La Bestseller Edizioni è una casa Editrice non a pagamento, cioè non richiede soldi per la valutazione e la pubblicazione. Si occupa di diversi generi letterari, dal romance al thriller, dalla narrativa al fantasy ecc. Nasce come diramazione della già famosa Butterfly Edizioni. Il nostro motto? "I sogni meritano di arrivare in alto".
sabato 27 maggio 2017
Desirée Sfalanga: I feel you, Il destino è un biglietto già scritto
Autore: Desirée Sfalanga
Titolo: I feel you: Il destino è un biglietto già scritto
Editore: Self-publishing
Genere: Romance
Anno di pubblicazione: 2017
Pagine: 150
SINOSSI
A volte la nostra quotidianità ci sembra perfetta ma in realtà può essere talmente in bilico da essere sconvolta da qualsiasi cosa, anche da un semplice bigliettino. Come nel caso di Anita. Una vita perfetta la sua: studentessa di archeologia, ventidue anni, circondata da dei veri amici, fidanzata con un giovane avvocato. Dall’altra parte c’è Christian a cui la vita ha voluto infliggere un grande senso di colpa e che riesce ad uscire dal suo periodo buio proprio grazie al destino che ha voluto che questi due ragazzi, all’apparenza distanti tra loro, si incontrassero. Le loro vite si incroceranno in maniera inaspettata ma saranno loro a decidere se dare ascolto al cuore o alla ragione.
mercoledì 24 maggio 2017
Tiziana cazziero: Proibito Amarti
Autore: Tiziana Cazziero
Titolo: Proibito Amarti
Editore: Self-publishing
Genere: Romance
Pubblicato: 23 maggio 2017
Pagine: 277
Per acquistarlo: https://www.amazon.it/Proibito-Amarti-Romance-Tiziana-Cazziero-ebook/dp/B071LN1PPQ/ref=sr_1_1?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1495625601&sr=1-1
SINOSSI
New York
Cassandra è una scrittrice di quarant’anni. Ha avuto successo in passato, qualcosa però ha rovinato i suoi sogni. Un evento tragico ha influenzato gli ultimi anni della sua vita e si trova in un momento di difficoltà. Un’amica le propone un lavoro, ricoprire il ruolo di insegnante per un corso di scrittura creativa. Non può permettersi incertezze e dubbi, ha bisogno di quel lavoro per far risorgere le sue finanze. Accetta, da quel momento in poi una serie di eventi cambieranno la sua vita per sempre.
Ben ha venticinque anni, è giovane, bello, attraente e arriva nella vita di Cassandra come un fulmine a ciel sereno. Ha un lavoro inusuale per un ragazzo della sua età, nel frattempo ha deciso di seguire un corso di scrittura creativa, vuole diventare uno scrittore anche lui? In quella circostanza Ben e Cassandra si incontrano, tra regole, sensi di colpa e imbarazzi, iniziano a frequentarsi.
Sono due anime che s’incontrano in un momento particolare. Cassandra è consapevole della differenza di età, lei è quindici anni più grande. Come può un giovane affascinante come Ben desiderare una donna come lei e aspirare a un futuro insieme? Dopo dubbi e incertezze Cassandra accetta il suo corteggiamento, tutto sembra regalare momenti di spensieratezza e felicità, gli stessi persi nei sepolcri di un passato doloroso. Tutto cambia repentinamente dopo una dolorosa rivelazione. Non si sono incontrati per caso, tutto era stato programmato. Cosa e chi li ha fatti incontrare?
Questo libro è stato ispirato da una storia vera. Ben e Cassandra esistono, sono due persone che hanno ispirato la stesura della trama. Hanno raccontato la loro storia all'autrice consentendo la narrazione.
I due personaggi su richiesta dei diretti interessati sono stati romanzati con nomi inventati e location fonte di fantasia.
martedì 23 maggio 2017
Elena Russiello: Una vacanza per amare ancora
Titolo: Una vacanza per amare ancora
Autore: Elena Russiello
Editore: Butterfly Edizioni
Collana: Digital Emotions
Genere: Contemporaneo
Prezzo: 1,99 €
Data di uscita: 24 maggio 2017
Disponibile in ebook su Amazon e Kindle Unlimited
SINOSSI: Mia e Gianluca si sono innamorati a prima vista, ma il fuoco tra i due è andato via via affievolendosi col tempo, soprattutto a causa del lavoro di lei. Mia sta dando il massimo per lo studio di avvocati con cui collabora ma ha finito per allontanare tutti: gli amici, la famiglia e persino quel dolce ragazzo che non ha mai battuto ciglio a ogni sua mancanza. La loro storia sembra essere agli sgoccioli e Gianluca le dà un ultimatum: se non fa qualcosa per cambiare, lui la lascerà. Capita proprio a poche settimane da un viaggio programmato a Innsbruck, dove volevano festeggiare San Valentino. Nessuno dei due però è disposto a cedere il biglietto all'altro, così si ritrovano a partire in vacanza insieme da ex. Il rancore e l'odio che entrambi provano l'uno per l'altra li porta a una guerra a colpi di gelosia, bisticci, accuse e malintesi. Entrambi vogliono rovinare la vacanza all'altro ma la convivenza forzata farà scoppiare scintille di tutt'altro genere...
J.P. Declaney: La ragazza di prima
AUTORE: J.P.
Declaney
Titolo: La
ragazza di prima
Editore:
Mondadori
Genere:
Thriller psicologico
Anno di
pubblicazione: aprile 2017
Pagine: 389
SINOSSI
Con quest'uomo ci andrei a letto. Gli ho
detto poco più che buongiorno, eppure la parte più segreta di me, quella che
sfugge al mio controllo, ha già espresso il suo giudizio. Lui mi tiene aperta
la porta della sala riunioni e persino questo piccolo gesto di cortesia mi
sembra carico di significato.
Non posso credere di essere a un passo, un
solo piccolo passo, dall'aggiudicarmi la casa che lui, Edward Monkford – un
innovatore, un architetto riservato e profondo –, ha progettato e realizzato in
Folgate Street, civico 1, Londra.
Una casa straordinaria. Un
edificio che coniuga l'avanguardia europea ad antichi rituali giapponesi.
Design minimalista di pietra chiara, lastre di vetro insonorizzate e sensibili
alla luce, soffitti immensi. Nessun soprammobile, niente armadi, niente cornici
alle finestre, nessun interruttore, nessuna presa elettrica. Un gioiello della
domotica, dove tutta la tecnologia è nascosta.
