martedì 4 agosto 2015

Herman Hesse: Narciso e Boccadoro - recensione di Emme X


Autore: HERMANN HESSE
Titolo: NARCISO E BOCCADORO


Poi non dite che leggo sempre romanzetti …
Ogni tanto mi piace tuffarmi in un classico. Questa volta ho scelto Narciso e Boccadoro di Herman Hesse.
Di cosa parla? Chi è Narciso? E chi è Boccadoro?
Ambientato nella Germani rinascimentale, nei primi del Novecento, la storia narra di una grande amicizia tra Narciso, monaco e insegnate di greco nel convento di Mariabronn, e l’allievo Boccadoro, un ragazzo ribelle che sente strette le pareti del convento.
Narciso è colto, filosofeggia sulla vita, la natura e i sentimenti. Boccadoro è un’anima selvaggia, carnale, curiosa di scoprire i piaceri della vita. Mentre Boccadoro vagabonda senza meta, seduce e si innamora di tante donne, conosce la fame e la ricchezza, il freddo, la libertà e la prigionia, Narciso segue un percorso spirituale, fatto di rinunce e divieti. Vivono la vita in modo opposto, ognuno cerca il senso della vita affidandosi a diverse sensazioni. Sembra che per completare la loro esistenza, manchi sempre qualcosa: non riescono a raggiungere l’appagamento ristoratore. Dopo tanto vagabondare, Boccadoro scopre di avere un talento: la scultura.
Questo giovane ribelle passerà tante avventure, saprà sacrificarsi mettendo a repentaglio la propria vita, ma provocherà anche la morte.
Dopo diversi anni, i due amici si ricongiungeranno, la loro amicizia è sempre molto forte, ma le esperienze diverse esalteranno maggiormente le loro differenze.
Sembrerà strano, ma ho apprezzato i dialoghi tra i due, a volte senza senso, altri molto riflessivi. Ogni parola ha un significato: non si possono saltare le frasi, perché si perderebbe il fascino di questa lettura.
Non avrei mai creduto che un romanzo così ampolloso, elaborato – per certi versi – suscitasse un interesse così alto in me. Sono riuscita a immedesimarmi nei personaggi, cercando di capire se sono più Narciso o più Boccadoro. Nessuno dei due e nemmeno una via di mezzo. Di primo acchito, direi Boccadoro: vive di pane e amore, vuole essere libero, è un artista, ma è anche un tipo ozioso, dedito al piacere personale, un po’ genio e sregolatezza.
Così diversi, eppure complementari. I due amici hanno bisogno l’uno dell’altro per formare un uomo completo, cui non manca nulla.

La domanda sorge spontanea: Spiritualità e carnalità, posso coesistere in un’unica persona?

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