venerdì 20 marzo 2015

BIANCA RITA CATALDI: WAITING ROOM - Recensione di Emme X; scheda tecnica e biografia

 VOTO 4 su 5
SCHEDA TECNICA:
Autore: BIANCA RITA CATALDI
Titolo: WAITING ROOM
Editore: BUTTERFLY EDIZIONI (Collana Raggi di Sole)
Data di pubblicazione: 2013
Genere: ROMANCE
Pagine: 154

SINOSSI
È il 1942. In una Puglia bruciata dal sole, Emilia e Angelo condividono la passione per il sapere, il desiderio di libertà e il tempo della loro giovinezza. Settant'anni dopo, seduta nella sala d'attesa di un dentista, Emilia rivela a se stessa la verità negata di una giovinezza che adesso, per la prima volta, ha il coraggio di riportare alla luce. Con una scrittura che è poesia del ricordo e caleidoscopio di emozioni, Bianca Rita Cataldi accompagna il lettore tra i sorrisi e le lacrime di una donna come noi, raccontando la storia di un amore mancato, di una generazione nell'età dell'incertezza, di un'attesa che attraversa tutta una vita.

La mia recensione
Waiting Room, cioè sala d’attesa.
L’attesa di cosa?

In questo romanzo, abbiamo a che fare con una simpatica donna, Emilia, ultra ottantenne. In prima persona ci racconta la sua vita, presente e passata.
Come vicine di casa si ritrova due gemelle, Carmen e Giada. La prima, partorisce una figlia di nome Martina. Queste donne instaurano un rapporto che va oltre la semplice vicinanza abitativa. Regolarmente bevono il caffè insieme e si fanno compagnia. Col tempo, anche Martina cerca la compagnia dell’anziana donna, fino a quando non diventa adolescente e ha un fidanzato.
Emilia considera le gemelle, come le figlie che non ha mai avuto e Martina come una simpatica nipote. Col tempo, crescendo, lavorando e vivendo, gli incontri diminuiscono fino a quasi cessare del tutto.
Emilia, però, è sempre gentile e disponibile. Quando la cercano, sa che hanno bisogno di lei. Un po’ si dispiace ma, in fondo, le nonne non esistono anche per questo?
“Siccome se la mia quasi-nipote e ti voglio un bene dell’anima io ti perdono, ancora, e per sempre.”
Emilia sa bene che, dopo diverse settimane di assenza, Martina è andata a trovarla perché le occorreva aiuto.
“È venuta a trovarmi solo perché ha bisogno di qualcosa, per quale altro motivo credi che sia qui?”
Emilia si sente molto “nonna”. Per lei, quel termine, significa esserci sempre quando hanno bisogno di te; quella che “esiste” solo se ne hai bisogno. “Quella da prendere per il culo, insomma.”
Quando Martina le confida di avere un fidanzato, Emilia non può fare a meno di ricordare la sua giovinezza. Sa bene cosa si prova …
Questa è una storia intima, personale. Fa capire quanto le persone anziane spesso si sentano sole e usate. Forse ci si dimentica che anche loro sono state giovani a suo tempo e che quello che viviamo noi oggi, loro lo hanno già vissuto.
Scritto in modo fluido, la lettura è veloce eppure fa riflettere. Adatto a un pubblico vasto, dall’adolescente alla “nonna”, racchiude diversi periodi. Parla del presente del passato.
Diversi anni fa, quando una donna si innamorava, considerava quel sentimento unico e insostituibile. Non avrebbe potuto desiderare un’altra persona al suo fianco, se non quella del suo primo amore. A costo di soffrire, a costo di rimanere soli.
Oggi le cose sono cambiate. Si ama e, un attimo dopo, si odia. Dove tutto era rose e fiori, in uno schiocco di dita, diventa arido e deserto. È come se i buoni sentimenti non avessero più nessun significato, nessuna importanza. Via tu, avanti un altro.
Invece, questa storia, insegna il valore dei sentimenti, il rimpianto delle scelte fatte che influiscono sul futuro.
Lo stile semplice e quasi poetico, ben si adatta alla vicenda narrata. Inizi a leggere e ne rimani conquistata, perché ti cattura con naturalezza e spontaneità.
L’autrice ha le carte in regola per continuare a deliziarci con i suoi romanzi.



Biografia: Bianca Rita Cataldi è nata nel 1992 a bari, dove frequenta la facoltà di Lettere e studia pianoforte in conservatorio. Finalista al Premio Campiello giovani 2009, ha esordito nel 2011 con il romanzo “Il fiume scorre in te” (Booksprint Edizioni). Waiting room, finalista della II edizione del premio Villa Torlonia, è il suo secondo romanzo.
  

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