Una casa che però ha le sue
regole, il Regolamento come lo chiamo: se diventerà mia non
dovrò soltanto rinunciare a tappeti, fotografie alle pareti, piante
ornamentali, animali domestici o feste con gli amici, ma dovrò plasmare il mio
carattere, accettare una concezione della vita in cui il meno è il più, in cui
l'austerità e l'ordine sono la purezza, e la sobrietà la ricompensa.
Perché lui vuole così, perché lui è così. Ha voluto
sapere tutto di me, mi ha chiesto un elenco di tutte le cose che considero
essenziali per la mia vita. Dicono che quest'uomo, dai capelli di un biondo
indefinito e dall'aspetto poco appariscente, con gli occhi di un azzurro chiaro
e luminoso, sia un architetto eccezionale perché non cede a nessuna tentazione.
Tuttavia, la casa è già stata
abitata, una volta. Da una ragazza della mia stessa età, quasi una mia gemella,
mi hanno detto. Anche lei, come me, non insensibile al fascino di quest'uomo.
Una
ragazza che tre anni fa è morta. In questa casa.
Emma e Jane.
Due donne che non si conoscono e non si incontreranno mai, hanno in comune una
cosa soltanto: entrambe hanno abitato in Folgate Street, civico 1, Londra.
Abitare in
questa casa è un privilegio riservato a pochi. Bisogna avere determinate
caratteristiche e una forte motivazione, nonché la disponibilità a rispettare
“le regole”.
Il
contratto, infatti, contiene numerose clausole e solo il costruttore,
l’architetto Edward Monkford, potrà decidere chi abiterà in quella casa.
Emma è morta
in quella casa tre anni prima che andasse ad abitarvi Jane.
Emma è una
persona bugiarda e manipolatrice, di cui ognuno ha un ricordo diverso. Si finge
vittima, è seguita da una psicoterapeuta e ha lasciato il suo fidanzato Simon, affascinata
totalmente da Edward.
Jane vuole
ricominciare da capo dopo aver partorito la sua bambina morta. Ha bisogno di
nuovi stimoli e li trova in “quella” casa. Una casa diversa dalle solite,
minimalista, essenziale, dove il superfluo non ha senso di esistere. La casa è
un gioiello della domotica dove la tecnologia è nascosta. Sembra quasi una casa
del futuro, piacevole e terrificante al tempo stesso.
Anche Jane è
affascinata dal suo costruttore.
Edward si
presenta come un uomo gentile ma deciso, un po’ manico del controllo, ma ricco
di esperienze. Un uomo alpha. Ma Edward ha anche un passato che vuole
dimenticare e le due donne non glielo consentono.
“Nei rapporti umani,
come nella vita, si tende ad accumulare il superfluo. Biglietti per San
Valentino, gesti romantici, ricorrenze, vezzeggiamenti senza senso. Insomma,
tutta l’inerzia prodotta da rapporti esangui e convenzionali, già finiti prima
ancora di cominciare”.
Il punto è:
come è morta Emma? Uccisa? Suicidata?
Sembra che
tutti, perfino la polizia, abbiano messo una pietra sopra all’accaduto. Ma Jane
vuole sapere.
Edward ha
una relazione prima con Emma, poi con Jane.
“C’è una sorta di
purezza in un rapporto libero da convenzioni. Una semplicità priva di vincoli”.
Il
comportamento di Edward è ambiguo. Si scopre che dice le stesse frasi, fa gli
stessi regali e tratta allo stesso modo entrambe le donne.
“Non è possibile
raccontare la stessa storia due volte e aspettarsi un finale diverso”.
Anche la
vita di Jane è in pericolo? È la casa ad essere pericolosa? O il suo
costruttore? Chi è il vero colpevole?
La storia di
presenta subito affascinante. Scritta con un’abilità ipnotica, ti spinge a
leggere, capitolo dopo capitolo. Si susseguono, in modo alternato, le vite di
Emma e di Jane. Un capitolo ciascuno. Prima e durante. Due vite. Due storie.
Una ragazza morta. Una probabile vittima.
Monica Brizzi: Ogni singola cosa
Autore:
Monica Brizzi
Titolo: Ogni
singola cosa
Editore:
Self-publishing
Genere: Rosa
Anno di
pubblicazione: maggio 2017
Pagine: 250
SINOSSI
Rebecca Ferrari adora il mare. Non c'è niente
al mondo che ami quanto tornare ogni anno dai suoi amici. Tutto il resto,
invece, non le interessa granché, specialmente la gente, ed è difficile che
qualcuno le vada a genio. È sicura che con Samuel Baroni, il proprietario
dell’hotel più in della zona, le cose non saranno diverse. Rebecca sa che è un
imprenditore abituato ad avere tutto e a non prestare attenzione agli altri. I
modi bruschi e la mancanza di tatto ne fanno uno squalo, nel suo lavoro, e lei
non vuole averci niente a che fare. Questo, almeno, è ciò di cui si convince
prima di conoscerlo.
Scontrosi, ribelli, fintamente educati, nervosi, distanti, freddi. Samuel e Rebecca sanno benissimo che tipo di persona sono. Quello che non sanno, è quanto abbiano bisogno l'uno dell'altra.
Scontrosi, ribelli, fintamente educati, nervosi, distanti, freddi. Samuel e Rebecca sanno benissimo che tipo di persona sono. Quello che non sanno, è quanto abbiano bisogno l'uno dell'altra.
Rebecca è
una donna impenetrabile. Ha blindato i suoi sentimenti dietro una lastra di
ghiaccio bella spessa. Si mostra
cordiale, educata, ma in realtà non gliene importa niente della gente. Circondata
dai suoi cari amici, riesce a ristabilire un equilibrio nella sua vita… Fino a
quando non arriva Samuel a spezzare le sue labili sicurezze.
Samuel è un
imprenditore di successo. Sicuro di sé, prepotente, bello ma non perfetto,
attira gli sguardi di chiunque e incute timore. Viaggia spesso per lavoro e ha
fatto costruire un albergo lì, proprio nell’unico posto dove Rebecca si sente
al sicuro.
“Essere la Principessa
dei Ghiacci quando gli altri sono gli
Abitanti di Sole è facile,
ma con il Signore degli Inferi la situazione
cambia”.
