giovedì 4 maggio 2017

Graeme Simsion: L'amore è un difetto meraviglioso



Autore: Graeme Simsion
Titolo: L’amore è un difetto meraviglioso
Editore: Longanesi
Genere: Narrativa rosa
Anno di pubblicazione: 2013
Pagine: 303

SINOSSI
«Non riesco a staccarmi dalla lettura. Uno dei romanzi più appassionanti che abbia mai letto. Mi sono molto divertita e ora voglio a tutti i costi conoscere Don!»
Sophie Kinsella

Don Tillman sta per sposarsi. Gli manca soltanto la moglie perfetta. Mi chiamo Don Tillman, ho trentanove anni e sono un professore di genetica presso l’Università di Melbourne. Ho una posizione ben retribuita, seguo un’alimentazione strutturata e regolare, ho molta cura del mio fisico. Nel regno animale, non avrei alcuna difficoltà a trovare una compagna e a riprodurmi. Perciò, il motivo per cui sono ancora scapolo mi è oscuro. Tuttavia ho fatto una scoperta incredibile: statisticamente, gli uomini sposati sono in media più felici... e vivono più a lungo! Per questo ho dato vita a un progetto: il Progetto Moglie. Ho elaborato un algoritmo perfetto che mi consentirà di escludere le candidate inadatte – le fumatrici, le ritardatarie, le schizzinose, quelle troppo attente al loro aspetto... e tutte quelle che non rispondono agli altri criteri che ho incluso nelle sedici pagine del mio questionario. Questo è il resoconto scientifico – anche se mi hanno spiegato che si definisce romanzo – degli esiti del mio progetto. Leggendolo, incontrerete una persona che si chiama Rosie ed è la più inadatta delle candidate al mio Progetto Moglie. Ma troverete forse anche la risposta a una domanda fondamentale: l’amore può davvero cambiare un uomo? Anche un uomo come me? L’amore è un difetto meraviglioso è un romanzo d’esordio che è già un caso internazionale. Tra attimi di puro divertimento, scintillante ironia e commozione, vi farà scoprire una voce indimenticabile – quella di Don Tillman – ma soprattutto vi regalerà uno sguardo diverso sul mondo, come soltanto i grandi romanzi sanno fare.



Mi sono divertita a leggere questo romanzo. Innovativo, originale, ironico, complesso e dinamico.
Don Tillman ha trentanove anni, è professore di genetica presso l’Università di Melbourn. Ha cura del suo fisico, si allena diligentemente, segue un regime alimentare controllato ed è scapolo.
Ha dato vita al “Progetto moglie”, elaborando un algoritmo che esclude le candidate inadatte. Il progetto consiste nel far compilare alle eventuali donne con cui entra in contatto, un questionario di sedici pagine.
Lo so fa rabbrividire, ma ha un suo senso logico. D’altronde, Don agisce solo per logica.
Un’amica gli disse che “nel mondo c’è qualcuno ognuno di noi”, questo lo rincuorava, ma era difficile da trovare.
Don è metodico, fissato con l’orologio, tutta la sua vita è regolata dagli orari, dal tempo e se qualcosa o qualcuno ritarda, la sua vita è nel caos.
Un giorno, nel suo ufficio, si presenta Rosie, una ragazza del tutto inadatta per il “Progetto moglie”, ma per un equivoco, i due si ritrovano a cena insieme. Parlando del più e del meno, esce fuori che Rosie è alla ricerca del suo vero padre. Don, essendo un professore di genetica, si propone di aiutarla: basta individuare l’uomo sospettato e analizzare il suo DNA.
Sembra facile, ma la pratica si dimostra di più difficile della teoria.
Don è un uomo particolare, su questo non c’è dubbio. Di ogni persona che incontra, calcola l’IMC (Indice Massa Corporea). Tutta la sua vita è uno schema. In lui non emergono i sentimenti, perché ritenuti invalidanti. Ha una visione del mondo e dei rapporti sociali, del tutto personale.
“Non avevo amici, non facevo sesso, non avevo una vita sociale,
tutto perché ero incompatibile con le altre persone”.
L’arrivo di Rosie, però, stravolte tutte le sue abitudini, le sue certezze, i suoi schemi e tutto ciò che lui continua a fare abitualmente.
A un certo punto, Don si rende conto che il questionario non serviva a trovare una donna perfetta per lui, ma una donna che lo accettasse con tutte le sue manie.
Perché Don, di manie ne ha tante. Mentre leggevo, lo vedevo sempre più simile a Monch, l’investigatore ossessivo-compulsivo, schizofrenico e depresso di una serie televisiva, con la variante che Don somiglia a Gregory Peck.
Finalmente, Don, capisce anche un’altra cosa: i sentimenti non possono essere spiegati con la logica.
“Sono venuto qui questa sera perché quando ti accorgi che vuoi passare il resto della tua vita con qualcuno, vuoi che il resto della tua vita cominci il più presto possibile”.
Leggendo questo romanzo, mi sono trovata catapultata in un’altra dimensione. Don è un personaggio insolito, ma molto simpatico. Si troverà a fare cose che vanno contro la sua etica, pur di aiutare Rosie a trovare il suo padre biologico e tutto avverrà con tante difficoltà, peripezie e scene comiche.
Una storia che non annoia. Che insegna l’umanità verso chi non si conforma alla massa, ma sa distinguersi. Verso chi è disposto a cambiare, ma senza stravolgere completamente se stesso. Nessuno è perfetto, ma qualcuno può essere perfetto per noi.
Ve lo consiglio vivamente.



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