giovedì 8 febbraio 2018

Alafair Burke: La ragazza nel parco


Autore: Alafair Burke
Titolo: La ragazza nel parco
Editore: Piemme
Genere: Thriller
Data di pubblicazione: Giugno 2016
Pagine: 316

SINOSSI
Hudson Park. È l’alba.
Chi è la donna seduta sul prato, vestita da sera, con un libro accanto a sé?
Era destino che lo scrittore Jack Harris passasse di lì, o è soltanto una trappola ben orchestrata?

Quando Olivia Randall, avvocato newyorchese, viene svegliata da una telefonata, non ha idea di chi sia la ragazzina che, dall’altro lato della cornetta, la implora di aiutarla.  Ma basta un nome a farle capire. Jack Harris. Il famoso scrittore, padre della ragazzina, accusato di omicidio e ora in cella, in attesa di processo. Jack Harris è un nome che dice troppe cose a Olivia: perché Jack e Olivia hanno un passato. Un vecchio amore finito male vent’anni prima. Un amore di cui lei porta ancora dentro i segni e forse la colpa di aver lasciato che le cose andassero come sono andate. Di fronte alla richiesta della figlia di Jack, Olivia sa che non ha altra scelta. Aiuterà Jack. A costo di lasciare che lui dia sfogo a una vendetta tenuta a bada per tutti questi anni.
Jack non ha un alibi, non ha testimoni, e non ha un motivo plausibile per essere dov’era quando qualcuno ha fatto fuoco nel parco, ammazzando tre persone. E ben presto Olivia sarà costretta a chiedersi se Jack sia davvero innocente, e non la stia manipolando…

Bestseller in America, La ragazza nel parco è un thriller psicologico che entra silenziosamente nella mente del lettore; un romanzo dal ritmo serrato e dalla suspense irresistibile che vi lascerà col fiato sospeso.

Jack Harris è un famoso scrittore di quarantaquattro anni, accusato di triplice omicidio. Innocente, colpevole, incastrato o manipolatore?
Olivia Randall, esperto avvocato di New York, a quarantatré anni non ha una vita privata. Appare come una donna fredda, scaltra, intelligente, alla ricerca costante di cambiamento, qualcosa che ravvivi le sue giornate.
I due hanno un passato alle spalle: lei lo aveva tradito ripetutamente, voleva essere scoperta perché non riusciva a lasciarlo e lui, fingendo di non vedere e non sapere, non interrompe la relazione. Coglierla sul fatto era l’unica alternativa.
È vero che Jack non è mai riuscito a dimenticare Olivia, anche se si è sposato e ha una figlia.
Vedovo, impegnato con la scrittura, dedito all’educazione della figlia adolescente, la vita di Jack sembra tutta qui.
C’è un libro che ricorre spesso nel romanzo, “Otto giorni prima di morire”. In questo libro si trova la soluzione al caso…
Olivia tenta in ogni modo di salvare Jack, ma le varie testimonianze dimostrano e affermano che l’uomo ha un “lato oscuro”. Per altri, invece, è assolutamente innocente.
Persino Olivia si sente colpevole nei suoi confronti, certa di averlo distrutto psicologicamente con il suo comportamento.
Insomma, si tratta di una cospirazione ai danni di Jack, oppure è realmente colpevole?
Sicuramente l’autrice sa come si svolgono i processi, ma quello che ho letto sembra più adatto a una pellicola cinematografica che a un libro. La scrittura è “tecnica”, giuridica, processuale. Non lascia trasparire alcuna emozione. I protagonisti sono freddi. Distanti. Non c’è nessun coinvolgimento emotivo tra loro e nemmeno nella lettura.
Tutto questo mi ha deluso. La trama avvincente, le aspettative di suspense, si sono rivelate nulle. Il finale poi, non mi è piaciuto.
A metà libro avevo capito, non mi sono sentita confusa sulla colpevolezza o innocenza di Jack.
Lo so, ho letto troppi libri per restare sorpresa dal finale. Per molti, sarà un grande colpo di scena e non vi tolgo il piacere di scoprirlo da soli.


  

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