Per Rebecca,
i suoi amici e la sua famiglia sono l’ancora della salvezza. Per loro, e anche
per se stessa, è riuscita a riprendersi dagli anni bui, dove il cibo era un
nemico da combattere ed evitare.
“Volevo scomparire,
diventare sempre più piccola fino a rendermi invisibile.
L’invisibilità mi sembrava un buon sistema per
proteggermi dal mondo”.
La presenza di Samuel, inizia a diventare
frequente nella sua vita. Ma lei non prova nessun sentimento. Odia tutta
l’umanità e non ha intenzione di farsi abbindolare da un uomo bello, ricco e
pieno di donne. Però…
“Lui ride. Quanto mi
fa impazzire quando fa così.
È come se trattenesse
queste risate e le facesse esplodere solo per farmi felice”.
Il problema
degli uomini belli e ricchi, è quasi sempre lo stesso: non si fidano delle
donne, perché lo vogliono solo per i suoi soldi.
Ma Samuel
riconosce subito in Rebecca una donna diversa. Lei lo evita, quasi. Non si
butta tra le braccia come se fosse l’unico uomo sulla faccia della terra, per
disperazione o interesse. Lei lo prende in giro, insieme ridono. Lui ride molto
bene J
Una
telefonata, un invito, un equivoco, la presenza decisa, quasi imposta di
Samuel, diventa la quotidianità per Rebecca. Quando non c’è, le manca. Quando
non telefona, aspetta. Quando lo vede, ha le farfalle nello stomaco. Che il
ghiaccio si stia sciogliendo?
Io avrei
intitolato questo romanzo “Tutti pazzi per Samuel”. È un uomo intrigante, non è
stronzo, ma deciso. Lui non domanda, afferma. Allontana tutti con uno sguardo
truce. Amo quando dilata le narici e sospira.
La scrittura
è fluida, anche se avrei smussato le descrizioni circostanti. A volte erano
troppo lunghe. Io volevo sapere di Rebecca e Samuel. Tutti gli incontri con gli
amici, i tanti personaggi, le marachelle di Ginevra (spero di non aver
sbagliato il nome, perché non l’ho segnato), dovevano essere solo un contorno,
invece prendono un bel po’di spazio. Però questo fa parte di un giudizio
personale.
Invece mi
sono piaciute le descrizioni di Rebecca, il suo malessere, le sue insicurezze,
il suo modo di nascondersi dietro qualunque cosa pur di non diventare
nuovamente vulnerabile. Quando racconta il suo passato a Samuel, è un momento
bellissimo da leggere. E mi piace anche Samuel. Adoro Samuel in tutto quello
che fa. In tutto quello che non dice. Loro sono due personaggi così belli che
bastavano per tutto il romanzo.
Come sempre,
nei romanzi di Monica Brizzi, c’è quella live ironia che smorza i toni, come a
non volersi prendere troppo sul serio. C’è sempre il sentimento che inveisce
contro ogni avversità. C’è sensualità che non diventa mai volgarità. È sempre una piacevole
lettura.
S. J. Watson: Non ti addormentare
Autore: S.J.
Watson
Titolo: Non
ti addormentare
Editore:
Edizioni Piemme
Genere:
Thriller
Anno di
pubblicazione: 2012
Pagine: 416
#thriller #amnesia #NonTiAddormentare
SINOSSI
Ogni mattina Christine si sveglia senza
ricordi. Non sa a chi appartenga la casa in cui si trova, l'uomo che le dorme
accanto le è totalmente estraneo, e anche il suo viso, riflesso nello specchio
del bagno, le sembra molto meno giovane di quanto secondo lei dovrebbe essere.
È Ben, suo marito, a darle quotidianamente le coordinate della sua vita, a spiegarle chi è lui, chi è lei, e che cosa le è successo anni prima, un incidente che ha modificato radicalmente la sua esistenza, privandola dei ricordi e costringendola a ricominciare ogni giorno un difficile apprendimento.
Ma Ben le dice tutto? E se è così, perché non le ha parlato del dottor Nash, un giovane neuropsichiatra deciso a studiare il suo caso, con cui Christine si incontra di tanto in tanto e che la spinge a tenere un diario? E perché su una pagina di questo diario Christine ha scritto "non fidarti di Ben"?
Giorno dopo giorno, con l'aiuto del dottor Nash, lampi di memoria attraversano la mente di Christine, tessere baluginanti di un mosaico che fatica a ricomporsi nella sua interezza e che, con il passare del tempo, le sembra sempre più minaccioso e inquietante. Finché dal passato emergerà il vero pericolo, quello che, senza che lei ne sia consapevole, si è appropriato della sua vita.
Uno straordinario romanzo, teso e appassionante, una storia che non dà tregua e che mette in discussione l'idea stessa di realtà.
È Ben, suo marito, a darle quotidianamente le coordinate della sua vita, a spiegarle chi è lui, chi è lei, e che cosa le è successo anni prima, un incidente che ha modificato radicalmente la sua esistenza, privandola dei ricordi e costringendola a ricominciare ogni giorno un difficile apprendimento.
Ma Ben le dice tutto? E se è così, perché non le ha parlato del dottor Nash, un giovane neuropsichiatra deciso a studiare il suo caso, con cui Christine si incontra di tanto in tanto e che la spinge a tenere un diario? E perché su una pagina di questo diario Christine ha scritto "non fidarti di Ben"?
Giorno dopo giorno, con l'aiuto del dottor Nash, lampi di memoria attraversano la mente di Christine, tessere baluginanti di un mosaico che fatica a ricomporsi nella sua interezza e che, con il passare del tempo, le sembra sempre più minaccioso e inquietante. Finché dal passato emergerà il vero pericolo, quello che, senza che lei ne sia consapevole, si è appropriato della sua vita.
Uno straordinario romanzo, teso e appassionante, una storia che non dà tregua e che mette in discussione l'idea stessa di realtà.
Christine si sveglia. Non conosce
l’uomo che le dorme accanto. Anche la casa le sembra ignota. Ma la sorpresa
maggiore è quando si guarda allo specchio: non si riconosce. Gli occhi sono i
suoi, ma tutto il resto è diverso, invecchiato, rugoso. È come se fosse più
vecchia di oltre vent’anni. Christine ha quarantasette anni. Cos’è successo
negli ultimi venticinque anni? Non ne ha memoria.
