martedì 23 maggio 2017

J.P. Declaney: La ragazza di prima



AUTORE: J.P. Declaney
Titolo: La ragazza di prima
Editore: Mondadori
Genere: Thriller psicologico
Anno di pubblicazione: aprile 2017
Pagine: 389

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SINOSSI
Con quest'uomo ci andrei a letto. Gli ho detto poco più che buongiorno, eppure la parte più segreta di me, quella che sfugge al mio controllo, ha già espresso il suo giudizio. Lui mi tiene aperta la porta della sala riunioni e persino questo piccolo gesto di cortesia mi sembra carico di significato.
Non posso credere di essere a un passo, un solo piccolo passo, dall'aggiudicarmi la casa che lui, Edward Monkford – un innovatore, un architetto riservato e profondo –, ha progettato e realizzato in Folgate Street, civico 1, Londra.
Una casa straordinaria. Un edificio che coniuga l'avanguardia europea ad antichi rituali giapponesi. Design minimalista di pietra chiara, lastre di vetro insonorizzate e sensibili alla luce, soffitti immensi. Nessun soprammobile, niente armadi, niente cornici alle finestre, nessun interruttore, nessuna presa elettrica. Un gioiello della domotica, dove tutta la tecnologia è nascosta.
Una casa che però ha le sue regole, il Regolamento come lo chiamo: se diventerà mia non dovrò soltanto rinunciare a tappeti, fotografie alle pareti, piante ornamentali, animali domestici o feste con gli amici, ma dovrò plasmare il mio carattere, accettare una concezione della vita in cui il meno è il più, in cui l'austerità e l'ordine sono la purezza, e la sobrietà la ricompensa.
Perché lui vuole così, perché lui è così. Ha voluto sapere tutto di me, mi ha chiesto un elenco di tutte le cose che considero essenziali per la mia vita. Dicono che quest'uomo, dai capelli di un biondo indefinito e dall'aspetto poco appariscente, con gli occhi di un azzurro chiaro e luminoso, sia un architetto eccezionale perché non cede a nessuna tentazione.
Tuttavia, la casa è già stata abitata, una volta. Da una ragazza della mia stessa età, quasi una mia gemella, mi hanno detto. Anche lei, come me, non insensibile al fascino di quest'uomo.
Una ragazza che tre anni fa è morta. In questa casa.



Emma e Jane. Due donne che non si conoscono e non si incontreranno mai, hanno in comune una cosa soltanto: entrambe hanno abitato in Folgate Street, civico 1, Londra.
Abitare in questa casa è un privilegio riservato a pochi. Bisogna avere determinate caratteristiche e una forte motivazione, nonché la disponibilità a rispettare “le regole”.
Il contratto, infatti, contiene numerose clausole e solo il costruttore, l’architetto Edward Monkford, potrà decidere chi abiterà in quella casa.
Emma è morta in quella casa tre anni prima che andasse ad abitarvi Jane.
Emma è una persona bugiarda e manipolatrice, di cui ognuno ha un ricordo diverso. Si finge vittima, è seguita da una psicoterapeuta e ha lasciato il suo fidanzato Simon, affascinata totalmente da Edward.

Jane vuole ricominciare da capo dopo aver partorito la sua bambina morta. Ha bisogno di nuovi stimoli e li trova in “quella” casa. Una casa diversa dalle solite, minimalista, essenziale, dove il superfluo non ha senso di esistere. La casa è un gioiello della domotica dove la tecnologia è nascosta. Sembra quasi una casa del futuro, piacevole e terrificante al tempo stesso.
Anche Jane è affascinata dal suo costruttore.

Edward si presenta come un uomo gentile ma deciso, un po’ manico del controllo, ma ricco di esperienze. Un uomo alpha. Ma Edward ha anche un passato che vuole dimenticare e le due donne non glielo consentono.

“Nei rapporti umani, come nella vita, si tende ad accumulare il superfluo. Biglietti per San Valentino, gesti romantici, ricorrenze, vezzeggiamenti senza senso. Insomma, tutta l’inerzia prodotta da rapporti esangui e convenzionali, già finiti prima ancora di cominciare”.

Il punto è: come è morta Emma? Uccisa? Suicidata?
Sembra che tutti, perfino la polizia, abbiano messo una pietra sopra all’accaduto. Ma Jane vuole sapere.
Edward ha una relazione prima con Emma, poi con Jane.

“C’è una sorta di purezza in un rapporto libero da convenzioni. Una semplicità priva di vincoli”.

Il comportamento di Edward è ambiguo. Si scopre che dice le stesse frasi, fa gli stessi regali e tratta allo stesso modo entrambe le donne.

“Non è possibile raccontare la stessa storia due volte e aspettarsi un finale diverso”.

Anche la vita di Jane è in pericolo? È la casa ad essere pericolosa? O il suo costruttore? Chi è il vero colpevole?

La storia di presenta subito affascinante. Scritta con un’abilità ipnotica, ti spinge a leggere, capitolo dopo capitolo. Si susseguono, in modo alternato, le vite di Emma e di Jane. Un capitolo ciascuno. Prima e durante. Due vite. Due storie. Una ragazza morta. Una probabile vittima.




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