giovedì 19 novembre 2015

Manuel Pomaro: L'incrocio dei lunghi attimi


Autore: Manuel Pomaro
Titolo: L’incrocio dei lunghi attimi
Editore: Self publishing
Genere: Thriller
Anno di pubblicazione: 2015
Pagine: 173

SINOSSI

Mary lavora per una testata giornalistica su cui viene pubblicato il toccante annuncio di un uomo. Di prima mattina, il suo cuore sembra ricominciare a battere in modo diverso quando scruta quelle poche parole. La ragazza, infatti, lo legge e ne è come rapita: non riesce a dimenticare le parole, che le rimbombano anche nel cuore. Nella sua testa inizia una strana lotta tra il voler trovare quella persona e il trattenersi dalla ricerca; vince, naturalmente, la parte più impulsiva di Mary, che parte alla ventura per capire se tra lei e l’uomo misterioso potrebbe nascere un dolce sentimento. Scova qualche indizio, alla ricerca di un fantomatico S. P. Quando riesce a rintracciare Stefano sembra andare tutto a gonfie vele: crede di aver incontrato l’uomo misterioso, tanto da concedersi ben presto fisicamente; ma Mary, tutto a un tratto si blocca, dopo aver capito che, in realtà, non è lui che sta cercando. Il suo misterioso S. P non è lui.
Dopo varie peripezie arriva finalmente a Sandro, ma anche qui gli imprevisti non finiscono e la storia si tinge di giallo. Mary parte alla ricerca della motivazione per cui il suo Sandro ha scritto un testo che l’ha toccata così nell’intimo e, sicuramente, esce rafforzata alla fine di questa vicenda. Un percorso che la porterà a sgominare il mercato dei film snuff (spegnere lentamente) e la condurrà sulle tracce di Marianna, una bambina scomparsa molti anni prima.
Un romanzo che mescola storie d’amore profonde a indagini torbide.




Un uomo vive con il ricordo della figlia morta.
Bruno ha un incidente e muore mentre detta poche righe d’amore per la sua fidanzata.
Mary Allevi è una giornalista di trentasei anni, curiosa di scoprire chi sia S.P. a causa di un annuncio pubblicato nel giornale per cui lavora.
Questo è solo l’inizio ingarbugliato di una storia complessa e articolata.
A un certo punto appare Carlo che, dopo un trauma, riesce a prevedere la morte.
L’intera vicenda ruota, principalmente, intorno a Mary. Da giornalista, diventa investigatrice.
Il primo S.P. che incontra è Stefano Polato, un artista di Venezia che subito prova una forte attrazione verso la ragazza. Quando Mary scopre che non è lui l’autore dell’annuncio che cercava, si allontana da quest’amore nato troppo frettolosamente.
L’uomo che lei cerca è Sandro Poletti. Lui le racconta una storia dolorosa ma piena di speranza. La incarica di cercare la figlia e Mary, coinvolta in modo inspiegabile e viscerale, si lancia nelle indagini.
Ciò che scoprirà è tanto assurdo quanto crudele.
Premesso che, facendo due conti, sono arrivata alla soluzione del caso prima della fine, la storia è piena di ingredienti, tra cui il “paranormale”.
Carlo, che appare solo a un certo punto, dopo essere rimasto coinvolto in un terribile terremoto in Arabia Saudita, riesce a prevedere la morte. Ha visioni e, se riesce, interviene per salvare la vita delle persone. Poi c’è un’infermiera che aiuta le persone a guarire con un semplice tocco, trasmettendo un senso di beatitudine attraverso una sorta di energia guaritrice.
Ciò che inizialmente mi sembrava una storia d’amore, incentrata sulla ricerca di quest’uomo dall’animo sensibile, si trasforma in un inferno.
Alcune scene sono molto cruente, si parla di persone ricche e annoiate che violentano e uccidono dei bambini riprendendo l’evento con una telecamera. Questi sono i film snuff (spegnere lentamente), come citato nella sinossi.
All’inizio non si comprende bene cosa abbiano in comune quelle storie tanto diverse tra loro. Solo a un certo punto il puzzle inizia a comporsi, tassello per tassello.
La scrittura scivola con curiosità, dettata dal desiderio di scoprire, pagina dopo pagina, cosa è accaduto realmente alla piccola Marianna. È davvero viva come sospetta il padre, oppure è morta come gli hanno fatto intendere? Che cosa le hanno fatto?
Un miscuglio di situazioni e personaggi che coinvolgono il lettore fino alla fine.








Manuel Pomaro, classe 1980, è nato in un piccolo comune della provincia di Padova, dove tutt’ora vive e lavora. Titolare di un’azienda tessile, passa il suo tempo libero tra il cinema, i libri e la scrittura. Ama in particolar modo il filone fantascientifico americano, da cui trae ispirazione per la sua prima opera, Ieri Irreale, pubblicato con Arduino Sacco Editore. Successivamente abbandona per un po’ quel genere narrativo e si ispira al romanzo rosa per la sua seconda opera, Il sentiero che conduce a casa, Rei Editore. Nel romanzo intitolato Arriverà un bambino di luce, secondo classificato al Premio Nazionale Graffiti Camuni Narrativa e pubblicato con egoEdizioni di David and Matthaus, racconta una storia di alieni, mescolando fatti di fantasia a episodi che gli ufologi ritengono veritieri, spaziando fra passato, presente e futuro. Nello stesso periodo pubblica Il giorno che andrà tutto bene in formato e-book su Amazon. L’ultimo suo romanzo, pubblicato su Amazon ed intitolato L’incrocio dei lunghi attimi, parla di una donna alla ricerca dell’amore che si imbatterà sulle tracce di Marianna, una bambina scomparsa molti anni prima.


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