Ogni volta
che va a dormire, il suo cervello si azzera e non ricorda nulla della sua vita
vissuta nell’ultimo ventennio.
“È a questo punto che
avverto un barlume di qualcosa che associo alla memoria.
Ma quando la mia mente
cerca di afferralo si allontana come cenere al vento,
e a un tratto mi rendo conto che nella mia
vita c’è un allora, un prima,
anche se non so dire
prima di cosa, e un adesso,
e anche fra questi due estremi c’è soltanto un
lungo,
silenzioso vuoto che mi ha condotta qui, a lui
e me, in questa casa”.
Ben, il marito, ogni giorno le ripete
sempre la stessa storia: “Hai avuto un incidente, eri in coma, hai perso la
memoria, io ti amo”.
“Qualsiasi cosa lui mi
dirà, domani al mio risveglio l’avrò dimenticata.
L’oggi è tutto quello che possiedo”.
Il dottor Nash lavora sulla sua memoria. È
un neuropsicologo. Le ha consigliato di scrivere un diario. Tutte le
informazioni che riceve durante il giorno, dovrà scriverle e rileggerle per
collegare i giorni che si susseguono.
Christine fa
questo di nascosto dal marito. Sul diario, a caratteri maiuscoli ha scritto
“NON FIDARTI DI BEN”.
Christine
inizia ad avere barlumi di ricordi, scene del passato che Ben le tiene
nascoste. Ad esempio scopre che aveva scritto un libro ed era stato pubblicato.
Sa che le piace scrivere e conosce le lettere sulla tastiera, tanto da batterle
senza guardare. Scopre anche di avere un figlio, Adam, anche se il marito le
aveva detto che non avevano figli.
“Ci sono ricordi di
cui è meglio fare a meno.
Cose che è meglio
perdere per sempre”.
È proprio un
trauma ad aver causato a Christine questa amnesia. Ma perché suo marito non è
sincero con lei? La vuole proteggere o non vuole che ricordi qualcosa in
particolare? Perché il dotto Nash preferisce vederla di nascosto? Che fine ha
fatto Clare, la sua migliore amica?
Sono tante
le domande che attendono risposta.
La storia è
molto intensa, scritta in modo affascinante, ipnotico. È suddivisa in tre
tempi, ma sono tutti lineari, solo qualche flashback di visioni che sorprendono
Christine all’improvviso. Piano piano, tutti i pezzi del puzzle si incastrano.
Il romanzo si presenta pacato, ma mai noioso. Solo verso la fine, tutto accade
velocemente, la lettura incalza e si
arriva al finale.
Presumo che
si tratti di un colpo di scena. Per molti lo sarà. Io non mi sono sorpresa affatto, ma questo non
ha smorzato il piacere della scoperta.
Un lettura
da non perdere.
Mary Kubica: Una brava ragazza
Autore: Mary
Kubica
Titolo: Una
brava ragazza
Editore:
Newton Compton Editori
Genere:
Thriller
Anno di
pubblicazione: 2015
Pagine: 317
#thriller #rapimento #unabravaragazza #marykubica
SINOSSI
Mia Dennett è figlia di un importante giudice
di Chicago, ma ha scelto di condurre una vita semplice, lontana dai quartieri
alti e dalla mondanità in cui è cresciuta. Una sera come tante, entra in un bar
per incontrare il suo ragazzo ma, all'ennesima buca di lui, Mia si lascia
sedurre da un enigmatico sconosciuto dai modi gentili. Colin Thatcher - questo
il vero nome del suo affascinante nuovo amico - sembra il tipo ideale con cui
concedersi l'avventura di una notte. Peccato che si rivelerà il peggior errore
della sua vita: Colin infatti è stato assoldato per rapirla. Ma quando
Thatcher, invece di consegnare l'ostaggio, decide di tenere Mia con sé e di
nasconderla in un remoto capanno del Minnesota, il piano prende una piega del
tutto inaspettata. A Chicago, intanto, la madre di Mia e il detective Gabe
Hoffman, incaricato delle indagini, sono disposti a tutto pur di ritrovare la
ragazza, ma nessuno può prevedere le conseguenze che un evento tanto traumatico
può avere su una famiglia apparentemente perfetta...
Onestamente
mi aspettavo di più da questo romanzo, un po’ per la struttura (prima, dopo) un
po’ per lo stile di scrittura.
Mia Dennet ha venticinque anni. Insegna
Arte alle superiori ed è figlia del giudice di contea.
Grace Dennet è la sorella maggiore di
Mia. È un brillante avvocato e la prediletta del padre.
Eve è la madre e James è il padre.
Gabe Hoffman è l’ispettore di polizia
che sta seguendo il caso.
Mia Dennet scompare per tre mesi: è
stata rapita da un ragazzo che non esegue gli ordini. C’era un mandante, un
uomo senza scrupoli che aveva chiesto il rapimento della ragazza in cambio di
un lauto compenso. Colin esegue le istruzioni fino a un certo punto. Non consegna la
ragazza. La tiene con sé. Si nascondono in attesa di un piano migliore.
Eve, la
madre di Mia, è l’unica a preoccuparsi per la figlia scomparsa. Non sa se sia
viva o morta e questo dubbio la tormenta notte e giorno. Cucina i cibi
preferiti di Mia, le organizza una festa di compleanno (magari tornerà a casa
proprio quel giorno) e la aspetta. Sempre.
Eve è sempre
in contatto con l’ispettore Hoffman e lui è premuroso nel riferirle eventuali
novità o silenzi.
Al
contrario, James, il padre di Mia e giudice, è quasi infastidito e
disinteressato per la sorte di Mia. Da adolescente la ragazza si era cacciata
spesso nei guai e lui, per evitare scandali o danneggiare la sua reputazione,
aveva contattato le persone giuste per coprire ogni pettegolezzo.
Ma perché
hanno rapito Mia e non sua sorella, oppure suo padre?
La lettura
diventa pesante e noiosa a causa dei continui “le ricordo, mi fermo, le dico,
le spiego, guido, scelgo…”. Sono tutte azioni che sembrano più un diario che
non un romanzo. Questo stile proprio non mi piace. Ogni capitolo è visto da un
punto di vista e un periodo diverso: Colin prima, Eve dopo, Gabe dopo, Gabe
prima. Un continuo avanti e indietro,
appesantito dalle “azioni” meccaniche (ho detto, ho fatto) che mi faceva venire
voglia di mollare la lettura. Ma questa volta ho resistito e sono arrivata fino
in fondo.
