mai presa gioco di un portatore di handicap, non ho mai urlato insulti ad un ragazzo gay. Invece ci sono persone che lo fanno e considerano tutto questo “normalità”. Tra gli adolescenti, un fenomeno molto diffuso è quello del bullismo, piaga che molto spesso sfocia nel suicidio della vittima e nelle lacrime ipocrite del carnefice. Io vorrei porre fine a tutto questo e il mio esordio letterario vuole essere un piccolo contributo per spingere alla riflessione attraverso dei racconti brevi.
La mia recensione
L’autrice Miriam Spizzichino mette a nudo le “malattie” della società, come problema sia pubblico sia individuale. Con il suo romanzo d’esordio, Le “malattie” del nostro mondo, ci parla di disturbi alimentari, razzismo, violenza sulle donne, egocentrismo, autolesionismo, figli che “abbandonano” i genitori anziani, Sindrome di Down, omofobia.
Analizziamo i racconti, singolarmente.
Il primo, La farfalla che spiccò il volo, racconta la storia di Adele, una diciottenne con disturbi alimentari. Pur indossando una taglia 38, si vede grassa. Scritto in prima persona, entriamo nella vita di questa ragazza, la cui fonte di sofferenza appartiene alla madre. L’80% delle volte era sua madre a non volerla far mangiarle e il restante 20% le era passato l’appetito.
“Non c’è niente di più devastante del combattere contro se stessi.”
Sì, perché Adele odia il proprio corpo. Si sente sbagliata. Perché la sua sofferenza deriva dalla madre?
16 ottobre 1943
Una storia di razzismo, una famiglia ebrea sgretolata per sopravvivere ai tedeschi. Riusciranno a riunirsi?
La gioia ritrovata
Violenza sulle donne. Eleonora ha che fare con un uomo violento. Pur provando ad allontanarsi da lui, il suo pentimento,  la promessa di cambiare e la frase “non succederà più”, sono gli elementi comuni a molte donne che hanno vissuto la stessa esperienza.  Riuscirà, Eleonora, a ribellarsi a questa violenza? Riuscirà a essere amata come una donna merita?
Bisogno d’amore
Sabrina condivide la sua vita con Lorenzo, un ragazzo insicuro ed egocentrico.
“Non devi amarmi perché hai bisogno di me”.
Infatti, Lorenzo ha paura di rimanere da solo. Di certo, le basi di una coppia non consistono in questo. Cosa farà Sabrina?
Lui e lei, lei e lui
Emanuele e Giordana si amano.
“Siamo diventati complici, prima che due amici e due persone che si vogliono un bene quasi più profondo dell’amore.”
Capire l’autolesionismo dal di fuori è molto difficile, fa sentire impotenti.
Giordana, solo attraverso quei tagli riesce a sentirsi bene, eliminando ogni dolore e sofferenza. Basterà lasciarsi amare per guarire?
La solitudine dell’abbandono
Daniele e Luca, impegnati con la carriera, non hanno tempo per occuparsi della madre ultra ottantenne. Fosse per loro, la porterebbero in una casa di riposo. Laura ha paura: la solitudine è una brutta malattia. Janet, una ragazza straniera, saprà prendersi cura di lei. Può, un’estranea, dimostrati più bene di un figlio che è sangue del tuo sangue?
Una lettera per te
La toccante lettera di una madre che, dopo diversi tentativi, riesce ad avere una figlia. Pur essendo cinquantenne, è felice e appagata nel prendersi cura di Valentina. Si incontrano delle difficoltà nel crescere una figlia con la Sindrome di Down, ma la preoccupazione più di grande di questa madre è un’altra. Quale?
Paura di amare
Flavia ha vent’anni e quando prende consapevolezza del suo desiderio di amare una donna, si vede discriminata da tutti: dalla famiglia, dagli amici, dai compagni.
“Come si può pensare che un rapporto così vivo e colmo d’amore sia spregevole e contro natura?”
Questi sono i temi trattati in questo libro. Non ci sono condanne esplicite, ma delicatamente vengono affrontati i problemi cui sono soggetti. C’è chi non riuscirà a vincere, chi lotterà e chi avrà un lieto fine.
Del tutto scorrevoli e attuali, questi episodi vengono urlati al mondo tra il silenzio delle pagine. Ogni “diversità”  induce il lettore a riflettere. Io mi sono chiesta:  Se fosse successo a me, come avrei reagito? Avrei avuto la forza di rimanere in piedi o mi sarei lasciata calpestare?
Riuscire a entrare nei meandri della mente umana è complesso. Il cervello è un meccanismo complicato e spesso invalicabile dall’esterno. Deve esserci qualcosa che faccia scattare la molla, per reagire.
Alcune storie, chissà perché, mi hanno toccata di più rispetto ad altre.
È facile giudicare e condannare, più complesso è  capire e accettare. È semplice lasciarsi dominare, più difficile reagire.
Non lasciamo che la società, la paura, l’ignoranza e la cattiveria distruggano noi e la nostra vita.
Questo bel messaggio voglio condividerlo con ognuno di voi, come ha fatto l’autrice.
Buona lettura!



Biografia

Sono nata il 15 Dicembre del 1993 nella città eterna, la città dei sette colli: Roma. Ho sempre avuto una forte sensibilità per tutte quelle persone che, per la loro “diversità” o “fragilità”, vengono emarginate dal mondo sociale. Decido, quindi, di intraprendere un percorso scolastico, ricco di soddisfazioni, che mi ha portato a prendere la qualifica di ”Operatore dei Servizi Sociali” e il diploma come “Tecnico dei Servizi Sociali”, conseguite presso l’Istituto “V. Gioberti” di Roma. La passione per la scrittura è sempre stata presente nella mia vita, ma non pensavo che potesse diventare un lavoro. Durante gli ultimi anni di liceo, ho avuto modo, grazie alla mia professoressa di Italiano e Storia, di rendere concreti dei miei progetti come gli eventi per la giornata della memoria e degli articoli inerenti per il blog dell’istituto. Queste esperienze mi avevano lasciato la voglia di raccontare il mondo che vedevo e come lo vedevo. Nasce così la mia aspirazione a diventare scrittrice e a buttar giù le prime pagine del libro “Le malattie del nostro mondo”. Attualmente sono iscritta al terzo anno di “Scienze della Comunicazione” presso l’Università di RomaTre e, nel frattempo, ho pubblicato un e-book gratuito, “Racconti di me”, e a fine aprile uscirà il saggio “Diversamente Uguali” in e-book. Tanti i progetti futuri e la voglia di fare che, a quanto pare, non mi manca mai… Sono un vulcano di idee!