martedì 8 settembre 2015

Emme X intervista Michele Sbriscia

Tramite quest’intervista, diamo un piccolo spazio all’autore Michele Sbriscia. Si presenta con garbo e intelligenza. Ha un modo di porsi diretto, educato e preciso. Si percepisce scrupolosità nelle sue parole.

“E’ stata una straordinaria avventura. Studiarlo, raccontarlo e metterlo nero su bianco. Aggiustarlo, adattarlo, correggerlo e rileggerlo migliaia di volte per non commettere errori e renderlo il più simile ad un libro vero”.

Intanto, grazie Michele, per esserti messo a disposizione. Trovo quest’intervista molto profonda e interessante, nella sua semplicità. Sicuramente i nostri gusti letterari sono molto differenti tra loro e questo mi piace. La lettura e la scrittura, commentati da te, emergono come una forza.
Iniziamo con la prima domanda:

1)      Quando è nata la tua passione per la scrittura?
La mia passione in realtà è la lettura. Mi entusiasmo davanti un buon  libro, specialmente se riesce a farmi "navigare" con la mente.
Poi un avvenimento psicofisico molto FORTE, ha "stravolto" la mia vita, tanto da farmi cominciare a scrivere le emozioni da me provate. Quasi spontaneamente è venuto tutto di seguito. E mi è piaciuto tanto! Naturalmente per posso svelare questo speciale evento, visto che è raccontato nel libro!

2) Questa è la tua prima esperienza come autore?
Primissima esperienza!

3) Se pensi che degli sconosciuti leggeranno il tuo romanzo, cosa provi?
Ne sarei molto felice e orgoglioso. Vorrei poter trasmettere Loro la passione della lettura/scrittura e le miriadi di sentimenti che ho provato durante la stesura del manoscritto.

4) Prima di scrivere si deve aver letto molto. Quali sono i tuoi generi preferiti?
I miei generi preferiti sono fantasy, horror e fantascienza, ma amo molto i gialli, thriller e i polizieschi.

5) Hai qualche autore cui sei particolarmente affezionato? Perché?
Il mio scrittore italiano preferito è il Magister Valerio Evangelisti, scrittore bolognese della fenomenale saga dell'inquisitore medioevale Eymerich. Al quale, nella mia storia, ho dedicato un cammeo!
Poi amo il personaggio Hieronymos Bosch, detective partorito da Michael Connelly e tutte le sue imprudenti avventure.

5) Hai un romanzo preferito? Vuoi parlarcene?
Il mio preferito (e unico che ho letto 3 volte) è Cherudek di Evangelisti. E’ stato il primo che ho letto dello scrittore bolognese e mi ha appassionato sin da subito. La struttura del libro è molto interessante, più storie sono strettamente interconnesse, ma il collegamento risulto chiaro solo verso la fine del romanzo.
Ho cercato di ispirarmi a Lui in un certo senso!

6) Parlaci del tuo libro: cosa rappresenta per te? Qual è il messaggio che racchiude?
Il libro è la conclusione di un’avventura. Mi è piaciuto tantissimo la fase della ricerca di tutto il materiale, esaminare i libri da leggere o il semplice osservare di vecchie istantanee. Ma tutto è partito dalla passione per la lettura!
I messaggi che volevo lasciare sono tutti nascosti nelle pagine del libro. Alcuni lettori possono trovarne uno, altri un secondo. Non volevo ingabbiare il libro con un unico messaggio facilmente individuabile!

7) Hai qualche altro progetto in corso? Un nuovo romanzo, magari?
Un’idea ci potrebbe essere, ma al momento non ho molto tempo per svilupparla. Prendo appunti e me li annoto. In un futuro, magari non troppo lontano, chissà!

8) Quale aggettivo useresti per definirti "autore"? (Un solo aggettivo)
Atipico.

9) Potresti riassumere il tuo romanzo in tre aggettivi?
Originale, anomalo e ricercato.

10) Hai un messaggio da trasmettere a chi sta leggendo questa intervista? A chi ha letto o vorrà leggere il tuo libro?
Il mio romanzo è una storia atipica. Da thriller passa a giallo, in alcuni momenti potrebbe sembrare addirittura storico! Non so se voluto o per caso, ma non c'è un personaggio principale. Sono tutti gregari, ma formano una gran bella squadra. Il continuo evolversi degli eventi e i luoghi stessi sono i protagonisti assoluti!

11) C'è qualcosa di te o della tua vita nel romanzo, oppure è tutta fantasia?
C’è molto di me nel romanzo: le mie passioni, le mie esperienze, il tutto farcito con un po’ di mistero e fantasia!

12) Cosa rappresenta per te, questo libro?
E’ stata una straordinaria avventura. Studiarlo, raccontarlo e metterlo nero su bianco. Aggiustarlo, adattarlo, correggerlo e rileggerlo migliaia di volte per non commettere errori e renderlo il più simile ad un libro vero. Poi la sfida finale di trovare un editore EAP che credesse nel manoscritto.
Infine il test conclusivo: le recensioni e i giudizi dei lettori, i loro commenti e loro opinioni sul tuo lavoro.
Spero di aver lasciato un minimo segno positivo in ognuno di loro!

13) Qual è la tua opinione nei confronti dei blog e di chi li gestisce?
Non ho molta esperienza in materia.
Ognuno di noi deve o dovrebbe fare il proprio lavoro.
Se chiedi una recensione ad un blog, poi non devi irritarti se negativa!
Dalla parte però ogni libro è a un mondo a se e non si può sempre racchiudere tutto in schemi prestabiliti.
Prima di una recensione, io farei una piccola intervista o conversazione con l’autore.
Come queste belle domande che mi rivolgete Voi!

14) Puoi comunicarci i link per l'acquisto del tuo libro?
L’Araba Fenice si può trovare nei vari store, quali Amazon, google play, Kobo e altri:






Grazie Michele per averci parlato di te e del tuo romanzo.
In bocca al lupo!


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