Non sono
rimasta sorpresa da quello che doveva essere un colpo di scena. E comunque, per
essere un thriller, non c’è nessuna suspense.
Eppure,
sembra che questo romanzo abbia riscosso molto successo. Più un libro è osannato, più alte sono le
aspettative, più grandi sono le delusioni.
Jennifer E. Smith: La probabilità statistica dell'amore a prima vista
Autore:
Jennifer E. Smith
Titolo: La
probabilità statistica dell’amore a prima vista
Editore:
Sperling & Kupfer
Genere: Rosa
Anno di
pubblicazione: 2013
Pagine: 230
#adolescenti #amore #romanzorosa
SINOSSI
Poteva andare in mille altri modi. Se non
avesse aspettato l'ultimo momento per provarsi il vestito. Se non avesse
dimenticato il libro. E se avesse corso un po' più in fretta per raggiungere il
gate... Forse sarebbe arrivata in tempo. Hadley non riesce a credere di aver
perso il volo che avrebbe dovuto portarla a Londra, al matrimonio di suo padre.
Per soli quattro minuti! Che cosa sono quattro minuti? Il tempo di
un'interruzione pubblicitaria, di una pausa tra una lezione e l'altra, della
cottura di un piatto nel microonde. Eppure è bastato quel piccolo,
imprevedibile ritardo per mandare tutto all'aria. E ora eccola lì, costretta ad
aspettare il volo successivo, davanti a un check-in deserto, con la valigia in
mano e un groppo in gola. Ma, proprio in quel momento, i suoi occhi incontrano
quelli di Oliver, il ragazzo più bello che abbia mai visto. Un sorriso, qualche
battuta e Hadley scopre di essere seduta accanto a lui in aereo. È timida, ma
inspiegabilmente trova naturale confidarsi, come se lo conoscesse da sempre.
Gli parla di suo padre, quel padre assente e distante che ora sta per sposare
una donna che lei non ha mai avuto il piacere - o il dispiacere - di
incontrare. Oliver, invece, è ironico e vagamente misterioso, e per qualche ora
riesce a distrarla dai pensieri che le affollano la mente. E a farla
innamorare. Quando l'aereo atterra, si scambiano un bacio appassionato subito
prima di perdersi nella folla del ritiro bagagli.
Mi è
piaciuto solo un quarto del romanzo, cioè quando Hadley sta con Oliver.
Di tutto il
resto ne avrei fatto a meno.
Hadley è una diciassettenne che deve
andare a Londra in occasione del matrimonio del padre. Per lei non è facile da
accettare (dopo essere stata “abbandonata” insieme alla madre), ma la donna la
incoraggia a partire, perché un giorno potrebbe pentirsene.
Hadley
arriva all’aeroporto in ritardo e grazie a questo contrattempo, perde l’aereo. Questo le permette di incontrare il
magnifico Oliver.
Oliver è un ragazzo simpatico, con una
buona parlantina, spiritoso e piuttosto istruito.
Il romanzo
racconta le 24h dei due ragazzi: l’incontro, il viaggio in aereo,
l’allontanamento verso i rispettivi motivi che li avevano spinti ad andare a
Londra e il ricongiungimento.
È molto
romantico e divertente (quando parla con Oliver). Piuttosto adolescenziale, ma
va bene che sia rivolto a un pubblico giovane. Decisamente improbabile. Abbastanza
noioso per la rimanente parte.
Nicola Doherty: La ragazza fuori ufficio
Autore:
Nicola Doherty
Titolo: La
ragazza fuori ufficio
Editore:
Mondadori
Collana:
Omnibus
Genere: Rosa
Anno di
pubblicazione: 2012
Pagine: 322
#laragazzafuoriufficio #recensione #romanzo #taormina
SINOSSI
Non si prospetta una grande estate per Alice
Roberts, giovane aspirante editor che lavora in una casa editrice di Londra.
Olivia, il suo capo, la terrorizza, la carriera sembra essere a un punto morto
e il suo ragazzo le ha appena comunicato con un SMS che tra loro è finita. Il
destino, però, ha in serbo una sorpresa: Olivia deve essere operata d'urgenza,
e sarà quindi Alice ad andare al suo posto a Taormina per affiancare l'attore
di Hollywood più quotato del momento, di cui lei è una fan scatenata, nella
stesura della sua attesissima autobiografia. La situazione è delicata e il compito
si rivela non dei più semplici: Luther Carson, questo il nome del "bad
boy", è troppo distratto dalla bella vita e tutto fa tranne che lavorare
al libro, mettendo a dura prova la pazienza del ghostwriter che lo segue e del
proprio enigmatico ma affascinante agente. La posta in gioco è alta: Alice deve
a tutti i costi portare a casa il risultato, altrimenti rischia di perdere il
lavoro. Conoscere Luther è per lei un sogno che sta diventando realtà, e la
tentazione di mischiare il dovere con il piacere è molto forte, ma ciò che
l'aspetta in Sicilia non è affatto quello che lei si immagina...
Alice ha
quasi ventisette anni. Lavora come assistente editor e ha una cotta
stratosferica per Luther Carson. Chi è? Un attore famoso, bellissimo e ovviamente
irraggiungibile.
La Casa
Editrice per cui lavora Alice, ha bisogno di qualcuno che sproni Luther a
scrivere la sua autobiografia. Hanno puntato su questo libro e non possono
lasciarsi scappare questa opportunità. Naturalmente, la CE ha bisogno di notizie
scottanti, pettegolezzi, curiosità… e così Alice parte verso la Sicilia, a
Taormina: è lì che si rifugia il famoso attore, naturalmente a spese della Casa
Editrice.
Alice non
sta più nella pelle, presto si dimentica di Simon, un ragazzo con cui era uscita
per due mesi che l’ha lasciata di punto in bianco, per trascorrere il suo tempo
con, niente-poco-di-meno, Luther Carson.
È come se io dovessi scrivere l’autobiografia di Biagio Antonacci, di Raz
Degan, di Luke Perry. Non lo so, sono le prime persone cui ho pensato. Chi ci
penserebbe più a un ex?
All’improvviso,
Alice si trova catapultata in un modo diverso, fatto di rivalità, ricchezze,
protagonismo, gite su mega yacht, discoteche alla moda e ristoranti con privè.
