giovedì 8 febbraio 2018

Elisabeth Norman: Hope, l'accompagnatrice


Autore: Elisabeth Norman
Titolo: L’accompagnatrice
Editore: Self publishing
Genere: Paranormal romance
Data di pubblicazione: novembre 2017
Pagine: 345

SINOSSI
La protagonista della storia, Hope Stevensone, si potrebbe definire una Pretty Woman soprannaturale, ingenua e un po’ magica. Si tratta di una figura particolare. Gli esseri umani la incontrano solo al momento del trapasso. Fin dalla notte dei tempi, come dice lei stessa presentandosi al lettore, è nota come l’Accompagnatrice. Ed è proprio per accontentare un’anima e convincerla a intraprendere il suo ultimo viaggio, che arriva sulla terra dove, a causa di un fraintendimento, si ritrova a fare davvero l’accompagnatrice, e dove vive intensamente tutto ciò che può sperimentare grazie al corpo fisico. Le sensazioni che concedono un sapore, un profumo, un tocco, per lei saranno infatti emozioni sconosciute, sesso compreso. Per Hope il sesso non un tabù, il suo corpo non conosce il peccato. Per questo, fino a quando non si innamorta, considera il lavoro solo il modo per guadagnare il denaro necessario per portare a termine la sua missione, e per regalarsi inaspettati momenti di piacere, piccoli istanti di felicità.

Contiene scene di sesso e linguaggio erotico.
Adatto a un pubblico adulto.

All’inizio conosciamo Bladeney e Jules.
I due si incontrano per caso in una pista di pattinaggio. La vita di Jules appare misteriosa, di lui si sa che è molto ricco e vive in un albergo, ha un autista e di certo tante donne che cadono ai suoi piedi.
I loro incontri sono puramente carnali, fino a quando Jules le propone di vedersi in un appartamento tutto loro e diventare qualcosa di più intimo e stabile.
Bladeney vive questa storia con un susseguirsi di emozioni, cercando la felicità nelle piccole cose, negli attimi più brevi ma intensi.
La frase “La prossima volta ci incontreremo in cima al mondo”, è una promessa che rimane sospesa e mai si realizzerà.
Hope prende il posto di Bladeney e viceversa. Da questo momento, la storia prende una strada del tutto diversa.
Mi ero affezionata a Bladeney, era una ragazza simpatica e ottimista e ho faticato a conoscere Hope, anche se con il susseguirsi delle pagine sono riuscita ad apprezzarla.
Hope, l’accompagnatrice… è un ruolo che inganna. Può apparire subdolo, in un certo senso. Lei accompagna le anime delle persone nel momento del trapasso. Una volta arrivata sulla terra, deve mantenere la promessa fatta a Bladeney: dovrà cercare Jules e spiegargli che non è sparita all’improvviso di sua spontanea volontà. Dovrà dirgli che lo ama, lo ha amato tanto, sinceramente.
Le ricerche di Jules sembrano fare buchi nell’acqua. Nessuno lo conosce, nessuno lo ha visto, come se non esistesse.
Intanto, arrivata sulla terra, Hope deve prendere dimestichezza con il mondo: le scarpe, gli oggetti, accendere la luce le sembra un portento meraviglioso, il cibo, gli specchi, l’acqua, tutto ha un fascino nuovo per lei. Per non parlare della tecnologia... Ha bisogno di molto tempo per adattarsi.
Capisce, inoltre, che per vivere servono soldi e i soldi si guadagnano lavorando. Lei non sa fare nulla, se non l’accompagnatrice e così trova lavoro in un’agenzia.
“Farò l’Accompagnatrice!
Anche se al posto di accogliere le anime e
tranquillizzarle per il passaggio all’aldilà,
dovrò cercare di rallegrare gli uomini
togliendoli dalla loro solitudine ”.
Iniziando a lavorare come Mistresse (dominatrice), incontra un uomo, Michael, che le propone un contratto molto conveniente.
Intanto, di Jules non ci sono tracce…

Questa storia, con l’arrivo di Hope ha stravolto tutta l’idea che mi ero fatta. L’intera vicenda è senza dubbio originale, capace di mischiare diversi generi senza creare confusione. Come ho detto, mi ero già affezionata a Bladeney, ma Hope è riuscita ugualmente a starmi simpatica.
Quello che è sempre rimasto misterioso, è Jules.
La presenza di Sybil, crea colore e movimento alla storia, è una vicina di casa briosa, eclettica, legge la mano, è maga e cartomante. Diventa subito amica di Hope e l’aiuta nella ricerca di Jules.
La scrittura è fluida, carina, piuttosto accattivante. Forse un po’ lunga in alcuni passaggi, ma nell’insieme piacevole.
Soprattutto, quello che ho apprezzato, è l’originalità. Una trama nuova che sa tenere piacevolmente compagnia.





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