giovedì 4 maggio 2017

Diego Galdino: Il primo caffè del mattino



Autore: Diego Galdino
Titolo: Il primo caffè del mattino
Editore: Sperling & Kupfer
Genere: Romanzo rosa
Anno di pubblicazione: 2013
Pagine: 217

SINOSSI
Nella città più romantica del mondo, a volte basta un caffè per farti innamorare. Massimo ha poco più di trent'anni, è il proprietario di un piccolo bar nel cuore di Roma, e non si è mai innamorato davvero. Ogni mattina, all'alba, attraversa le vie della città ancora addormentate, dove si sente il profumo del pane appena sfornato, e raggiunge il suo bar. Lì lo aspetta il primo caffè della giornata, quello dall'aroma più intenso, e dal sapore più buono. In fin dei conti sta bene anche da solo, continua a ripetersi man mano che il locale si anima: a tenergli compagnia ci pensano i clienti affezionati, con cui ogni mattina Massimo saluta la giornata fra tintinnio di tazzine, profumo di cornetti caldi e un po' di chiacchiere. Allora come mai, il giorno in cui improvvisamente entra nel bar una ragazza dagli occhi verdi, il viso spruzzato di lentiggini e l'aria sperduta di una turista straniera, Massimo non riesce a toglierle gli occhi di dosso... Né tanto meno a farsi capire in nessuna lingua: al punto che, tempo cinque minuti di interazione, si ritrova una zuccheriera rovesciata addosso, la porta sbattuta in faccia e qualcosa di molto simile a un cuore spezzato che gli martella nel petto. Ma la ragazza con le lentiggini, che viene da Parigi, di nome fa Geneviève e di mestiere inventa cruciverba, tornerà presto da Massimo: perché ha un segreto che non può rivelare a nessuno, e che la lega proprio a quel luogo.
Massimo - che da quando l'ha incontrata la prima volta, con la frangia spettinata e il vestito rosso - non se l'è più tolta dalla testa, non potrà che corteggiarla con le armi che conosce meglio: caffè, cappuccini e il fascino di Roma. Sperando che, nonostante tutti i segreti che Geneviève nasconde, entrambi si ritrovino a volere la stessa, unica cosa: bere insieme il primo caffè del mattino. 
Tutte le mattine. Tra equivoci, baci e lunghe passeggiate romane, una commedia romantica lieve, divertente e tutta italiana, con una protagonista d'eccezione: la città più magica del mondo.

Emme X, scrittrice (caffè schiumato con zucchero di canna). Diego Galdino, se fossi una sua cliente abituale, probabilmente mi descriverebbe così. E mi ritrovo benissimo nella descrizione di chi beve questo caffè: tazzina bollente, caffè espresso, due nuvolette di schiuma di latte adagiate con grazia quasi a formare una collina dei Campi Elisi. Per chi è dolce e un po’ salato, per chi vuole tutto e subito, per chi è convinto che si possono amare due persone nello stesso momento, per chi viaggia a fari spenti nella notte per arrivare dalla pelle al cuore.
Questa sono io.

Parliamo del libro.
Massimo ha ereditato il bar dal padre. Stare dietro al bancone non è un lavoro, ma ce l’ha nel DNA. Conosce tutti i suoi clienti, sia quelli abituali sia quelli di passaggio.
La storia inizia con la morte della signora Maria la quale, pochi giorni prima gli dice:

“Fammi una promessa: quando, in vita tua, penserai che qualcosa è davvero importante,
prometti che andrai fino in fondo,
che lotterai, combatterai,
e non lascerai il dubbio e la paura decidere per te.
Altrimenti ti condannerai a una vita di rimpianti”.

La vita di Massimo è sempre la stessa, ripetitiva, senza mai una novità. Fino a quando, un giorno, oltre i vetri del bar nota una ragazza. Da quel momento in poi, tutto cambierà…
Le descrizioni sono perfette, sembra di vedere i clienti, di passeggiare per Roma, di sentire l’aroma di caffè e il rumore di tazzine e cucchiaini che tintinnano.
La scrittura scorre piacevole tra le righe. È facile immergersi tra le parole (a volte in romanesco) che avvolgono il lettore curioso di scoprire qualcosa in più.
Qual è il segreto della signora Maria? Chi è Mel? Perché Geneviève sembra così spaventata dalla vicinanza di Massimo?
Conosciamo un uomo, Massimo, che si strugge per amore. Un uomo che è impreparato a questo nuovo sentimento. Lui si innamora di una donna piuttosto sfuggente, a tratti irraggiungibile e scontrosa. Massimo scopre la gelosia, l’insonnia, il tormento d’amore.
Stava così bene prima di incontrare Geneviève! Ma l’amore arriva e stravolge tutto, solo una cosa non può cambiare: il piacere di bere il caffè.
“Io voglio soltanto bere con te il primo caffè del mattino,
mi basta questo ma dev’essere ogni mattina per il resto della nostra vita.
Ti va?”.
Massimo fa tanta tenerezza. È un uomo d’altri tempi: educato, romantico, un po’ imbranato riguardo le faccende del cuore.
Quell’alone di mistero in cui ci si imbatte, è  una piacevole sorpresa che tiene in allerta il lettore. Tutto ritorna, il cerchio si chiude, nulla rimane in sospeso.
Volevo leggere questo romanzo da molto tempo, ma non trovavo mai lo spazio tra una recensione e l’altra che spesso si accumulavano. Finalmente, complice una gita al mare, mi sono immersa in una lettura scelta da me e non me ne sono affatto pentita.
Leggetelo, vi conquisterà.
Il mio voto è quattro tazze di caffè...



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