Lo champagne scorre a fiumi, nell’attesa che Luther si decida a farsi
intervistare per scrivere questo benedetto libro.
Fin da
subito, Alice si scontra con Sam, l’agente dell’attore. Sam è un maniaco del controllo,
piuttosto sbrigativo e sgarbato, sicuramente contrario alla stesura di questo libro,
temendo un riscontro negativo nei confronti della carriera dell’attore. Perché,
in effetti, il passato di Luther è da dimenticare. Al contrario, Alice non
pensa che questo libro rappresenti la fine di una carriera promettente, ma la
fine di un certo tipo di vita, come se Luther (scrivendo questa autobiografia)
volesse lasciarsi il passato alle spalle.
M a poi
accade qualcosa…
“La cotta che avevo
per Luther è stata sostituita da un’attrazione per Sam, un’attrazione vera”.
Di per sé,
la storia non è il massimo dell’originalità. Ci sono molti personaggi, ma non
creano confusione. Devo dire che è stata una piacevole lettura, tranquilla,
scorrevole, deliziosa. Mi sono ritrovata con nostalgia, vicino alla mia
Sicilia, l’Etna (il gigante buono, come lo chiamano i siciliani), il mare, il
cibo vario e squisito, “qui non esistono
le insalate senza olio”,dice Sam. E poi le vie nel centro di Catania, i
numerosi bar, la gente. È stato un tuffo nel passato, alle mie origini.
Alice è un
personaggio insicuro, ogni donna che incontra la vede più bella di lei, si
veste malissimo e non sa valorizzarsi. Però, quando vuole, riesce a tirare
fuori il carattere.
Sam è il
personaggio che più mi ha incuriosito, con i suoi modi sgarbati, maniaco del
controllo, intransigente. Però, all’occasione, sapeva mostrarsi premuroso,
gentile, quasi dolce ma senza esagerare.
Non è un
romanzo impegnativo, se avete voglia di una lettura graziosa e frizzante, con
lo sfondo del mare e della Sicilia, ecco, questo fa per voi.
Ann Morgan: La gemella sbagliata
Autore: Ann
Morgan
Titolo: La
gemella sbagliata
Editore:
Piemme
Genere:
Thriller
Anno di
pubblicazione: gennaio 2017
Pagine: 392
SINOSSI
Hai mai avuto paura di restare intrappolata
nella vita di un'altra? Helen ed Ellie sono gemelle. Identiche. Almeno così le
vedono gli altri. Ma le due bambine sanno che non è così: Helen è la leader,
Ellie la spalla. Helen decide, Ellie obbedisce. Helen pretende, Ellie accetta.
Helen inventa i giochi, Ellie partecipa. Finché Helen ne inventa uno un po'
troppo pericoloso: scambiarsi le parti. Solo per un giorno. Dai vestiti alla
pettinatura ai modi di fare. Ed ecco che Ellie, con la treccia di Helen,
comincia a spadroneggiare, mentre Helen si finge la sottomessa e spaventata
Ellie. È divertente, le due bambine ridono da matte. Ci cascano tutti, perfino
la mamma. Ma, alla sera, quando il gioco dovrebbe essere finito, e Helen
pretende di tornare a essere se stessa, Ellie per la prima volta dice di no.
Ormai è lei la leader. E non tornerà indietro. Da questo momento, per la vera
Helen comincia l'incubo...
Helen ed Ellie sono due gemelle di
sette anni. Fisicamente sono uguali, tanto che è difficile distinguerle, ma il
loro comportamento è molto diverso.
Helen è la leader, quella forte,
intelligente e decisa.
Ellie è la sorella sottomessa,
ubbidiente, docile e un po’ ritardata.
Un giorno,
per noia, fanno un gioco: invertirsi i ruoli.
Così Ellie
assume la postura dritta e sicura di Helen. Helen, invece, trascina i piedi e
allarga il colletto della maglietta.
Il gioco
doveva finire, ma a Ellie piace essere Helen.
Questo gioco
che non ha fine, cambierà drasticamente le vite delle due ragazze.
Oppressa per
non essere creduta da nessuno (la madre, le insegnanti, gli amici), Helen
diventa più instabile, mentalmente confusa, incapace di difendersi.
“Per quanto si impegni
a essere me, per quanto vada in giro con il mio nome e tutto quello che mi ha
rubato e non vuole restituirmi, la storia sarà sempre lì, come una vecchia
roccia ricoperta di muschio. Lei resterà sempre e soltanto Ellie che prova a
essere me”.
Succedono
alcuni episodi che allontanano Helen, per tutti Ellie, dalla famiglia e le due
sorelle non si frequentano per molti anni. Continuano la loro vita nella
menzogna.
“È come se Ellie
avesse preso Helen e le avesse cambiato forma, aggiungendo pezzi qua e là, e
così, al posto che sarebbe stato di Helen, adesso c’è una creatura nuova e
irriconoscibile. È una HELLLIE, non una Helen. Helen se n’è andata. E inizio a
pensare che forse non tornerà più.
La storia è
molto interessante, ma solo durante la lettura si capisce quanto tempo sia
passato. Ogni capitolo, infatti, è scritto in due periodi diversi: prima e
oggi. Solo che questo non è specificato. Diventa difficile seguire il filo
logico degli avvenimenti. Comunque, tra i loro sette anni (quando hanno
iniziato il gioco) e oggi, sono passati circa quindici anni.
Ellie, con
l’identità di Helen, si è sposata con Nick e hanno una bambina. Ellie, è in
coma a causa di un incidente.
Nick va alla
ricerca di Ellie, (che invece è Helen), pensando che possa aiutare sua moglie a
svegliarsi dal coma.
Mentre la
finta Helen ha avuto una vita intensa, costruendosi una famiglia e ottenendo un
buon lavoro, la vera Helen non ha combinato molto: droga, dissolutezza,
sbandamento, centri per malati mentali…
Helen (per tutti Ellie) diventa una ragazza difficile, a tratti cattiva, piena di rabbia perché nessuno
le crede. Perché sua sorella le ha rubato l’identità. Perché, comunque,
entrambe hanno problemi mentali. Non
basta cambiare nome, per diventare ciò che non siamo.
Helen sfoga
la sua rabbia con il disegno, ed è brava. Quando si trova a casa di Nick, pensa
di potersi riappropriare della sua vita, mentre la sorella impostora è in coma,
ma non è così facile.
