venerdì 30 settembre 2016

Chiara Trabalza: Lieve come la neve



Autore: Chiara Trabalza
Titolo: Lieve come la neve
Editore: Lettere Animate
Genere: Romanzo
Anno di pubblicazione: 2016
Pagine: 277

SINOSSI
Camilla è giovane e indipendente, ha un ottimo lavoro in una casa di moda, vive da sola in un delizioso appartamento ed è fidanzata con il suo capo che le regala viaggi e divertimenti. La sua vita perfetta, scandita da ritmi frenetici e serate mondane, viene sconvolta dalla notizia della morte di sua sorella con la quale non parla ormai da otto anni. Ma il destino ha in serbo per lei un altro imprevisto. Le viene data in affido una bambina, sua nipote Viola, di cui lei ignorava perfino l'esistenza. Camilla non ha nessun istinto materno e non ha né il tempo né la voglia di occuparsi di una bambina di cinque anni con un carattere difficile. Viola infatti si rifiuta di parlare, non comunica con il mondo esterno e trascorre le giornate da sola, sul divano, chiusa nel suo doloroso silenzio. Camilla dovrà imparare ad ascoltare il suo cuore e a camminare in punta di piedi tra i silenzi di Viola percorrendo insieme a lei la strada dei ricordi fino a sentire di nuovo, dentro di sé, tutto il dolore del giorno in cui sua sorella divenne per lei una nemica. Perché negli occhi verdi e malinconici di quella bambina si nasconde il segreto che ha diviso tanti anni prima le due sorelle, un segreto pesante come un macigno. E proprio quando Camilla penserà di non farcela, di non riuscire, scoprirà di non essere sola perché il suo misterioso e taciturno vicino di casa le farà scoprire un nuovo modo di amare e una nuova strada da percorrere. Perché solo un amore profondo può rimarginare le cicatrici di un passato doloroso. Questo è un romanzo che tocca le corde più profonde del cuore. E' una storia intensa e commovente, dolce e delicata come una favola. Una storia che racconta il delicato intreccio tra amore e destino, colpa e perdono. Perché non è mai troppo tardi per cambiare la propria vita e riscrivere il proprio futuro. Ci sono cose che non si possono vedere con gli occhi ma si devono vedere con il cuore.



Ancora una volta, l’autrice Chiara Trabalza dimostra la sua abilità nel toccare le corde che smuovono le emozioni. Innanzi a questa storia, è impossibile rimanere freddi e distaccati. La vista si appanna, gli occhi pizzicano tra le lacrime salate e il cuore palpita forte.
Camilla vive a Roma, lontana dalla sua famiglia che, invece, si era trasferita a Parigi. Lei ha una relazione con Ethan, il suo capo, il quale la sorprende con la sua voglia di possederla e trascinarla da una parte all’altra, regalandole viaggi e serate mondane. A Camilla, questo basta. Questo le piace. Essere libera. Vivere. Divertirsi.
Quando sua madre le comunica che sua sorella Alessia è morta, Camilla sembra indifferente. Non versa nemmeno una lacrima, perché Alessia l’aveva ferita profondamente e non si parlavano da otto lunghi anni. Nonostante questo, però, si reca a Parigi per il funerale della sorella. Lì, scopre di essere la zia di una sconosciuta bambina di cinque anni: Viola. Nessuno sa chi sia il padre della bambina e sua madre, le chiede di accollarsi l’affidamento della piccola.

“Essere figlia vuol dire aiutarsi nel momento del bisogno.
E non importa quanti torti ci sono stati nel passato, quante ferite, quanti sbagli.
Dio ci insegna il perdono e l’amore”.


Suo malgrado, Camilla accetta di portare Viola con sé, a Roma.
Viola fa tanta tenerezza. È quasi impensabile che una bambina di cinque anni, sia silenziosa, accondiscendente, tranquilla, troppo chiusa nel suo mondo, incapace di comunicare il proprio dolore. Eppure Viola non crea disturbo, non fa capricci, non pone domande. Nella sua solitudine, accetta ogni cambiamento o, almeno, finge di accettarlo. È timida, chiusa, insicura e molto sola. Non parla, non comunica.
Per Camilla è un grande mutamento occuparsi di una bambina, non riesce a capire cosa si nasconde dietro quei silenzi. Si irrita, perde la pazienza, non sa cosa fare. A volte la considera un impedimento, una punizione da parte di Alessia, per averle lasciato una nipote che le sta stravolgendo la vita. Nemmeno Ethan vuole Viola tra i piedi.
All’inizio Camilla non fa niente per conoscerla e amarla, preferisce lasciarla nel suo mondo fatto di silenzi. Lei non la voleva nella sua vita.
Quando, però, Camilla capisce che Ethan da lei vuole solo divertimento e sesso, ricorda le parole di Andrea, il suo riservato e gentile vicino di casa:

“Tu meriteresti di fare l’amore con un uomo che ti rispetti.
Un fiore non deve essere maltrattato come fosse una comune erbaccia,
un’orchidea non dovrebbe essere trattata come banale ortica”.

Arriva il momento di rivalutare l’arrivo di Viola, come un’opportunità per cambiare e non come un fastidioso imprevisto. Nonostante questo, Camilla vive in bilico tra la paura di sbagliare e il terrore di perdere Ethan.
Man mano che i giorni passano, Camilla nota che Andrea e Viola hanno un’intesa speciale. Si capiscono attraverso i loro silenzi.
Questo porta un altro grande cambiamento nella vita di tutti. Camilla chiede aiuto ad Andrea, perché vuole riuscire a comunicare con la bambina e lui è ben felice di darle i suoi consigli.
Solo quando riceve un pacco da sua madre, con alcuni oggetti di sua sorella, il dolore irrompe nella sua anima, lasciandolo esplodere. È arrivato il momento di perdonare e iniziare un nuovo percorso.
La storia è molto delicata e commovente. La presenza di Viola intenerisce inesorabilmente. Tutto è ben descritto, lasciando che la componente psicologica dei personaggi, dimostri come ragiona la mente umana. Camilla può sembrare insensibile all’inizio ma, visti i rancori passati, il suo comportamento di rifiuto verso la nipote è “quasi” normale.
La piccola Viola è la vera protagonista del romanzo. È incredibile come l’autrice sia riuscita a raccontare i sentimenti provati da una bambina, in una circostanza così dolorosa e difficilmente accettabile persino da un adulto.
Andrea è un personaggio dolcissimo, che ho amato fin da subito. Tutti vorrebbero un vicino di casa come lui.
Alla base di tutto, c’è sempre l’amore. Non quello carnale, fine a se stesso, che sembra renderti felice e appagata, ma poi ti lascia l’amaro in bocca; ma un amore che penetra nelle ossa, che scorre nelle vene, pronto ad affrontare i problemi della vita quotidiana. Quell’amore che supera le difficoltà. Che ama con passione, anche solo con uno sguardo. Quell’amore che protegge, avvolge e rende speciale la vita delle persone che si hanno accanto.
Viola è entrata nelle loro vite “Lieve come la neve”.
Grazie all’autrice per avermi commosso ancora una volta.
Correte a leggere questo dolce e romantico romanzo…
 


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