martedì 23 maggio 2017

S. J. Watson: Non ti addormentare



Autore: S.J. Watson
Titolo: Non ti addormentare
Editore: Edizioni Piemme
Genere: Thriller
Anno di pubblicazione: 2012
Pagine: 416

#thriller #amnesia #NonTiAddormentare

SINOSSI
Ogni mattina Christine si sveglia senza ricordi. Non sa a chi appartenga la casa in cui si trova, l'uomo che le dorme accanto le è totalmente estraneo, e anche il suo viso, riflesso nello specchio del bagno, le sembra molto meno giovane di quanto secondo lei dovrebbe essere.
È Ben, suo marito, a darle quotidianamente le coordinate della sua vita, a spiegarle chi è lui, chi è lei, e che cosa le è successo anni prima, un incidente che ha modificato radicalmente la sua esistenza, privandola dei ricordi e costringendola a ricominciare ogni giorno un difficile apprendimento.
Ma Ben le dice tutto? E se è così, perché non le ha parlato del dottor Nash, un giovane neuropsichiatra deciso a studiare il suo caso, con cui Christine si incontra di tanto in tanto e che la spinge a tenere un diario? E perché su una pagina di questo diario Christine ha scritto "non fidarti di Ben"?
Giorno dopo giorno, con l'aiuto del dottor Nash, lampi di memoria attraversano la mente di Christine, tessere baluginanti di un mosaico che fatica a ricomporsi nella sua interezza e che, con il passare del tempo, le sembra sempre più minaccioso e inquietante. Finché dal passato emergerà il vero pericolo, quello che, senza che lei ne sia consapevole, si è appropriato della sua vita. 
Uno straordinario romanzo, teso e appassionante, una storia che non dà tregua e che mette in discussione l'idea stessa di realtà.


Christine si sveglia. Non conosce l’uomo che le dorme accanto. Anche la casa le sembra ignota. Ma la sorpresa maggiore è quando si guarda allo specchio: non si riconosce. Gli occhi sono i suoi, ma tutto il resto è diverso, invecchiato, rugoso. È come se fosse più vecchia di oltre vent’anni. Christine ha quarantasette anni. Cos’è successo negli ultimi venticinque anni? Non ne ha memoria.
Ogni volta che va a dormire, il suo cervello si azzera e non ricorda nulla della sua vita vissuta nell’ultimo ventennio.

“È a questo punto che avverto un barlume di qualcosa che associo alla memoria.
Ma quando la mia mente cerca di afferralo si allontana come cenere al vento,
 e a un tratto mi rendo conto che nella mia vita c’è un allora, un prima,
anche se non so dire prima di cosa, e un adesso,
 e anche fra questi due estremi c’è soltanto un lungo,
 silenzioso vuoto che mi ha condotta qui, a lui e me, in questa casa”.

Ben, il marito, ogni giorno le ripete sempre la stessa storia: “Hai avuto un incidente, eri in coma, hai perso la memoria, io ti amo”.

“Qualsiasi cosa lui mi dirà, domani al mio risveglio l’avrò dimenticata.
 L’oggi è tutto quello che possiedo”.

Il dottor Nash lavora sulla sua memoria. È un neuropsicologo. Le ha consigliato di scrivere un diario. Tutte le informazioni che riceve durante il giorno, dovrà scriverle e rileggerle per collegare i giorni che si susseguono.
Christine fa questo di nascosto dal marito. Sul diario, a caratteri maiuscoli ha scritto “NON FIDARTI DI BEN”.
Christine inizia ad avere barlumi di ricordi, scene del passato che Ben le tiene nascoste. Ad esempio scopre che aveva scritto un libro ed era stato pubblicato. Sa che le piace scrivere e conosce le lettere sulla tastiera, tanto da batterle senza guardare. Scopre anche di avere un figlio, Adam, anche se il marito le aveva detto che non avevano figli.

“Ci sono ricordi di cui è meglio fare a meno.
Cose che è meglio perdere per sempre”.

È proprio un trauma ad aver causato a Christine questa amnesia. Ma perché suo marito non è sincero con lei? La vuole proteggere o non vuole che ricordi qualcosa in particolare? Perché il dotto Nash preferisce vederla di nascosto? Che fine ha fatto Clare, la sua migliore amica?
Sono tante le domande che attendono risposta.
La storia è molto intensa, scritta in modo affascinante, ipnotico. È suddivisa in tre tempi, ma sono tutti lineari, solo qualche flashback di visioni che sorprendono Christine all’improvviso. Piano piano, tutti i pezzi del puzzle si incastrano. Il romanzo si presenta pacato, ma mai noioso. Solo verso la fine, tutto accade velocemente,  la lettura incalza e si arriva al finale.
Presumo che si tratti di un colpo di scena. Per molti lo sarà.  Io non mi sono sorpresa affatto, ma questo non ha smorzato il piacere della scoperta.
Un lettura da non perdere.




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