La trama è
avvincente, ma scritta in modo confuso. Peccato, poteva essere una lettura
migliore.
Luca Bianchini: Istant Love
Autore: Luca
Bianchini
Titolo:
Istant Love
Editore:
Mondadori
Genere:
Narrativa
Anno di
pubblicazione: 2004
Pagine: 347
#mondadori #lucabianchini #relazioni #tradimenti
SINOSSI
A Daniele non manca nulla. Ha carattere,
successo, amici e - soprattutto l'amore di Viola, lieve e solitaria, che adora
la cucina e le scarpe coi tacchi. Questa vita perfetta viene sconvolta
dall'arrivo di Rocco, un ragazzo quasi qualunque, che i due incontrano in
treno. Senza esserne pienamente cosciente, Rocco s'intromette nel rapporto
collaudatissimo di Daniele e Viola, e lo mette in discussione. Non ne nascerà
un triangolo, ma un'acrobazia d'amore. Una soluzione estrema, e per certi versi
paradossale, in cui i confini sono sfumati, le identità confuse, l'orientamento
perduto. L'unico modo di andare avanti è sperimentare, sperando di arrivare
prima o poi a una migliore, anche se faticosa, presa di coscienza della realtà.
Rocco è un
tipo intelligente, di gradevole compagnia e ispira subito fiducia. Durante un
viaggio in treno, conosce Viola e Daniele, una coppia di fidanzati con cui attacca
subito bottone. Soprattutto Viola, perché Daniele dorme per il resto del
viaggio.
Rocco e
Viola si scambiano i numeri di telefono, galeotta la scusa che lei ha bisogno di
aiuto per la tesi che Rocco ha già fatto.
“Daniele incarnata
esattamente lo stereotipo dell’amante perfetto.
L’uomo che mette
d’accordo mamme e figlie, senza provocare traumi nelle amiche”.
Eppure,
nonostante questo, Viola si sente attratta da Rocco. Un’uscita, un cinema, un
bacio rubato… e lei si sente sicura, gratificata, piacente. Viola è un po’
Lolita, un po’ il soldato Jane. Appare bambina in un corpo da donna, un po’
ingenua e spensierata ma sa anche lottare per ottenere ciò che vuole.
“Viola sembrava di
nuovo Lolita. Una quindicenne alle prime bugie.
La bambina che gioca col fuoco e fa bruciare
solo te”.
Lei ama il
suo Daniele.
“Erano una coppia
rilassata. Uguali e diversi, unici e complementari.
Adamo ed Eva nell’Eden
metropolitano”.
Daniele ama
la sua Viola.
Ma c’è
Rocco. E Rocco diventa amico di entrambi, quasi volessero contenderselo
reciprocamente. Daniele e Rocco giocano a tennis, vanno a bere qualcosa insieme
e bevi, bevi…
Una sera,
durante una festa, Daniele bacia Rocco. Rocco ricambia.
È strano. È
nuovo. È diverso. È bello.
I due uomini
sono confusi. Non gli è mai capitata una situazione del genere. Daniele ama
Viola, la vuole, la desidera. A Rocco piacciono le donne, ma gli piace anche
Daniele. Gli piace la sua compagnia e non solo.
Subito sono
in crisi. Vedersi? Parlarne? Fare finta di niente?
“Non lo dire e non
sarà mai stato.
Non lo pensare più e
non lo dovrai dimenticare”.
Una storia
che racconta amore e amicizia. I personaggi sono comuni, con le loro debolezze,
pregi e confusioni esistenziali.
Lo stile mi
è piaciuto. All’inizio sono rimasta incantata dalla scrittura, poi mi stavo
annoiando. Di nuovo ritrovo interesse. Ci sono tante belle frasi da
sottolineare e la trama si intreccia in un modo inaspettato.
La
confusione di capire se stessi, la voglia di vivere una nuova esperienza senza
ferire troppo chi ci sta accanto. I tradimenti. Le ripicche. I pianti
silenziosi. I messaggi senza risposta. Le gelosie.
“Viola rappresentava
tutti i sensi di colpa di Rocco.
Il tradimento, la scorrettezza, il peccato
laico, quello che aveva fatto e
che non avrebbe mai
dovuto fare.
Lui, invece, era per
lei semplicemente il peggiore dei rivali”.
Forse avrei
smussato qualche dettaglio sul lavoro, alla fine ciò che interessa è il
rapporto a tre che si viene a creare. I sentimenti. Gli stati d’animo. Le
paranoie. La rabbia. L‘amore.
È una storia
senza vinti né vincitori, che lascia un po’ storditi un po’ sorpresi.
Lily Anne: Appartieni solo a me
Autore: Lily
Anne
Titolo:
Appartieni solo a me
Editore:
Elister Edizioni
Genere:
Rosa-Erotico
Anno di
pubblicazione: 2017
Pagine: 127
#lilyanne #elisteredizioni #rosa
SINOSSI
Dopo essere scappata, lasciando il suo futuro
sposo sull’altare, Melinda spera di trovare finalmente la libertà che cerca a
New York.
Purtroppo, però, proprio il giorno del suo arrivo, si ritroverà coinvolta in un gioco di potere e ricatti tra suo nonno e un uomo tanto misterioso quanto affascinante, Simon Austin.
Spaventata dalle minacce di quest’ultimo e da ciò che potrebbe causare alla sua famiglia, Melinda si ritroverà costretta ad accettare di sposare Simon, perdendo così la sua agognata libertà.
Presto Melinda scoprirà che dietro a quel matrimonio, c’è un mondo di menzogne e segreti inconfessabili, in grado di distruggere ogni sua sicurezza e mettere a repentaglio quel fragile sentimento che lentamente sta nascendo tra lei e Simon.
Contenuto extra. I primi capitoli di "Amarsi a Natale” di Lily Anne.
Purtroppo, però, proprio il giorno del suo arrivo, si ritroverà coinvolta in un gioco di potere e ricatti tra suo nonno e un uomo tanto misterioso quanto affascinante, Simon Austin.
Spaventata dalle minacce di quest’ultimo e da ciò che potrebbe causare alla sua famiglia, Melinda si ritroverà costretta ad accettare di sposare Simon, perdendo così la sua agognata libertà.
Presto Melinda scoprirà che dietro a quel matrimonio, c’è un mondo di menzogne e segreti inconfessabili, in grado di distruggere ogni sua sicurezza e mettere a repentaglio quel fragile sentimento che lentamente sta nascendo tra lei e Simon.
Contenuto extra. I primi capitoli di "Amarsi a Natale” di Lily Anne.
Melinda è
una ragazza di venticinque anni, succube della madre che bada molto alle
apparenze, tanto che il matrimonio con Roberto è una buona occasione per salire
un altro gradino verso la società abbiente. Melinda, però, per quanto voglia
bene a Roberto, non lo ama e lo molla sull’altare.
Dopo questo
episodio, forse per punizione o per vergogna, i genitori decidono di mandarla
dai nonni a New York.
A Melinda
sembra un’ottima via di fuga, ma non sa che qualcuno l’aspetta per farle del
male.
“Avrebbe pagato un
prezzo per cui non aveva colpe, non le avrei concesso alcun tipo di sconto,
l’avrei costretta a piegarsi a me, le avrei tolto ogni cosa”.
Simon è un
avvocato e si occupa dei diritti umani. È divorziato e vuole rivedere suo
figlio a tutti i costi.
La storia
inizia con calma ma, all’improvviso, diventa mistero e passione.
Perché Simon
vuole fare del male a Melinda? Perché la vuole possedere con forza? Cosa ha a
che fare il nonno di Melinda con quella storia?
La scrittore
è piacevole, lineare, a tratti piccante, avvolta dalla curiosità di sapere cosa
può volere Simon da Melinda.
Non c’è un
vero e proprio colpo di scena, ma alla fine tutti i nodi vengono al pettine.
Soddisfacente
Gayle Forman: Laggiù mi hanno detto che c'è il sole
Autore:
Gayle Forman
Titolo:
Laggiù mi hanno detto che c’è il sole
Editore:
Mondadori
Genere:
Narrativa
Anno di
pubblicazione: 2015
Pagine: 188
#suicidio #narrativa #gayleforman
SINOSSI
"Mi rincresce informarvi che mi sono
tolta la vita. Era una decisione che meditavo da tempo e di cui mi assumo tutta
la responsabilità. So che vi addolorerà, e mi dispiace tanto per questo, ma
dovevo porre termine alla mia sofferenza. Voi non c'entrate niente, è stata una
mia scelta. Voi non avete nessuna colpa.Questa è la lettera che Cody riceve il
giorno in cui Meg, la migliore amica di sempre, si toglie la vita bevendo una
bottiglia di candeggina in una squallida stanza di un motel. Cresciute insieme,
Meg e Cody erano inseparabili, non esistevano segreti tra loro, o almeno questo
era quello che pensava Cody. Quando però va a recuperare le cose dell'amica
nella città dove un anno prima si era trasferita per andare al college, scopre
che c'è tutta una parte della vita di Meg da cui lei era stata esclusa: i
coinquilini, gli amici del college e Ben. Il ragazzo con la chitarra, un
sorriso strafottente e tanti, troppi lati oscuri. E poi c'è un file criptato
sul computer dell'amica che una volta aperto sconvolgerà Cody: all'improvviso
tutto quello che credeva di sapere su Meg sembrerà non avere più senso."
L’ho letto
tutto d’un fiato. Volevo sapere la verità.
Meg e Cody
sono amiche per la pelle. Si conoscono fin dai tempi dell’asilo. Hanno diciotto
anni ma, a un certo punto, le loro strade si dividono. Non solo perché Meg ha
vinto una borsa di studio e va all’università di Seattle, mentre Cody non può
permetterselo.
Le loro
strade si dividono perché Meg si suicida.
Nessuno
riesce ad accettare questa lacerante e dolorosa realtà, né i genitori di Meg e
nemmeno Cody, perfino Scottie, il fratello di dieci anni di Meg, riesce a
capacitarsi.
“Ecco, questa era Meg.
Una che non si tirava
mai indietro e si faceva in quattro
per risolvere i
problemi di tutti”.
I genitori
di Meg, chiedono a Cody di andare a Seattle per prendere i beni personali di
Meg. Lì Cody conosce i coinquilini della sua amica e scopre anche cose che Meg
che le aveva tenuto nascoste.
Grazie a
Harry (mago del computer, taciturno), Ben (chitarrista in una band, amico di
Meg e per lei qualcosa di più), Rich (lo scoppiato) e Alice (esuberante e
loquace) Cody riesce a decrittare un file e scoprire cosa stava accadendo a
Meg, prima di suicidarsi.
Che ci sia
qualcun altro dietro questo gesto estremo?
“Qualcuno ha convinto
Meg che la vita non valeva la pena di essere vissuta.
Che la morte era la soluzione migliore”.
In tutto
questo tormento, Cody deve lottare anche contro un sentimento imprevisto verso
Ben McCallister.
“Io voglio odiare Ben
McCallister.
Non sopporto che mi
guardi con quegli occhi muti,
che abbia quell’aria
vulnerabile, quasi supplice,come se avesse bisogno di conforto”.
Cody
si dimostra determinata a scoprire la verità, soprattutto a trovare un
colpevole. Lei si sente responsabile di quanto accaduto perché, forse, non le è
stata abbastanza vicina.
Ben si sente
responsabile allo stesso modo perché, forse, dopo esserci andato a letto, non
doveva farla sentire indesiderata nemmeno quando lei gli scriveva e-mail lunghe
dieci pagine.
I genitori
di Meg e suo fratello… tutti pensano di essere responsabili di quanto accaduto.
C’è un colpevole?
Chi è? E se non ci fosse nessun colpevole? Perché lo ha fatto?
Sono proprio
queste le domande che mi ponevo durante la lettura. Perché davanti a un gesto
del genere, così improvviso, così drastico, tutti si chiedono se lei avesse
scritto o detto qualcosa che lasciava trapelare le sue intenzioni suicide.
È scritto
molto bene, cattura l’interesse e spinge il lettore ad andare avanti. Per un
po’ ho viaggiato con Cody e Ben verso il Nevada. Ho seguito i loro litigi. I
loro sensi di colpa. Sono entrata nella storia pienamente, non ero solo una
spettatrice (lettrice), ma partecipavo pienamente alle loro ricerche. È stata
una bella esperienza.
Quando ho
letto la nota dell’autrice, ho capito ancora meglio il senso di quanto aveva
scritto sotto forma di romanzo.
Leggetelo.
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